I luoghi storici, i monumenti ma anche i quartieri emergenti, i locali di design e le nuove mete gastronomiche. Ecco cosa non perdere della seconda città della Grecia

Ha una storia di cui andare fiera, Salonicco. Perché fino al 1912, anno in cui terminò la dominazione ottomana, fu una delle città più multietniche d’Europa, rappresentando un modello di convivenza tra musulmani, cristiani ed ebrei. Se infatti a inizio Novecento Salonicco era abitata in prevalenza dalla comunità ebraica, fu qui che si formò il movimento dei Giovani Turchi e che nacque Mustafa Kemal Atatürk, riformatore e primo presidente della Repubblica della Turchia.

Ancora oggi, nonostante il grave incendio divampato nel 1917 e il terremoto del 1978, è possibile rintracciare quel succedersi di popoli e culture attraverso i monumenti più rappresentativi, alcuni patrimonio Unesco.

Seconda città greca per numero di abitanti, Salonicco è rimasta per molto tempo al di fuori delle classiche rotte alla scoperta della penisola calcidica. Un vero peccato, data la numerosità dei punti di interesse e lo splendido affaccio sul Golfo Termaico. Oggi però, la città sta vivendo un momento di rinascita attraendo sempre più giovani da tutto il mondo, complici anche le compagnie di volo low cost che offrono tariffe convenienti per raggiungerla.

Perché se la sua storia è importante, altrettanto lo sono i processi di trasformazione che la stanno rendendo una città dinamica e cool, che fa tesoro delle proprie tradizioni proiettandole nel futuro. Ed è così che dopo un tour alla scoperta dei luoghi storici della città – da non perdere la fortezza medievale, l’Arco e la Rotonda di Galerio, la Torre Bianca, il Foro Romano, la gigantesca piazza Aristotele con la statua del filosofo, il porto e il suo lungomare – vale la pena scoprirne il volto più all’avanguardia, i nuovi punti di ritrovo e i quartieri emergenti.

Accanto ai mercati tipici e alle taverne tradizionali fioriscono infatti bar, ristoranti e hotel di design, oltre a nuove mete gourmet.

Se quindi, da sempre, per scoprire la gastronomia locale è consigliato un giro per i mercati tipici della città, come il Mercato di Modiano, oggi è imperdibile anche Ergon Agora, l’equivalente greco del nostro Eataly, con prodotti 100% locali. E se è vero che le taverne del distretto Ladadika sono immancabili, altrettanto lo sono i bistrot dallo spirito hipster e alternativo come Otto e Mezzo, che offre una cucina fusion mediterranea, oppure i ristoranti di design come il BE dell’Hotel Excelsior. O ancora, i locali dagli interni visionari e pop come Cheval, O13 e RE, il primo progettato dallo studio Ark4LabofArchitecture, gli ultimi due dal celebre architetto Minas Kosmidis, e gli hotel di lusso dall’anima contemporanea come il MET e il City Hotel. Alla classica passeggiata alla scoperta di Ano Poli, il pittoresco quartiere panoramico detto “il balcone di Salonicco”, sarà interessante affiancare un giro per Valaoritou, quartiere ex commerciale diventato negli ultimi anni il centro della movida cittadina.

Infine, per comprendere ulteriormente la storia recente della città, da non perdere è una visita alla Villa Bianca, oggi sede della Municipal Art Gallery, esempio di quel melting pot culturale che impregnava l’architettura di inizio XX secolo, e al Macedonian Museum of Contemporary Art, realizzato nel 1978 poco dopo il terremoto, uno dei musei d’arte contemporanea più importanti di tutta la Grecia, che ospita numerose opere donate dal celebre gallerista e collezionista d’arte Alexander Iolas.