I nuovi libri di viaggio da leggere sotto l’ombrellone
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I nuovi libri di viaggio da leggere sotto l’ombrellone

di Carolina Saporiti

L’estate è per molti il periodo dell’anno migliore per dedicarsi alla lettura. Che si sia in vacanza o meno, per sognare ancora di più, ecco alcuni nuovi titoli da comprare

Se fate parte della squadra ‘in spiaggia niente giochi, solo lettura’, segnatevi questi nuovi libri di viaggio da comprare per le prossime vacanze. Tra racconti di viaggi epici on the road in giro per l’Europa, racconti di vita giapponese, interviste a persone di tutta Europa per indagare sul concetto di Europa stessa e letture sul Mediterraneo… quest’estate che siate sotto un ombrellone, in montagna o anche sul divano di casa sarà facile viaggiare con la mente.


William Atkins -Un mondo senza confini

Un terzo delle terre emerse è costituito da deserti, in gran parte desolati e inospitali. Perché un ambiente così ostile ci affascina da sempre? Quali corde profonde fa risuo­nare in noi il luogo metafisico per eccellen­za? Animato dallo spirito di avventura dei grandi esplo­ratori del passato, William Atkins ci conduce alla scoperta di un mon­do che è tanto interiore quanto fisico. E mentre ci offre il resoconto di sette viaggi compiuti nelle regioni desertiche più re­mote, meravigliose e spietate al tempo stes­so – dal Quarto Vuoto dell’Oman al Victo­ria australiano, dal deserto del Gobi a quel­li degli Stati Uniti -, ne descrive l’ecosiste­ma, la geologia, la flora e la fauna, i popoli che li abitano e la storia che li ha modella­ti.

Ma Atkins non è soltanto un trascinante nar­ratore di viaggi: il deserto è qui esplorato anche come strumento di connessione pro­fonda con noi stessi e con la natura, mani­festazione ultima dell’immobilità e del si­lenzio. 


The Passenger – Mediterraneo

Dal latino «in mezzo alle terre», il Mediterraneo evoca classicità, contaminazioni e cieli azzurri sui quali proiettare un desiderio: quello di riuscire a catturare i tratti di un’identità comune. Comunque lo si voglia definire, il Mediterraneo appare in crisi. La strada liquida, come la chiamava Omero, è sempre più militarizzata, trafficata e inquinata, oltre che surriscaldata e sovrapescata. Visto dalle coste nordafricane, più che un Mare nostrum sembra un muro che divide il mondo arabo da quello europeo, fonte di divisione e non incrocio di culture. Sarebbe più saggio decantarne la varietà più che ricercarne una fuggevole identità comune, ma forse la mediterraneità non è altro che un sentimento, e come tale non vuole sentire ragioni. Nonostante tutto resta affascinante, rassicurante e consolatoria. Sulle sue coste la modernità non attecchisce del tutto, il tempo scorre diversamente, e i popoli si parlano più che altrove. E se l’homo mediterraneus dovesse ancora venire?


Leggendari viaggi on the road in Europa

Cinquanta racconti di appassionanti viaggi on the road attraverso l’Europa e altri 150 suggerimenti per straordinarie avventure al volante. Il libro raccoglie diverse tipologie di viaggia, dalle tranquille fughe del weekend a memorabili viaggio in camper, dalle mitiche solitudini artiche ai valichi montani, dalle coste mediterranee ai circuiti automobilistici. Con una certezza comune: ovunque conduca la strada sarà un’esperienza unica e indimenticabile.


Cees Nooteboom – Verso Santiago. Digressioni sulle strade di Spagna 

Torna in libreria, in una nuova edizione aggiornata e arricchita di mappe, il capolavoro di Cees Nooteboom, considerato dal ‘Time’ uno dei dieci migliori scrittori di racconti di viaggio degli ultimi cent’anni. «Volevo andare a Santiago, ma le strade si sono sfilacciate come una corda spezzata»: il viaggio di Nooteboom in Spagna dura da più di quarant’anni e non è ancora finito. Puntando alla città in cui riposano le spoglie dell’apostolo Giacomo, come milioni di pellegrini che da oltre un millennio battono una rete di cammini che partono da tutta Europa, il viaggiatore olandese si perde nella penisola Iberica seguendo toponimi, cercando chiese romaniche diroccate, o sulla scia dei sogni della siesta. Ma neanche il grande uomo di cultura può resistere al semplice fascino del paesaggio, mentre si interroga sull’enigma insolubile di un paese in bilico tra l’Europa, l’Africa e l’America, chiuso per secoli al mondo eppure crogiolo delle culture di tre continenti. Nooteboom tenta di ricucire la lacerazione del viandante alla ricerca dell’inafferrabile essenza di un luogo che può cogliere solo chi vi si ferma, ma che si troverà sempre «un po’ oltre la costa di Finisterre».


Nicolas Bouvier – Cronache giapponesi

Al contempo saggio sulla storia, la filosofia, le tradizioni dell’arcipelago nipponico e vero e proprio diario di viaggioCronache giapponesi è tra i libri mitici di Nicolas Bouvier, viaggiatore, scrittore e fotografo svizzero francofono. La genesi degli antichi miti nazionali, la fondazione dello stato giapponese, i primi scambi con la Cina, la vita di corte a Kyoto, l’arrivo dei navigatori portoghesi e olandesi, fino alla Seconda guerra mondiale e all’occupazione americana, Bouvier va alla scoperta di una cultura millenaria, lontana, affascinante, e di un popolo che ha sempre saputo coltivare l’arte del compromesso. Ne percorre grandi tratti a piedi, come il suo amato Basho, vive tra le prostitute del quartiere Shinjuku di Tokyo, nei giardini profumati di pino di un tempio buddhista a Kyoto, visita la pittoresca Matsushima e la gelida Hokkaido, dove i nativi Ainù indossano i loro costumi tradizionali dalle nove alle cinque per essere fotografati dai turisti, felici per le macchine fotografiche, e poi tornano a casa per cambiarsi in abiti occidentali. Cerca i contadini, gli anziani, la musica e i rituali. E si avvicina con cautela a ciò che resta del buddhismo Zen. Bouvier cattura l’odore dell’aria, il colore di un viso, vive di attimi rubati, riflessioni, piccoli regali, occasioni e briciole.


Ben Judah – This is Europe: The Way We Live Now

Cosa significa oggi definirsi europei? Chi compone questa popolazione di circa 750 milioni di persone, che si estende dall’Irlanda all’Ucraina, dalla Svezia alla Turchia? Chi l’ha sempre chiamata casa e chi invece è arrivato da poco? Chi sono le persone che guidano i nostri camion a lunga percorrenza, gestiscono i nostri aerei incrociati, producono con amore i nostri vini storici, pescano le nostre acque impoverite e rischiano la vita stessa in cerca di sicurezza e di un nuovo inizio? In una serie di ritratti vividi e ambiziosi, cupamente viscerali ma sempre empatici, il giornalista Ben Judah ci invita a conoscerli. Queste storie vitali, tratte da ore di interviste minuziose, rivelano un continente frenetico e vibrante che è stato trasformato dalla diversità, dalla migrazione, da Internet, dal cambiamento climatico, da Covid, dalla guerra e dalla ricerca della libertà. Messa drammaticamente a nudo, forse non è sempre l’Europa che riconosciamo – ma questa è l’Europa.