La celebrity prodigio di You Tube si racconta in un libro pieno di consigli su come sfondare nella vita e su internet

La sua storia rappresenta il sogno americano. È quella di un ragazzo che arriva dalla provincia povera del Massachusetts (è nato a Marlborough il 16 maggio 1991) e riesce a sfondare grazie alle nuove mille possibilità della rete.

Grandi occhi azzurri, folti capelli acconciati in un ciuffo perfetto che l’ha reso famoso, Joey Graceffa, attore, dalla personalità dolce e gentile, legatissimo alla sorella e al fratello con un problema di autismo, ha deciso di provare a farcela da solo quando ha visto tutte le porte chiudersi davanti a lui.

Dopo aver terminato la high school, si è iscritto al Fitchburg State College con l’intenzione di laurearsi in cinematografia, ma ha abbandonato l’impresa dopo un anno. Intanto, Joey aveva cominciato a caricare video su You Tube sul canale WinterSpringPro. Ha raggiunto quasi subito un’audience di milioni di persone ed è presto comparso in short film, in serie TV e web come Storytellers, da lui prodotta.

Adesso ogni giorno è attivo con i Vlog, ha oltre 5 milioni di persone che lo seguono su “Joey Graceffa”, 75 milioni di visitatori al mese e due milioni di seguito su Twitter e Instagram. A maggio ha lanciato la canzone “Don’t Wait”, con un video musicale, da subito una hit e ha annunciato che creerà una “murder-mystery reality series” con un cast di altre star di YouTube. E ora si racconta in un libro,  In Real Life – My Journey to a Pixelated World, edito da ATRIA/ Simon & Schuster. Lo abbiamo incontrato a New York in occasione della presentazione del volume.

In che modo hai scoperto quello che piaceva di più alla gente?

Ho fatto diverse prove… Ho visto quali erano i video più seguiti, di solito sono quelli più pop e più divertenti. Ma credo che ciò che ha colpito le persone che mi seguono credo sia la mia autenticità, la sincerità. E il mio senso positivo per la vita, nonostante tutto.

Nel tuo libro tratti argomenti difficili, come il bullismo e l’alcolismo…

Non a caso ho dedicato questo libro a tutte le persone che si sentono sole in questo mondo e incomprese. Volevo far comprendere loro che non lo sono. Anch’io sono stato vittima del bullismo e so cosa voglia dire sentirsi beffeggiato o preso in giro, essere vittima dell’omofobia. Non ci sono risposte in generale, perché ogni caso è diverso, posso prima di tutto consigliare di restare forti o, nel caso peggiore quando non lo si sopporta più, di rivolgersi a un genitore o insegnante. Per quanto riguarda l’altro argomento, mia madre, che ci ha cresciuto da sola lavorando tantissimo per mantenerci, era alcolista…

Hai deciso dopo tanto tempo di fare outing per quanto riguarda la tua omosessualità.

Sono convinto che sia importante per essere felici sapersi conoscere. Sono fiero di essere quello che sono e penso che tutti dovrebbero essere accettati senza discriminazioni di nessun tipo. Sono cresciuto in un ambiente conservatore, in una cittadina di provincia, dove la mentalità non è tanto aperta come in una grande metropoli. Nel libro, ho inserito anche un elenco di star con cui mi piacerebbe avere una storia e tra i nomi compare anche quello della straordinaria Jennifer Lawrence… Forse sono “bi”!

Quali sono le cose che ti chiedono di più i tuoi fan?

Si rivolgono spesso a me per chiedermi consigli amorosi. Ma talvolta hanno problemi seri, a scuola, a casa. E poi, mi chiedono la ricetta del mio successo. Nel libro c’è tutto, inclusi i suggerimenti per cominciare un Vlog o una carriera online.

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Joey Graceffa, In Real Life – My Journey to a Pixelated World, ATRIA/ Simon & Schuster