La San Francisco di JR e della street art
SFMOMA

La San Francisco di JR e della street art

di Alessandra Mattanza

Il famoso artista JR ha realizzato il suo nuovo progetto a San Francisco

San Francisco è la città del momento, una delle più ricche al mondo, come lo specchio del futuro.

Le idee vibrano veloci e febbrili nell’aria, al ritmo dell’alta tecnologia, come i graffiti e murales, retaggio di una lunga tradizione storica, che continuano a costellare le vie, tra l’andare e venire di sempre più numerosi scooter monopattino Bird e macchine Tesla e Google che si guidano da sole.

Il famoso artista francese JR – anche se di base da nove anni a New York – ha deciso di celebrare la città con “The Chronicles of San Francisco”: un murales interattivo, un collage di immagini digitali di personaggi locali che, aperto al pubblico, coprirà gli interi muri della Roberts Family Gallery del museo SFMOMA fino al 27 aprile 2020.

JR si è ispirato al murales, “Pan-American Unity” del pittore Diego Rivera, dipinto nel 1940 al City College di San Francisco. Il suo intento era di rappresentare la tecnologia statunitense parallelamente alla cultura americana.

Per i primi due mesi del 2018, JR e il suo team hanno parcheggiato un furgone, con dentro uno studio mobile, in ventidue location della città, dove hanno filmato e intervistato tutte le persone che sono rappresentate nel murales, oltre mille.

“Non abbiamo fatto un casting, ma chiunque ha partecipato è rappresentato in quest’opera che per me rispecchia lo spirito della città. Ci sono homeless che stanno accanto a personaggi dell’altra tecnologia, come gente che è venuta per un attimo ed è tornata poi vestita in un certo modo. Ma tutti sono rappresentati allo stesso modo, senza alcuna differenza o preferenza. Io ho chiesto loro di presentarsi per come si sentivano, per come sono veramente…”

Nel salone ci sono anche iPad dove la gente può cliccare su un’immagine e ascoltare direttamente la voce dei protagonisti. Nel frattempo il murales digitale è “vivo” e si muove, cambiando immagini, prospettiva, personaggi… Tra i momenti più emozionanti c’è addirittura la nascita di un neonato per strada. Nello stesso tempo sono rappresentati i vari volti, come i diversi quartieri di San Francisco, che si susseguono in un caleidoscopio in bianco e nero che evoca emozioni, curiosità, sorrisi e che fa anche riflettere.

“Il mio intento è di portare le persone a comunicare tra loro. Quando sono arrivato a San Francisco non ho compreso bene questa città, perché mi sono reso conto che la gente era come disconnessa, anche se molto gentile. Stiamo realizzando un’opera simile a New York e dobbiamo chiedere alle persone di fermarsi, qui invece la gente era curiosa, veniva nel nostro furgone per vedere cosa stavamo facendo…”

L’opera è stata resa possibile grazie a Lynne e Marc Benioff, il fondatore e amministratore delegato di Salesforce e sua moglie. Anche lui è presente nel murales con un cartello che evoca equità della paga. Per vedere quest’opera “da lontano” si può anche acquistare il volume “JR: Chronicles of San Francisco”, edito a Chronicle Books.

In giro per i quartieri con JR…

Le location di San Francisco che sono state selezionate per il progetto di JR coprono quasi tutti i quartieri cittadini.

C’è Ocean Beach / Outer Sunset (Judah Street & 46th Avenue), una zona tranqilla che comprende anche una spiaggia spettacolare, oltre la storica Cliff House, dove si trovano un paio di ristoranti panoramici, ideali per un brunch o per una serata a ritmo di jazz. È attinente pure al Golden Gate Park.

Stessa atmosfera si respira a Ocean Beach / Merced / Ingleside, al 65 Beverly Street.

Il Fillmore District, 1340 Golden Gate Avenue, vanta una tradizione storica della musica jazz e ora brulica di locali, tra cui un posto interessante dove fare un brunch è Jane on Fillmore.

