In Corea del Sud dal 9 al 25 febbraio si svolge la XXIII° edizione delle Olimpiadi invernali. 6 motivi per visitare Seul e dintorni, tra grattacieli, templi d’oro e monasteri incantati

La Corea del Sud è una destinazione magica, un luogo ospitale e stimolante. Paesaggi incantevoli e 5000 anni di storia e cultura. Si raggiunge dall’Italia con Korean Air  (il volo dura quasi 12 ore). Quest’anno è quello giusto per andarci e, oltre a seguire da vicino le imprese degli Azzurri, si possono scoprire luoghi dal fascino misterioso.

La città più eccitante dell’Asia 
Seul, capitale della Corea del Sud, è un’enorme metropoli con una popolazione di 10 milioni di abitanti. I moderni grattacieli, progettati da architetti di fama internazionale, si mischiano con i tipici mercati di strada (il Namdaemun Market è più grande di tutta la Corea). Da vedere la zona super modaiola di Gangnam, centro della moda e del design, con creazioni di stilisti coreani. Tappa nel quartiere universitario di Hongdae, pieno di locali, club dove ascoltare musica e bar. Da non perdere il Dongdaemun Design Plaza, lo spazio culturale progettato da Zaha Hadid, con la sua facciata simile a un ufo. Seul nasconde anche tanti antichi e preziosi palazzi come quello reale, il Changdeokgung, nominato Patrimonio dell’Umanità, con un magnifico giardino, il cui accesso era riservato alla famiglia Reale. 

Non solo sci 
A due ore circa dalla capitale, si trova la contea di Pyeongchang, nella provincia di Gangwon, tra le montagne. Per coloro che si troveranno fra gli affascinanti picchi e le cime di Taebaek per assistere alle gare olimpiche, c’è l’opportunità di poter di scoprire i panorami mozzafiato del Parco Nazionale di Seoraksan che con le sue valli, le rocce di granito, cascate e fiumi argentate è entrato a far parte dal 1982, della rete Mondiale delle Riserve della Biosfera del MAB per la sua grande Biodiversità. All’interno, i templi buddisti che offrono la possibilità di soggiornarvi e godere della pace che questi luoghi ispirano. 

I campi di té  
A Boseong, piccola città tra mare e monti, nella regione di Jeolla, ci si va per la fioritura delle piante del tè verde. Circa il 40 per cento della produzione di tutta la nazione proviene da questa fantastica località. La cosa buffa è che durante inverno i campi vengono illuminati da mille luci natalizie, creando un’atmosfera da fiaba. Qui si possono gustare del favoloso gelato al tè verde e il maiale alle foglie di tè verde. Ogni anno, a maggio, si celebra il festival del tè verde.

Buon cibo non mente
La città di Jeonju è un vero paradiso dei buongustai, così rinomata per la sua cucina da meritarsi il titolo di Città creativa per la gastronomia assegnato dall’Unesco. Per godersi la città sudcoreana, il miglior modo è intraprendere un percorso gastronomico, assaporando le abbondanti specialità regionali, come il bibimbap e il kongnamul gukbap, in ristoranti tipici o street food. Quando ci si sente sazi, si può salire fino al monumento di pietra Omokdae e Imokdae oppure ci si limita a guardare gli atleti che bruciano calorie presso il campo sportivo World Cup Stadium.

Case da fiaba
Nella contea di Gapyeong una cosa simpatica da vedere è la Petite France: 10 km di strada sulla diga Cheongpyeong, direzione Namiseom Island. Sembra un paesaggio mediterraneo. Le 16 palazzine colorate che compongono il villaggio sono state costruite per permettere ai coreani di sperimentare la vita all’europea: cibo, corsi di lingua francese, lifestyle, hotel. E persino un piccolo monumento a Saint-Exupery, l’autore del Piccolo Principe. Il consiglio è quello di fermarsi per il pranzo, cenare o semplicemente prendere un caffè nel pomeriggio. 

Fascino antico 
L’incantevole villaggio tradizionale di Hahoe, situato presso la città di Andong, è l’occasione per scoprire aspetti, suoni, odori e sentimenti della Corea di un tempo, prima che il XX secolo la cambiasse per sempre. Qui vivono oltre 200 persone, che mantengono vive le tradizioni di allora e invitano addirittura i visitatori a pernottare nelle loro minbak (case private con camere in affitto). Inoltre, si può assistere, ogni domenica, all’antica danza delle maschere, spettacolo folcloristico con personaggi e antichi guerrieri.