La sensualità anni Sessanta torna di moda, insieme al telefilm culto della stagione

Tre nomination appena annunciate ai prossimi Emmy Awards, mentre nella bacheca dei trofei spiccano già un Critics’ Choice Television Award, e un American Film Institute Award, tra i riconoscimenti più prestigiosi del piccolo schermo. Numeri che parlano chiaro, quelli di Masters of Sex, il telefilm che ritorna su Sky Atlantic con la sua seconda, attesissima stagione. Ispirato al romanzo di Thomas Maier, la serie racconta la storia (vera) del dottor William Masters e della sua assistente Virginia Johnson – autori, negli anni Sessanta, del più famoso studio sulla sessualità umana.

Grande importanza la ricopre anche il guardaroba femminile, in linea con la filosofia che sta alla base del successo di Masters of Sex: rigoroso, castigato,ma dalla sensualità persistente.

Gonne a matita che disegnano morbidamente le curve, abiti da cocktail in nuance pastello ma dagli scolli maliziosi – Virginia e le altre donne che affollano i corridoi dell’ospedale, le sale conferenze e lo studio del dottor Masters sono il simbolo di una femminilità consapevole, che non ha bisogno di essere esibita, ma preferisce esser sussurata. Una regola che trova la sua eccezione solo nella camera da letto, dove i toni neutri dello champagne e dell’avorio si alternano al più classico nero sulla lingerie, fatta di pizzi e trasparenze, baby-doll, scenografiche vestaglie da camera in lussuriosa seta e giarrettiere.

Un look sixties ma soprendentemente moderno: la moda di questa stagione infatti, abbraccia e rilancia quel trend, aggiornandolo senza snaturarlo. Le pencil skirt si portano con i crop top; i vestiti dalla linea ad A si fanno più corti, e si indossano con sandali dai bagliori glitter; l’arcobaleno cromatico punta su tonalità di carattere come blu navy e smeraldo per l’ufficio, virando su più accesi lime e verde menta per l’ora dell’aperitivo, per uno stile sexy, ma raffinato.