Alain Delon in 10 foto vintage, la beauté!
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Alain Delon in 10 foto vintage, la beauté!

di Digital Team

Bello, anzi, bellissimo. Da sempre. Tanto che la mamma, quando lo portava al parco da piccolo, metteva sul suo passeggino il cartello “Guardami ma non toccarmi!”. Oggi che il divo francese compie 86 anni lo omaggiamo in foto

Bello, anzi, bellissimo. Il primo aggettivo pensando ad Alain Delon è sempre lo stesso, al limite coniugato al superlativo. Faccia d’angelo e sguardo assassino, l’attore francese oggi compie 86 anni. Pochi mesi fa ha dovuto piangere la morte del suo amico “rivale” di sempre, Jean Paul Belmondo, l’altro sex symbol della Francia degli anni Sessanta-Settanta con cui ha diviso flash, desideri e copertine, e si era detto «completamente devastato», aggiungendo: «Non sarebbe male se ce ne andassimo insieme. È una parte della mia vita, abbiamo iniziato insieme 60 anni fa».

Alain ha iniziato nel 1957, con un piccolo ruolo in Godot di Yves Allégret. Non poteva che essere subito notato, imboccando una strada di successi e donne: indimenticabile come giovane puro e generoso che farà di tutto per tenere unita la famiglia in Rocco e i suoi fratelli, e anche come ardito e affascinante principe Tancredi ne Il Gattopardo, sempre al servizio di Luchino Visconti. E poi, nello stuolo di cattivi impersonati, come il killer di Frank Costello faccia d’angelo di Jean-Pierre Melville.

«La beauté, elle était là», ha ammesso candidamente Alain Delon in una recente intervista. La bellezza, era lì. Tutti, da sempre, hanno notato la sua bellezza, le donne e non solo. Dopo aver partecipato alla guerra d’Indocina a soli 17 anni, una sorta di gesto di rottura con il passato durante il quale trascorse molto tempo in carcere per indisciplina, gli fu proposto di fare cinema e lui chiese «Perché io?». La risposta fu la stessa di sempre: la beauté.

Sua madre, quella a cui deve le sue labbra carnose ma anche gran parte del suo caratteraccio da ex bambino infelice, glielo ripeteva sempre quanto fosse bello. Per strada la gente la fermava per dirle «Com’è bello tuo figlio!». Lei gradiva, ma odiava che le toccassero il piccolo Alain, tant’è che quando lo portava al parco di Sceaux, la sua città natale del Nord della Francia, al passeggino affiggeva il cartello “Guardami ma non toccarmi!”.
A quattro anni, poi, il trauma che ha segnato Alain Delon e gli ha iniettato un fare da ribelle: i genitori si sono separati, uno da una parte, una dall’altra, e lui è stato abbandonato a una famiglia affidataria, amorevole, sì, ma la ferita era fatta. «È stato come un apprendistato alla vita», ha osservato riguardando addietro.

In occasione del suo compleanno, rivediamo Alain Delon e la sua bellezza in 10 foto vintage.