Il grande cinema ha fatto ritorno al Lido, con la sua scia di colori, emozioni e star, da Timothée Chalamet a Penélope Cruz, da Kristen Stewart a Toni Servillo. Ecco i momenti da ricordare
Se il cinema è la fabbrica dei sogni, il Festival di Venezia è uno dei più solerti operai. Soprattutto quest’anno che, pur senza sottovalutare il Covid, ha voluto riprendere a volare, portando al Lido tanti divi luccicanti e film attesissimi. Non dimenticando comunque il suo ruolo di esplorazione: uno dei film che più ci ha affascinato nella sua scarlatta cupezza è Il capitano Volkonogov è scappato dei russi Natasha Merkulova e Aleksey Chupov, registi scoperti nel 2018 proprio a Venezia nella sezione Orizzonti.
Pur tra termoscanner e green pass, sono tornate vicino al red carpet le grida delle ragazzine: ed erano soprattutto per Timothée Chalamet, il giovane nuovo divo così disinvolto nel suo charme efebico.
Timothée Chalamet con i fan sul red carpet del film “Dune”, Lido di Venezia, 3 settembre 2021
Timothée Chalamet è stato il protagonista di Dune, lo sci-fi che i cinefili aspettavano da tempo. E lui non ha deluso le attese.
Timothée Chalamet arriva alla 78a Mostra del cinema di Venezia, 3 settembre 2021
Un altro film che ha accesso la corsa al red carpet e al click, nella prenotazione digitale di un posto in sala, è stato Spencer, con lo strano affascinante connubio tra Pablo Larraín, regista cileno dallo sguardo spesso tagliente, e la diva esile e dall’aria svagata Kristen Stewart, chiamata forse alla sua prova cinematografica più difficile: interpretare Lady Diana e i suoi tormenti.
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Pablo Larraín e Kristen Stewart sul red carpet di “Spencer”, Mostra del cinema di Venezia, 3 settembre 2021
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Kristen Stewart sul red carpet del film “Spencer”, Mostra del cinema di Venezia, 3 settembre 2021
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Kristen Stewart sul red carpet del film “Spencer”, Lido di Venezia, 3 settembre 2021
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Kristen Stewart sul red carpet del film “Spencer”, Mostra del cinema di Venezia, 3 settembre 2021
E a proposito di ‘fabbricanti di sogni’, Venezia ha segnato anche il ritorno diJane Campion, regista premio Oscar conLezioni di pianoche mancava al cinema da ben 12 anni.
La regista Jane Campion sul red carpet per il suo film “The power of the dog”, Festival di Venezia, 2 settembre 2021
E poi tanto calore per Pedro Almodóvar, un altro regista premio Oscar (per Tutto su mia madre e Parla con lei) che a Venezia ha portato le sue madri imperfette, interpretate dalla divina Penélope Cruz e da Milena Smit in Madres paralelas, film d’apertura del Festival.
Pedro Almodóvar, con le sue attrici Penélope Cruz e e Milena Smit, a Venezia, 1 settembre 2021
Tre erano i registi premi Oscar presenti a Venezia, e tra questi uno di quelli che ha fatto più parlare di sé è italiano, il nostro Paolo Sorrentino, che ha portato un film di contrasti e molto personale, È stata la mano di Dio, che racconta la morte dei suoi genitori, quando era adolescente. A Toni Servillo l’onere e l’onore di interpretare suo padre.
Toni Servillo e Paolo Sorrentino sul red carpet per la proiezione di “È stata la mano di Dio”, Lido di Venezia, 2 settembre 2021
Tra i divi nostrani tanti gli attori del momento, legati a un cinema d’autore rinnovato e audace, da Elio Germano, protagonista assoluto dell’oscuro America Latina dei fratelli D’Innocenzo, a Claudio Santamaria, ricoperto di peli dalla testa ai piedi per Freaks Out di Gabriele Mainetti (entrambi i film sono in corsa per il Leoene d’oro), fino ad Alessandro Borghi, presente con Mondocane di Alessandro Celli, in concorso nella Settimana Internazionale della Critica.
Alessandro Borghi al photocall del film “Mondocane”, Festival di Venezia, 3 settembre 2021
Qui un racconto fotografico della Mostra del cinema di Venezia, edizione 78, più emozionale che didascalico. Com’è il cinema, e la sua scia di colori accesi e luci voluttuose.
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Ben Affleck e Jennifer Lopez sul red carpet di “The last duel”, Festival di Venezia, 10 settembre 2021
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Vincent Lindon sul red carpet del film “Un autre monde”, di cui è protagonista, Festival di Venezia, 10 settembre 2021
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Da destra: il direttore della Mostra del cinema di Venezia Alberto Barbera, l’attrice Jamie Lee Curtis Leone d’oro alla carriera, il regista David Gordon Green, sul red carpet del suo film fuori concorso “Halloween Kills”, 8 settembre 2021
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L’attrice premio Oscar Olivia Colman a Venezia per “The lost daughter” di Maggie Gyllenhaal, 3 settembre 2021
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Benedict Cumberbatch, con la moglie Sophie Hunter, sul red carpet del film di cui è protagonista, “The power of the dog”, Festival di Venezia, 2 settembre 2021
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Dakota Johnson sul red carpet del film in cui recita “The lost daughter”, Lido di Venezia, 3 settembre 2021
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Il regista italiano Michelangelo Frammartino sul red carpet, vestito da speleologo, in omaggio al suo film “Il buco” che ripercorre la spedizione che portò a scoprire l’Abisso di Bifurto, Lido di Venezia, 4 settembre 2021
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Charlotte Gainsbourg sul red carpet per la proiezione del film di cui è protagonista “Sundown” di Michel Franco, Festival di Venezia, 5 settembre 2021
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Toni Servillo sul red carpet del Festival di Venezia per il film “È stata la mano di Dio”, 2 settembre 2021
Penélope Cruz e Antonio Banderas insieme nel film argentino in concorso “Competencia Oficial”, Lido di Venezia, 4 settembre 2021
L’attore Jake Gyllenhaal non ha film al Lido, ma è accorso per il debutto da regista della sorella Maggie con “The lost daughter”, 3 settembre 2021
Esile e dal viso efebico, eppure così carismatico, l'attore lanciato da "Chiamami col tuo nome" è l'eroe del film più atteso al Festival di Venezia. E uno dei divi più acclamati. «È il lavoro di una vita. Un sequel? Sarebbe un sogno»
L’attore è protagonista di uno dei film più attesi del Festival di Venezia, come fenomeno da baraccone ricoperto da peli ma dalla profonda umanità. «Ho ricercato dentro di me tutte le volte che mi sono sentito diverso»