Capitale della cultura 2019, è una tappa imprescindibile per chi viaggia al Sud

Se non siete tra quelli (tantissimi) che quest’estate si sono fermati a Matera nel loro viaggio verso la Calabria o la Sicilia, è tempo di recuperare. Perché la città dei sassi sta diventando sempre di più una tappa obbligatoria di ogni viaggio nel Sud Italia (i numeri parlano di un +152% di turisti dal 2010 al 2017), e lo sarà ancora di più da qui a due anni, quando sarà Capitale della Cultura del 2019.

Molti temono che con questo evento Matera possa perdere il suo fascino e diventare una sorta di Disneyland, ma ancora non è detto. Già adesso molti sassi, che prima erano usati come abitazioni, sono stati trasformati in strutture ricettive, alberghi di lusso, ristoranti. Ma ancora ci sono sforzi da fare per accogliere il flusso di visitatori in arrivo e per destagionalizzare il turismo.

Al di là di tutto resta il fatto che Matera lascia senza parole. Con le sue grotte scavate nella calcarenite è uno degli insediamenti più antichi dell’uomo, abitata senza interruzioni dal Paleolitico fino ad oggi. È come una scultura, che nasce per sottrazione di materia anziché per aggiunta. Una sorta di isola nello spazio e nel tempo di grande fascino, dal 1993 Patrimonio dell’Unesco.

Un weekend a Matera significa immergersi nella storia millenaria, nella natura mediterranea del Parco delle Murge, nelle tradizioni popolari, ma anche nell’arte contemporanea (numerosissime sono le mostre nei sassi) e nella cucina della regione. Imperdibile è il peperone crusco, fatto seccare e sbriciolato sulla pasta e, oltre ai vini locali e al nocino, sempre più diffuse sono le birre artigianali locali, che sfruttano il grano della regione.

Meglio affrettarsi a visitarla, prima che venga presa d’assalto dai turisti.