Libri in bilico: quattro proposte per tempi precari

Libri in bilico: quattro proposte per tempi precari

di Giacomo Alberto Vieri

L’appuntamento mensile con la rubrica letteraria che scandaglia emozioni e tematiche partendo dalla contemporaneità.

Dall’America si profilano nuovi scenari sociali e politici, l’Europa soffre sotto i colpi serrati di un virus che non accenna a mollare la presa, l’Italia viene divisa in zone, colori, fasce orarie. Ognuno affronta i suoi drammi come può, familiarizzando con vocaboli nuovi, il concetto di coprifuoco si è spalmato sull’esistenze come quella sensazione di precario andirivieni, una torta preparata per una festa che non verrà poi celebrata.

Due ragazze, mentre passeggiano in strada, si confidano ridendo con l’euforia della gioventù, parlano di cotta e di subbuglio allo stomaco: dove ce li daremo, domani, gli appuntamenti d’amore?

Carlo Bordini è morto pochi giorni fa, nello sconforto compìto e delicato che i migliori regalano al pubblico: i Costruttori di vulcani (Luca Sossella editore) è un libro di poesie che raccoglie i componimenti dell’autore dal 1975 al 2010 ed è qualcosa di cui non dovreste precludervi se cercate nelle parole una cura ma anche una sveglia: sempre sull’attenti, acuto e fresco dentro ai drammi, nostalgico nella gioia, Bordini è stato un poeta che magnificamente ha raccontato il transitorio e le sue angustie. Mancheranno la sua voce e la penna, giacché “tu non immagini di vivere in un castello incantato, e di svegliarti dopo trent’anni, credendo di aver dormito dieci minuti”.


La sicurezza degli oggetti (Einaudi), pubblicato per la prima volta in Italia da Minimum Fax nel 2001, è un libro di racconti di Amy Michael Homes, controversa e originale autrice americana, che raccoglie particolari e dettagli di molte vite, esistenze agiate apparentemente autosufficienti, ma sempre bisognose. Bambini alla ricerca di approvazione, adulti insoddisfatti, uomini e donne che vanno cercando qualsiasi cosa, perché poi sono gli oggetti – sembrano – ciò che ci rassicura e ci dà ragione di sentirci vivi. E la Homes è un’Autrice superba nel raccontare con acume e asciuttezza il dramma precario di tante, tantissime, esistenze in bilico.


La questione più che altro (Nottetempo) è il romanzo di esordio di Ginevra Lamberti che fa di Venezia, con le contraddizioni del suo turismo smisurato e, al contempo, l’imperitura meraviglia, uno dei punti cruciali della storia di Gaia, del suo sguardo lucido, annoiato ma sempre fiducioso, sui familiari e sulla sua vita di quasi donna che aspetta il nuovo anno, l’ultimo esame universitario, la prima grande occasione. Gaia cerca dappertutto il suo futuro: lo immagina e lo sogna, lo provoca e lo sfida. Emotivamente precaria, seguendo la scia intuitiva di se stessa, la protagonista di questo romanzo sembra testimoniare in ogni tentativo la disperata fatica, e insieme lo stupore, di chi si ritrova sempre al punto di partenza.


Cattedrale (Einaudi) è forse la raccolta di racconti più conosciuta di Raymond Carver, celebre scrittore statunitense dalla rocambolesca e inquieta biografia, Autore su cui ci si scaglia sempre con giudizi massimali, di amore o odio, di affinità o incomprensione. Ci sono tuttavia dei racconti, all’interno di questa raccolta (vengono in mente i protagonisti di vitamine o il pasticcere di una cosa piccola ma buona) degli spaccati di disarmante umanità dispersi in galassie di incertezza, sofferenza, fragilità. Quel che Carver ha cercato da sempre di ricostruire, nel complesso apparato dei suoi racconti e delle poesie, è l’urgenza dei suoi protagonisti a sopravvivere anche dentro scenari torbidi, privi di speranza.

E così, nel senso di vaghezza che caratterizza questa nuova ondata a cui ognuno cerca il proprio modo di restare a galla, continuiamo tutti a “disegnare” pur senza vedere il foglio, come nella pagina finale di Cattedrale.