Saint-Tropez, paradiso dei vegani (parola di Brigitte Bardot)
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Saint-Tropez, paradiso dei vegani (parola di Brigitte Bardot)

di Rita Bossi

Il villaggio più “in” della Costa Azzurra meta delle celebrities internazionali oggi è la prima città vegana di Francia. Meta perfetta per vacanze green, tra spiagge eco-chic, piste ciclabili sostenibili e una scelta gastronomica di qualità

I maggiori ristoranti di Saint-Tropez hanno risposto all’appello animalista di Brigitte Bardot preparando un menu vegetariano/vegano, lanciando una nuova sfida: quella di diventare la prima destinazione Veg’ di Francia.

Un modo per rispondere alle nuove abitudini di consumo di una clientela internazionale, sempre più attenta alle questioni ambientali legate ai modelli di consumo e all’impatto dell’attività turistica.

Da sempre Saint-Tropez, una delle tante perle della Costa Azzurra, sinonimo di ricchezza e dolce vita, ha attirato artisti ed esponenti della mondanità grazie al clima mite e al paesaggio.   

Una delle mete più ambite di tutta la Costa è divenuta, nel tempo, teatro di vicende amorose delle celebrities, suscitando la curiosità di numerosi turisti.

Dagli anni’50 diventò molto popolare fra i circoli intellettuali parigini e i divi del cinema (dopo le riprese del film E Dio creò la donna, Brigitte Bardot vi si trasferì), consacrandosi definitivamente a luogo di ritrovo del jet set internazionale.

Come arrivare a Saint-Tropez 

Saint-Tropez è a poche ore d’auto ad ovest confine italiano ed è facile raggiungerla anche in treno da Milano con Thello fino a St Raphael

Arrivare a Saint-Tropez in aereo

  • L’aeroporto di Nizza-Costa Azzurra è a circa 90 km da Saint-Tropez e offre collegamenti con Roma (Leonardo da Vinci), Venezia e Napoli tramite AlitaliaEasyjet  
  • L’aeroporto di Marsiglia a 150 km di distanza collega numerose città italiane (Bologna, Catania, Milano-Orio Bergamo, Napoli, Palermo, Roma, Venezia), tramite Ryanair, Easyjet, Vueling, Voletea e Alitalia (solo stagionale).
  • L’aeroporto di Toulon-Hyères (53 km) collega Parigi Orly e Roissy Charles-de-Gaulle con 7 voli giornalieri, 2 per Brest e Bruxelles, più linee stagionali. 

I luoghi imperdibili di Saint-Tropez

  • Centro della brulicante e variopinta vita mondana è l’area del porto, una delle zone più caratteristiche, con le facciate che si riflettono nelle acque del porto. Qui, accanto ai piccoli pescherecci, si allineano lussuosissimi yacht e motoscafi. 
  • Il locale più elegante del vecchio porto è il Sénéquier, caratteristico caffè dalla tenda e arredamento rosso, il preferito dal presidente Chirac e ancora oggi frequentato da molti personaggi famosi. 
  • Sulle banchine e nelle strade adiacenti, le vecchie case rosa e gialle trasformate in bar, pasticcerie (da non perdere la golosa tarte tropézienne) e ristoranti. 
  • Le vie più esclusive per lo shopping sono invece rue Clemenceau, Gambetta e Allard, dove si trovano boutique prestigiose come Rondini che da 90 anni,  fabbrica a mano i famosi sandales tropéziennes, in vendita anche da K Jacques, gallerie e negozi d’antiquariato. 
  • Altro fulcro della vita sociale è place des Lices, una piazza tipicamente provenzale, sede del mercato cittadino (martedì e sabato). Particolare, il mercato del pesce, tutti i giorno, alla Porte de la Poissonnerie l’ingresso della vecchia Saint-Tropez.
  • Della città, ricca di monumenti e tradizioni, va segnalata la cattedrale del XIX secolo in stile barocco italiano, con una torre impreziosita di rivestimenti lignei. 
  • La Ponche antico porticciolo dei pescatori, dove negli anni Cinquanta si trasferivano gli artisti di Saint Germain des Prés: Juliette Greco, François Sagan, Boris Vian, Picasso e Prévert. 

