Vacanze in barca a vela: i consigli del velista Ambrogio Beccaria
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Vacanze in barca a vela: i consigli del velista Ambrogio Beccaria

di Carolina Saporiti

Spazi ridotti, imprevisti dietro l’angolo, ma tanta, tantissima bellezza. Svegliarsi e addormentarsi circondati da acqua, insieme ai propri amici è una delle esperienze più belle, ma bisogna partire preparati. Abbiamo chiesto consiglio a un esperto navigatore

Cosa c’è di più bello dello svegliarsi al mare? Non “vista mare”, ma proprio pronti a tuffarsi, ancora prima di aver fatto colazione. Le vacanze in barca a vela sono belle proprio per questo perché permettono di vivere il mare totalmente, di raggiungere baie e spiagge inaccessibili altrimenti, di addormentarsi con il rumore delle onde e di assistere ai tramonti più belli.

D’altra parte, però, le vacanze in barca a vela vanno preparate: non è come andare in hotel, né è lo stesso dello viaggiare in treno o in macchina, anche si trattasse di un roadtrip. Abbiamo allora chiesto cosa è meglio sapere prima di prenotare e di partire per un giro in vela ad Ambrogio Beccaria, giovane navigatore oceanico, che ha appena completato la Les Sables-Horta-Les Sables in terza posizione e che si prepara a partire per la Rolex Fastnet Race. Ecco che cosa ci ha detto.

“La prima cosa, la più importante di tutte, è trovare una barca autonoma, che vuol dire che possa stare in rada un po’ di giorni. In estate i porti sono affollati e si potrebbe fare fatica a entrare, quindi la nostra barca deve avere energia e acqua a sufficienza per qualche giorno e dev’essere sicura”.

Rimanendo in tema di barca, Beccaria sottolinea anche l’importanza di scegliere una barca che navighi bene a vela – e qui è necessario affidarsi a qualcuno un po’ esperto in materia. “La tendenza di molte barche charter è di avere molto spazio all’interno, ma di essere molto pesanti, difficili da manovrare… A questo punto allora è meglio scegliere una barca a motore. Il bello della vacanza a vela… è andare a vela” e se non si riesce può diventare solo frustrante.

Secondo Beccaria le vacanze in barca a vela con gli amici sono molto meglio: “è importante partire con qualcuno che si conosce, però bisogna partire senza fobie e senza troppe fissazioni. Lo spazio è piccolo e lo si condivide tutto il giorno”. Bisogna avere spirito di adattamento e non solo, “occorre mettere da parte il proprio ego”. Gli chiediamo se, avendo nel gruppo qualcuno che sa navigare, non sia comunque meglio avere uno skipper o un capitano a bordo, cosa che conferma: “in barca a vela ci sono sempre problemi, quindi per imbarcazioni sopra i 50 piedi, consiglio la presenza di qualcuno fuori dal gruppo”.

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Partire con gli amici, sì; ma in gruppi non troppo numerosi.

A proposito di compagnia, Ambrogio suggerisce anche di non creare gruppi troppo numerosi quando si fa una vacanza in barca a vela, “ma in generale questo vale per ogni tipologia di viaggio. Quando si è in tanti, diventa troppo lungo decidere cosa fare”. E non solo: “Quando si viaggia in barca, bisogna programmare, bisogna decidere prima il giro che si farà. Certo è che si deve essere elastici, in barca può sempre succedere qualcosa, qualche imprevisto, il tempo può cambiare all’improvviso e costringerci a modificare i nostri piani”.

La cosa più importante è assicurarsi di trovare una barca autonoma e sicura

Infine, dal momento che ha navigato in lungo e in largo, abbiamo chiesto quali sono i posti migliori per le nostre prossime vacanze. “I posti più belli per navigare sono gli arcipelaghi, sono comodi perché le distanze di solito sono piuttosto brevi e ci si sposta bene con la vela, inoltre le isole permettono di trovare riparo se per esempio c’è vento. A me piace quello della Maddalena in Sardegna, oppure anche le isole Porquerolles nel sud della Francia. Anche in Grecia ci sono isole bellissime, ma in genere c’è più vento e sono vacanze più sportive. Per chi è esperto consiglio le Azzorre, il posto più bello del mondo. Un’altra navigazione bellissima, che non consiglio per una vacanza di mare, ma come avventura, è quella alle isole Scilly in Cornovaglia”.

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