Stephen King, i 10 libri più spaventosi

Stephen King, i 10 libri più spaventosi

di Digital Team

Narratore scaltro pronto a colpire alle spalle, ci terrorizza da quasi mezzo secolo giocando con le nostre paure più profonde

È da quasi mezzo secolo che ci terrorizza. Stephen King, che il 21 settembre compie 75 anni, cattura le paure intime e collettive dell’America e dell’Occidente contemporanei servendocele su fitte pagine macabre e succulenti. Con echi di Edgar Allan Poe. Ogni libro un bestseller. Straordinariamente prolifico, scrittore di grande disciplina – ogni giorno 2.500 parole, come rivelò nel suo saggio On Writing: Autobiografia di un mestiere -, ha vinto i principali premi di letteratura horror, ma anche mistery, fantascienza e fantasy. È l’unico autore nella storia ad aver avuto più di 30 libri bestseller da primo posto in classifica. E quanti film hanno trovato linfa dai suoi romanzi, da Shining a It a Misery non deve morire, di cult in cult, passando anche per – quasi a sorpresa – Le ali della libertà e Il miglio verde. Sì, Stephen King non è solo terrore. Ha saputo cimentarsi anche con altri generi letterari, sempre riuscendo a tenere incollati alle sue trame milioni di lettori, in un momento in cui la lettura sembra passione di nicchia.

«Uno dei miei compiti in quanto scrittore è quello di assalire le vostre emozioni e forse di aggredirvi»

Eppure a lungo i critici letterari lo hanno snobbato, considerandolo affabulatore di masse ben lontano dallo spessore di grandi maestri del romanzo come Proust, Joyce o Faulkner. C’è chi l’ha paragonato a Dickens, i cui libri erano molto popolari anche tra i poveri non letterati. Ma Dickens ha superato il tempo, ergendosi come uno dei romanzieri più popolari sempre.
È stato proprio il racconto Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank che ha ispirato il film Le ali della libertà, incluso nell’antologia Stagioni diverse del 1982, a dimostrare che Stephen King sa andare oltre l’horror e a dare il via a una rivalutazione critica della sua opera.

«Uno dei miei compiti in quanto scrittore è quello di assalire le vostre emozioni e forse di aggredirvi. E per far questo uso tutti gli strumenti disponibili», ha detto Stephen King, narratore pronto a colpire alle spalle.

Terrore, orrore e repulsione: sono queste le tre emozioni con cui gioca un horror, come ha spiegato nel saggio Danse macabre del 1981. E di queste tre il terrore è la più interessante, perché si basa sulla capacità dello scrittore di pilotare l’immaginazione del pubblico.

Stephen King
Photo by © Alex Gotfryd/CORBIS/Corbis via Getty Images
Ritratto di Stephen King, metà degli anni ’70

Quali sono i libri di Stephen King che più hanno flirtato con il terrore? Ecco i 10 più spaventosi, secondo noi.

1) It (1986)

«La verità di questo romanzo è semplice: la magia esiste», scrive Stephen King nella dedica di It. In una cittadina nel ventre scuro del Maine, Stato in cui vive lo scrittore e spesso sfondo delle sue trame, una misteriosa entità multiforme, It, si risveglia da un letargo di 27 anni e assume la forma del clown Pennywise, il pagliaccio assassino terrificante con i bambini come prede predilette.
Un romanzo di formazione squisitamente horror, che dà corpo alle paure infantili e racchiude in It l’essenza più buia dell’età adulta, la morte dell’immaginazione e delle emozioni più autentiche.
Due film hanno reso su schermo le oltre mille pagine di incubo.

2) Shining (1977)

Shining è un romanzo iconico che, da parole dello stesso King, esplora anche la dipendenza da alcol – di cui lo scrittore ha sofferto – e le relazioni personali fra genitori e figli.
L’Overlook, lo strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado con un passato di terribili delitti, è ormai nell’immaginario di terrore di tutti con le sue sottili dimoranti forze maligne. Come pure la famigliola triste composta dallo scrittore fallito Jack Torrance, la moglie Wendy e il figlio Danny dotato del potere di materializzare gli orribili fatti accaduti nell’albergo.

L’adattamento cinematografico che ne fece Stanley Kubrick nel 1980 è ormai un cult, con un angosciante Jack Nicholson. Curiosità: Stephen King non apprezzò il film.