Da vedere anche:

  • Il Musée de l’Annonciade, in place Grammont, che ospita un’importante collezione di opere di Signac, Derain, Picabia, Matisse, Bonnard 
  • Il musée de la Gendarmerie sulla storia del cinema tropézien con mostre permanenti e temporanee (fino al 1° giugno 2020, l’esposizione “Johnny Hallyday à Saint-Tropez”. 
  • Su place Blanqui, la statua di Brigitte Bardot realizzata da Milo Manara. 
  • Per una visione d’insieme salite verso la Citadelle, antica fortezza esagonale del Seicento che domina il borgo; da qui la vista abbraccia il villaggio e il massiccio dei Maures

Saint-Tropez: Pampelonne e le sue spiagge mitiche

La lunga e famosa baia di Pampelonne è diventata più sostenibile! Al fine di proteggere una natura fragile e preziosa, gli stabilimenti balneari si sono ridotti da 27 a 23. 

Spiagge come La Plage des Jumeaux, Bagatelle, Key West, Shellona e Maison Bianca sono scomparse e gli stabilimenti rimasti sono diventati più vivibili per i villeggianti. Anche la spiaggia libera è più larga.

Tantissimi i progetti che trasformeranno nei prossimi anni questa fantastica località della Costa Azzurra in una meta eco friendly: dalla mobilità sostenibile (lungo il golfo di Saint-Tropez esiste già una lunghissima pista ciclabile per chi preferisce la bicicletta all’auto e agli infiniti incolonnamenti estivi) alla biodiversità, dall’energia solare alla protezione del patrimonio, dal trattamento di acque e rifiuti al disinquinamento di mare e spiagge.

Dormire, mangiare e divertirsi a Saint-Tropez. Gli indirizzi giusti

Notti magiche negli alberghi di Saint-Tropez, ecco alcune suggestioni luxury:

  • Château de la Messardière un castello ottocentesco sulla collina affacciata sulla baia di Pampelonne, di The Leading Hotels of the World, la collezione che raggruppa i migliori alberghi indipendenti e di lusso del mondo. 
  • Il Byblos anch’esso fa parte di The Leading Hotels of the World, sembra un villaggio provenzale di pescatori: le camere e le suite si raccolgono intorno alla piscina.
  • La Ponche, diretto da Simone, moglie di un pittore noto negli Anni ’60, morto giovanissimo: le sue tele decorano le pareti. Qui ha soggiornato anche Romy Schneider e a lei è dedicata la stanza più bella, la numero 8: dalla terrazza si abbraccia il golfo. 
  • Lily of the Valley di The Leading Hotels of the World, un cinque stelle in cima alla collina circondata da riserve naturali protette (a due passi dalla spiaggia Gigaro Beach) a Saint-Michel – Quartier de Gigaro, La Croix-Valmer. Le camere e le suite sono state progettate, dall’architetto Philippe Starck, all’insegna del concetto che ogni struttura deve integrarsi in modo armonico con la natura circostante.

I ristoranti chic da provare assolutamente:

  • L’Auberge des Maures: un giardino interno si apre dietro una porta, offrendo un’oasi di frescura. Chiedete un tavolo sotto il pergolato coperto dalla vigna e gustate i piatti della cucina provenzale o vegan.  
  • Arrivato lo scorso anno, Jean-Michel Le Béon ha assunto la direzione delle cucine dei due ristoranti de le Château de la Messardière: L’Acacia il ristorante gastronomico in stile contemporaneo e A Ciel Ouvert dall’atmosfera più conviviale, vicino alla piscina. 
  • Sensibile al rispetto dell’ambiente, chef Le Beon privilegia prodotti  freschi e di stagione. La cucina è ampiamente ispirata al Mediterraneo, in cui si ritrovano i sapori della Provenza accanto a quelli dell’Italia, talvolta impregnati di un tocco orientale. Le sue proposte vegane sono particolarmente apprezzate per la varietà dei prodotti vegetali impiegati e la raffinatezza dei sapori. 

E poi ci sono i ristoranti sulla spiaggia:

  • Il Byblos Beach a Ramatuelle, dove si respira un’atmosfera ‘Dolce Vita’. Cucina mediterranea e un bar-lounge per gustare deliziosi cocktail.
  • Jardin Tropézina nuovissimo, del gruppo Lov Hotel Collection, nel cuore della lussureggiante vegetazione del distretto di Pinet. Ricette stagionali realizzate con i migliori prodotti locali.
  • Il 1051 è il nuovo indirizzo eco-chic di Pampelonne. Una cucina mediterranea raffinata 100% naturale, che lo chef Alain Goince rinnova ogni 2-3 settimane in base alla stagionalità dei prodotti.