Il Richmond District (4350 Geary Boulevard) vanta tante botteghe indie, caffè, piccole gallerie d’arte e perfino una sorta di Chinatown minore, con diversi ristoranti e locali asiatici.

Il Mission District è quello latino e ispanico, dove domina questa cultura e dove è cresciuto perfino il famoso musicista Santana, una leggenda locale e molto attivo per supportare la comunità di artisti. Qui il furgone di JR si è fermato in diversi luoghi: a 21st Street e Valencia Street, in una delle zone più alla moda, con tanti negozi eccentrici e gallerie d’arte; al 3245 16th Street e al 2868 Mission Street, nelle cui vie laterali domina la street art.

Tra Mission/Potrero (Mariposa at Bryant Street) brulicano tanti ristoranti, bar, caffè e locali.

Una sosta è stata fatta anche nel quartiere più underground, dove gli homeless sono numerosi, quello di Tenderloin, al 1065 Sutter Street.

Al Civic Center si trovano diversi edifici governativi, come il famoso municipio, oltre a teatri e musei. Qui le fermate sono state al 134 Golden Gate Avenue, a Fulton Street / Asian Art Museum and San Francisco Public Library, al 260 Golden Gate Avenue.

A Downtown hanno esplorato pure la trafficata via principale Market Street, al 801 Jessie Street.

Poi sono andati al Central Market (9th Street & Market Street), noto pure come Mid-Market, o il Twitter-hood, il quartiere di Twitter, che ha qui il suo quartier generale (a 1355 Market St.), e che comprende altre imprese high tech come Spotify, Square e Yammer, ristoranti e nuovi moderni edifici, dato che è coinvolto in un boom edilizio.

SOMA (South of Market) è pure attiguo, quartiere dei musei come di uffici e centro del business e tanti locali e bar trendy, prediletti da molti uomini d’affari. Qui la sosta è stata a Harrison Street tra Sherman & Columbia Square e al limite con il Financial District, a 50 Fremont Center & Mission Street. 

Chinatown / North Beach (Washington Street & Kearney Street) sono alcune delle aree più turistiche, ma sempre bellissime, con i famosi cable car che vanno e vengono tra le colline di Nob Hill, dove sono abbarbicate magnifiche casette e palazzi storici, che proseguono fino all’esclusiva zona di Russian Hill (presso cui si trova la via serpeggiante Lombard Street).

North Beach era il quartiere preferito dalla Beat Generation e vi scoprono ancora tanti ristoranti, pizzerie e gastronomie italiani, oltre che interessanti negozi di artisti e artigiani.

Marina (Marina Green Triangle) è uno dei quartieri più belli, e alla moda, dove vivere, con bellissime case e ville, e strade che brulicano di locali suggestivi e vivaci. Dai suoi parchi, che si affacciano sul mare, si ha una splendida vista sul ponte Golden Gate Bridge.

Haight & Ashbury (Haight Street a Masonic Street) è stato il quartiere storico degli hippy. Adesso vi si respira ancora un po’ quello spirito in diverse e colorate piccole boutique indie e negozi eccentrici, anche se è divenuto più turistico ed elegante.

Castro (100 Collingwood Street) è il distretto gay e vanta tanti ristoranti alla moda.

JR e il suo team sono arrivati perfino a Bayview (Newcomb Avenue & 3rd Street), che spesso considerato insieme a Hunters Point, è denominato il “quartiere più isolato”, nella parte sud-est, presso i cantieri navali e totalmente in ristrutturazione ed emergente. 

