La pre-apertura, le pellicole in programme e altri eventi dalla laguna

Dal 30 agosto al 9 settembre, al Lido di Venezia va in scena l’edizione numero 74 della Mostra di Venezia, il più antico tra i Festival cinematografici. Tra ospiti speciali, proposte innovative e grandi anteprime, ecco perché esserci, a partire da oggi. 

(Pre)apertura. Si comincia infatti già stasera, con l’evento all’Arsenale, di Dunkirk, l’atteso nuovo capolavoro di Christopher Nolan, presentato in anteprima. Ma la vera apertura ufficiale è fissata invece per mercoledì 30 agosto quando sarà Downsizing di Alexander Payne, una fiaba contemporanea, con Matt Damon e Christoph Waltz, a far partire le danze del concorso, che avrà come presidente di giuria l’attrice Annette Bening.

Autori, pellicole e grandi ritorni. Da Takeshi Kitano al documentario sul compositore Ryuichi Sakamoto, passando per Abel Ferrrara, William Friedkin in un ritratto sull’esorcista Padre Amorth, Donald Sutherland ed Hellen Mirren nella pellicola di Paolo Virzì. Grande attenzione soprattutto il ritorno alla regia di George Clooney grazie a Suburbicon, scritto insieme ai fratelli Coen, con Julianne Moore, e per Darren Aronofsky, già trionfatore con The Wrestler, che presenterà Mother!, thriller interpretato da Jennifer Lawrence. Senza dimenticare Javier Bardem nei panni di Escobar, insieme alla compagna Penelope Cruz, o l’opera firmata dalle due fondatrici di Rodarte, le sorelle Mulleavy (nella sezione Cinema in Giardino), Woodshock, con l’arrivo anche di Kirsten Dunst, finendo ammirando il visionario Guillermo Del Toro e il suo The Shape of Water.

Gli imperdibili. Uno su tutti, Jim Carrey, unico, inimitabile, approderà sul red carpet per raccontare in un documentario il dietro le quinte di uno dei suoi film maggiormente apprezzati, Man on the Moon. Ci saranno poi Robert Redford e Jane Fonda, Leoni d’Oro alla carriera, in un doppio appuntamento per entrambi, la versione de Il cavaliere elettrico, e il nuovo lavoro targato Our Souls at Night, con Netflix, fil rouge anche nelle miniserie, Wormwood di Errol Morris, e la prima tutta italiana di Suburra diretta da Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi. Poi tre chicche, Ex Libris – New York Public Library di Frederick Wisen, viaggio all’interno di una delle istituzioni più importanti al mondo, il backstage (in 3D) di Thriller, raccontato dal suo regista, John Landis, e i due nuovi capitoli sostenuti da Miu Miu, Carmen e The End of History Illusion diretti da Chloë Sevigny e Celia Rowlson – Hall.

Il classico non muore mai (e viene restaurato). Sezione amata da molti, per rivivere le emozioni di titoli immortali, da Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg a Deserto Rosso di Antonioni, passando da Novecento di Bertolucci o La donna scimmia di Marco Ferreri.

L’Isola della realtà virtuale. Non una novità per la Mostra, che già ne aveva dato un assaggio la scorsa edizione, ma tra pochi giorni si farà sul serio. Al Lazzaretto Vecchio, una sezione a parte, che guarda a nuovi linguaggi.