3) Pet Sematary (1983)

Un’agghiacciante riflessione sul rifiuto della morte. Una famigliola si trasferisce in un tranquillo sobborgo di una cittadina del Maine, ovviamente. Vicino casa sorge il Pet Sematary, il cimitero dei cuccioli, un luogo dove i ragazzi del luogo sono soliti seppellire gli animali domestici. Lì la famigliola seppellisce anche il suo gatto, che però resuscita e torna a casa, ben diverso da prima…

Anche questo romanzo ha avuto la sua traduzione in film, non molto convincente, Cimitero vivente (1989) di Mary Lambert, con sceneggiatura e cameo dello stesso Stephen King.

4) Le notti di Salem (1975)

È il secondo romanzo pubblicato da King, dopo l’esordio con Carrie. Vendette oltre tre milioni di copie e, insieme al successivo Shining, contribuì a trasformare lo scrittore da un quasi trentenne che tirava avanti a fatica con un modesto stipendio da insegnante a milionario baciato dal successo e da diritti d’autore su diritti d’autore per trasposizioni cinematografiche.
Una terrificante storia di vampiri nella cittadina sperduta di Jerusalem’s Lot, meglio conosciuta come Salem’s Lot.
Ovviamente non è mancato il film successivo, e pure due mini serie tv.

5) Misery (1987)

Le derive da stalker del fanatismo prendono le pieghe più inquietanti nel romanzo horror thriller Misery, vincitore del Premio Bram Stoker. Lo scrittore di una serie di romanzi di successo, che intende terminare con il suo prossimo libro, dopo un incidente d’auto si ritrova alla mercé di una sua terrificante fan di nome Annie Wilkes, personaggio reso indimenticabile da Kathy Bates nell’adattamento cinematografico del 1990 Misery non deve morire di Rob Reiner. In una delle scene più iconiche del film, Wilkes rompe le gambe dello scrittore con una mazza. Ebbene, il romanzo descrive una sequenza di eventi ancora più violenta.

6) Desperation (1996)

Desperation è un romanzo particolare, uscito in contemporanea con il suo “gemello” I vendicatori, libro di accompagnamento scritto dall’alter ego di King, Richard Bachman.
In Nevada, nella piccola città mineraria di Desperation si muove un’entità malvagia, Tak, che rapisce e tortura gli automobilisti che passano dalla Route 50. Un personaggio spaventoso in entrambi i libri.

7) La casa del buio (2001)

Scritto insieme all’altro autore di horror Peter Straub, La casa del buio segue gli eventi de Il talismano (1984), anche quello composto in coppia. Se il precedente era più dark fantasy, questo romanzo approfondisce gli aspetti orrifici della storia e amplia il mondo della serie La torre nera.
A French Landing, nel Wisconsin, si aggira un mostro che adesca i bambini restituendone parti di corpicini straziati. Jack Sawyer de Il talismano torna nei panni di un detective ormai adulto a cui è stato chiesto aiuto per risolvere il caso di un raccapricciante serial killer.

8) Carrie (1974)

Romanzo d’esordio di Stephen King, Carrie è dedicato a Tabitha Spruce, moglie dell’autore che l’ha spronato a sottoporre a una casa editrice il testo, su cui lui non riponeva fiducia di successo. King si chiedeva a chi avrebbe potuto interessare la storia di una ragazza timida, di nome Carrie White, alle prese con le prime mestruazioni e gli intensi cambiamenti della pubertà.
Ha avuto anche più trasposizioni in film, tra cui la memorabile del 1976 Carrie – Lo sguardo di Satana di Brian De Palma con Sissy Spacek e la più recente del 2013 con Chloë Grace Moretz e Julianne Moore.

9) Il gioco di Gerald (1992)

L’horror si fa psicologico ne Il gioco di Gerald. Il lettore si infila nella mente di Jessie, moglie rimasta ammanettata al letto per un gioco erotico a cui si è sottoposta controvoglia nell’isolata casa vacanze sul lago, con il marito Gerald morto all’improvviso per infarto.
Il tempo passa e lei, bloccata, sembra destinata a una morte lenta, resa ancora più atroce dalla comparsa di un affamato cane randagio e da un’ombra misteriosa che irrompe nella stanza…

10) L’ombra dello scorpione (1978)

Romanzo post-apocalittico, con gli orrori di un virus simile all’influenza conosciuto con il nome di Progetto Azzurro, in gergo ‘Captain Trips’. Un’epidemia globale senza precedenti causata da un morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio. Echi molto attuali.
Ne è stata tratta recentemente una mini serie tv, The Stand, con James Marsden, Amber Heard, Whoopi Goldberg.