Così, nel cuore delle Alpi, un frutto della tradizione aggiorna le proprie forme e funzioni al secolo digitale – di Laura Barsottini

Contrasti. Quella di Victorinox è una storia di contrasti che dura dal 1884, anno in cui Karl Elsener ebbe l’idea di aprire una coltelleria a Ibach, nel cantone svizzero di Svitto. Il primo “trompe l’oeil” sta nella collocazione dell’azienda: visitare la casa madre nel cuore delle Alpi, tra vette innevate e pascoli incontaminati, fa quasi dimenticare che i suoi prodotti sono oggi distribuiti in più di 120 Paesi (e solo per quanto riguarda i famosi “coltellini”, perché in realtà il brand segna anche coltelleria professionale da cucina, orologi di precisione, valigeria, abbigliamento, profumi…), per un giro di affari di quasi 10 milioni di euro. Anche la produzione dei famosi “multiuso” è tutt’altro che vincolata ai bucolici ambienti del quartier generale: le materie prime vengono cercate in ogni parte del mondo e un team interno di ingegneri è costantemente al lavoro su materiali, procedure e macchinari proiettati al futuro. Tuttavia, è vero che ciò convive con una gestione artigianale e quasi naïve dell’azienda: una scuola interna prepara 10-15 giovani apprendisti che, nel volgere di quattro anni, entreranno in Victorinox, e su ogni porta si trovano affissi gli obiettivi dell’anno. «Bisogna vedere Victorinox come una famiglia», spiega convinto Carl Elsener jr., Ceo e terza generazione di managing del brand. «Le relazioni tra management e dipendenti si basano sulla fiducia: gli operai sono rispettati e sono orgogliosi di lavorare per Victorinox: i posti di lavoro, da noi, sono affidabili sia da un punto di vista economico, sia per quanto riguarda la salute e il benessere».
A sorprendere più di tutto, però, è ancora la diversificazione dei modelli: dal My First Victorinox per bambini, con lama arrotondata per spalmare la Nutella, ai modelli ipertecnologici. «L’idea dello sviluppo tecnologico-digitale nacque dopo l’11 settembre», conclude Elsener. «A causa dei controlli agli aereoporti, rischiavamo di perdere mercato. Allora decidemmo di creare la “lama del XXI secolo”, una chiavetta Usb racchiusa nel guscio di un Swiss Army Knife.  È nato così il primo modello hi-tech: Victorinox Presentation Master e la sua evoluzione “in sicurezza” Victorinox Secure».