I (12)  numeri vincenti di  Rosenthal

I (12) numeri vincenti di Rosenthal

di Digital Team

Rosenthal festeggia la sua celebre Studio-line Collection con una limited edition di 60 pezzi in 12 colori speciali

Sixty&Twelve, elementare: Sessanta&dodici. Cioè? Rosenthal, che di anni ne ha ben di più perché Philipp Rosenthal fondò l’azienda di porcellane nel 1879, celebra il sessantesimo di una sua innovativa collezione di vasi, la Studio-line, lanciata giusto nel 1961. Per farlo edita una selezione di sixty modelli limited edition a 60 pezzi e li propone, ieri bianchi, oggi in twelve diversi colori – cromie anch’esse limited edition e attualissime che spaziano dai toni più sobri del grigio e del verde pastello a quella più accesa di un rosso bacca. Va detto che il rivedere delle linee ben note, quali possono essere per esempio quelle del Paper Bag di Tapio Wirkkala o il Fast Abyss di Cédric Ragot, rivestite con livree così inattese fa un notevole effetto. Chi pensa che la porcellana sia, con tutti i suoi pregi e valori, un materiale in fondo poco attuale e che sul pubblico giovane e disattento ha poca presa, beh, dovrà ricredersi. Di fatto i colori esaltano delle forme che nonostante i decenni mantengono  tutto il loro appeal innovativo. Sono in fondo sculture portafiori, ma stanno in una zona tutta loro, dove il design industriale è molto, molto vicino all’esperienza artistica, al punto da farne (come rimarca la numerazione) oggetti imparentati strettamente con il multiplo d’arte. Ad avvicinare al mondo dell’arte la limited edition è un altro aspetto fondamentale e cioè il processo di lavorazione. La ricetta segreta della porcellana Rosenthal è stata di volta in volta cambiata perché i vari pigmenti utilizzati hanno reazioni differenti prima e dopo la cottura. Alchimia antica, qui in versione 2.0 e oltre: per ottenere la forma del vaso colorato, identico all’originale bianco, ognuno di questi 60 vasi è stato creato ex novo.

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