Bleu de Chanel, sul set di un film d’autore con Martin Scorsese

Raccontare una storia in 60 secondi è una delle cose più difficili. Ne è convinto anche il grande maestro del cinema Martin Scorsese, che però ama le sfide e, per la seconda volta, dirige la campagna pubblicitaria di una delle fragranze maschili più vendute di sempre, Bleu de Chanel. E quando il tempo è poco, a fare la differenza è l’interpretazione del protagonista, Timothée Chalamet, attore ventisettenne franco-americano conosciuto per i suoi ruoli complessi e sempre diversi, a cui si aggiungerà quello di Willy Wonka, con cui sarà presto al cinema. Se questi due nomi bastano già a suscitare la curiosità generale, siamo in attesa di scoprire come evolverà la narrazione, vera ossessione di Scorsese che, proseguendo l’idea del primo spot del 2010, oggi riflette sulle contraddizioni di un presente in cui le luci abbaglianti del successo spesso distorcono la realtà.

Bleu de Chanel Eau de Toilette

«Il mondo è cambiato. E anche la fama ha cambiato volto, portata all’estremo ancora più di quanto già avveniva dieci o 15 anni fa», afferma il regista che, per la maison, racconta un viaggio interiore alla scoperta di sé stessi. Così, ecco che Chalamet entra nei panni di un personaggio carismatico che ricerca autenticità nel suo lavoro ma soprattutto nella vita, in una società sempre più veloce e frenetica. Nelle immagini di backstage, lo inseguiamo tra le strade affollate e lungo i corridoi di un hotel, ci infiliamo con lui dentro un’auto pronta a partire, per poi scendere nel buio di una stazione della metropolitana.
Ovviamente siamo a New York City e, quando dietro alla camera c’è Martin Scorsese, questa città non è mai solo un set, ma appare viva, a volte frastornante, a volte in attesa, misteriosa.
La scelta artistica del bianco e nero ad alto contrasto, la fotografia drammatica accesa da flash di luce blu, creano un film noir che racconta l’attrazione magnetica e lo spirito senza tempo della fragranza, che negli anni si è evoluta in molte declinazioni. Resta inconfondibile la sua firma aromatica, definita da un legno di sandalo della Nuova Caledonia, mescolato a note cedrate e agrumi.