Elton John, re del piano rock glitterato verso la pensione
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Elton John, re del piano rock glitterato verso la pensione

di Digital Team

Abiti sgargianti, occhiali ingioiellati, ma la luce più abbagliante viene dalla sua musica. Che presto purtroppo non ammireremo più in concerto. Forse…

Più sgargiante di una palla stroboscopica da discoteca anni ’80, Elton John ha negli abiti eccentrici e negli occhiali da sole ingioiellati parte della sua luce. Ma è il talento naturale con cui esegue ogni canzone la vera magia di questa icona caleidoscopica, che va oltre la musica.

Il 25 marzo Elton John compie 75 anni e gli acciacchi di una vita esagerata cominciano a farsi sentire. Ma dopo l’intervento all’anca che l’ha bloccato e dopo la guarigione dal Covid di gennaio, Elton ha ripreso il suo tour finale, “Farewell Yellow Brick Road”, che lo accompagnerà verso la pensione. Un tour d’addio che in verità dura da quasi quattro anni, iniziato a settembre 2018 e, causa pandemia e ammaccamenti vari, destinato a chiudersi dopo cinque anni nel luglio 2023 a Stoccolma, dopo oltre 300 concerti nei cinque continenti. La sensazione, però, è quella di una coloratissima tela di Penelope, con la fine sempre rimandabile.

Elton John
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Elton John si esibisce al Twickenham Stoop a Londra, 3 giugno 2017

Sempre hit con Dua Lipa

Oltre 300 milioni di dischi venduti, sei Grammy, un Tony, due Oscar e un cavalierato, in coppia con il paroliere Bernie Taupin dal 1967, sotto i riflettori da 50 anni, da quando con Honky Château nel 1972 scoppiò il successo e per la prima volta si issò in vetta alla classifica statunitense, a 75 anni Sir Elton John rimane il re del piano rock.

Lo ha ricordato recentemente tornando in testa alle classifiche, come non succedeva da un po’, con la hit mondiale Cold Heart in duetto con Dua Lipa, dal suo trentaquattresimo album in studio The Lockdown Sessions.

Che sfoggi pelliccia o divisa da giocatore di baseball glitterata, strass su strass addosso e sul pianoforte, perle piume e paillettes con occhiali oversize, total gold o svolazzanti piume variopinte, Elton John è Elton John non solo per trasgressioni e bizzarrie, ma soprattutto per l’energia intima ed emotiva con cui esegue ogni canzone.

Elton John
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Elton John in concerto a Watford, Inghilterra, maggio 1974

Come ha fatto recentemente dal Madison Square Garden, nel suo presunto addio a New York, mettendo anima e voce nelle canzoni più dolci come Someone saved my life tonight, per sprigionare adrenalina nei brani a tutto vigore come The bitch is back e  I’m still standing.

Così vistoso perché non era visto?

«Uno psicanalista mi ha spiegato che il mio abbigliamento, così strano, esasperato, è un modo come un altro per nascondermi, per confondere le idee agli altri e tener nascosta la mia vera natura», ha confessato in passato la popstar britannica.

Risalendo alle origini della suo biografia, invece, con psicologia spiccia si potrebbe dire che Elton John, all’anagrafe Reginald Kenneth Dwight, sia così vistoso proprio per essere visto. In primis dai suoi genitori.
Chi ha guardato il film biopic del 2019 Rocketman, in cui Taron Egerton interpreta Elton John, ha potuto immergersi in stravizi e turbamenti di un artista che da bimbetto paffuto e timido aveva nella nonna l’unico sostegno. La mamma presente ma distante, frustrata da un matrimonio in crisi. Il padre militare spesso via, gelido e scostante, che non gli ha mai concesso amore.

Elton John
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Elton John si esibisce al Pine Knob Music Theatre durante il suo “Ice on Fire Tour,” 17 agosto 1986, Clarkston, Michigan

Da lì a poco, quel ragazzino introverso che già a 3 anni suonava il pianoforte, lasciò il posto a un pianista abbagliante capace di scaldare stadi interi con le sue acrobazie sulla tastiera e con la sua voce sgorgante, salutato come quarto fenomeno rock dopo Elvis Presley, Beatles e Bob Dylan, in ordine temporale. Inanellando successi, da Your song a Tiny dancer, da Rocket man a Candle in the wind. Ed eccessi, in un maremoto di alcol e stupefacenti, da cui riuscì a uscirne rimanendo ancora in piedi. Con il coraggio anche di dichiarare apertamente in un’intervista nel 1976 di essere bisessuale, suscitando scandalo, per poi dire di essere gay nel 1992.

Pur sembrando in tempi recenti figura mondana più che musicista, ha legato la sua immagine a momenti epici, come quando nel 1997 cantò al funerale di Lady Diana una nuova versione di Candle in the wind, che commosse in mondovisione e divenne il singolo più venduto di tutti i tempi.

Agli Oscar la campagna contro l’Aids

Rivedremo presto Elton John, in occasione della cerimonia della consegna degli Oscar 2022. Il leggendario cantante, insieme a suo marito  David Furnish, nella notte delle stelle farà da padrone di casa al party della sua Fondazione contro l’Aids, al West Hollywood Park.

A intrattenere gli invitati sarà però la cantante premio Grammy Brandi Carlile. «Insieme faremo la differenza per dare luce e speranza a persone che vivono con il virus Hiv in tutto il mondo», ha detto Elton John.

I fan italiani, invece, aspettano con impazienza la tappa milanese del “Farewell Yellow Brick Road: The Final Tour”, il 4 giugno 2022 a San Siro, per quello che sarà il suo ultimo concerto in Italia. Forse.