San Francisco: non solo JR

Ristoranti a San Francisco, fra arte e gourmet

  • Tra ristoranti di tendenza artistica a San Francisco c’è il Cafe Zoetrope, a North Beach, di proprietà del regista Francis Ford Coppola, che produce vini in Sonoma e Napa Valley. Vi si trova una macchina che stampa storie da leggere, mentre si aspetta di mangiare gastronomia tipicamente italiana. Alle pareti ci sono fotografie e altra oggettistica interessante, dal mondo del cinema o, perfino, ricordi personali.
  • Al Cinema Cafe, a Mission, si proiettano vecchi film in bianco e nero, oltre che servire buoni piatti internazionali.
  • Al Rose’s Cafe, nella zona molto trendy di Cow Hollow, sopra Marina, si mangiano squisiti brunch e un’artista ha corredato con illustrazioni davvero carine il menù.
  • Ci si può spingere anche fino al Seahorse Supper Club a Sausalito, dove servono cucina toscana e quasi ogni sera c’è musica dal vivo: jazz, tango, flamenco, salsa, opera, funk, rock and roll e world music. 

Hotel di lusso e arte

  • Nuovissimo, eclettico, pieno di opere d’arte, accessori design e oggettistica divertente è il nuovo Virgin Hotels San Francisco, che ha appena aperto a febbraio. Spettacolare è il bar sul tetto, con vista panoramica e design davvero unico.
  • Tra gli hotel più artistici dove dormire ci sono The Park Central San Francisco, a pochi passi dal museo SFMOMA, che ha una mostra digitale a rotazione su pannelli video nella hall di entrata, dove si trovano un bar che va molto di moda adesso e un biliardo. I salotti sono corredati con oggetti artigianali di artisti locali, spesso in tema con la città.
  • Allo Stanford Court Hotel, a Nob Hill, domina la street art, con diversi murales all’esterno e all’interno. Uno è sul soffitto del bar, dove mixologist preparano cocktail artistici, dedicato alla macchina che Steve McQueen aveva guidato nel film “Bullitt”, proprio per le vie di questa zona.
  • The Battery è un boutique hotel di sole 14 suite di lusso, anche anche una spettacolare penthouse con terrazza sul tetto. È un club privato, ma è aperto agli ospiti dell’albergo. Dedica molto spazio all’arte, al design e alla musica, di San Francisco e la Bay Area, con addirittura una propria rivista dedicata a questi temi.
  • L’Hilton Financial District San Francisco ha anche un interesse particolare per le arti, con programmi e mostre a rotazione. Realizzano addirittura bottiglie di vino da collezione con fotografie della città. 

Inoltre: San Jose, centro della street art in Silicon Valley

San Jose (a circa un’oretta da San Francisco in Uber o Lift), in Silicon Valley, è divenuta un grande centro della street art, al punto che la sua Downtown è costellata da moltissimi graffiti.

Si scoprono numerosi nelle zone e tra le vie di San Pedro Square e Diridon Station, come attorno alla Plaza de Cesar Chavez e a Japantown.

Per dormire qui si consiglia il Fairmont San Jose, che è anche impegnato nel supportare diversi artisti, come si scopre da diverse opere d’arte, oltre che a essere circondato da molta street art. Il bar e il ristorante The Grill on The Alley, che è pure una steakhouse, sono prediletti dal mondo high tech e da tantissimi imprenditori e uomini d’affari, oltre che da artisti affermati.

Al Marriott Santa Clara si scoprono arte e installazioni artistiche realizzati direttamente con vecchie tastiere di computer e combinate a qualcosa di contemporaneo.

Un posto speciale è il boutique hotel Dinah’s Garden, a Palo Alto, un’oasi immersa in un paradiso tropicale ispirato all’Asia, al Giappone, alla Polinesia, alle Hawaii, come all’Europa. Il suo ristorante presso la piscina è molto amato dai locali. E vanta in una suite una divertente installazione: un trenino elettrico che corre sul soffitto di una stanza.

Per scoprire ristoranti e locali alla moda si può invece andare a Santana Row, dove si fa ogni giorno musica dal vivo. 

A San Francisco in aereo

Air Italy ha inaugurato il volo diretto Milano-San Francisco ad aprile, operativo quattro volte la settimana, con spesso prezzi davvero economici. Una compagnia aerea low cost che vi vola da diverse città europee è pure Norwegian, che arriva a San Francisco / Oakland.