The last duel, i cavalieri femministi di Ridley Scott
Foto: The Walt Disney Company Italia

The last duel, i cavalieri femministi di Ridley Scott

di Simona Santoni

Matt Damon e Ben Affleck ancora insieme in un film epico nel Medioevo violento e sessista. Seppur chiusi in armature e ruoli biechi, sono al servizio della parità di genere

Cavalier Matt Damon in corazza rossa contro scudiero Adam Driver in blu, sostenuto dalle tribune dal conte Ben Affleck con capelli e pizzetto biondi ossigenati. Quasi non si sa per quale nefasto combattente parteggiare in The last duel, film kolossal di Ridley Scott, svelatosi fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia. Ma poi basta lanciare uno sguardo sulla torre di legno da cui osserva la battaglia la coraggiosa Marguerite de Carrouges interpretata da Jodie Comer, eroina in anticipo sui tempi che rischiò la vita per difendere la verità, e subito il tifo personale sa dove orientarsi.

In attesa di presentare House of Gucci, con Lady Gaga nel ruolo di Patrizia Reggiani e Adam Driver in quello di Maurizio Gucci, Scott ci porta all’ultimo duello autorizzato dalla legge nella storia della Francia, il “duello di Dio” avvenuto nel 1386 tra Jean de Carrouges (Damon) e Jacques Le Gris (Driver), due amici diventati acerrimi rivali fino all’ultimo sangue. Il signorotto Pierre d’Alençon (Affleck) è il cugino del re che ha seminato una prima frattura tra i due.

The Last Duel
Photo by Franco Origlia/Getty Images
Matt Damon e Ben Affleck sul red carpet di “The last duel”, Festival di Venezia, 10 settembre 2021

Film storico basato su fatti realmente avvenuti, The last duel è una storia di tradimento e vendetta e, soprattutto, la testimonianza di una donna più forte del machismo impenitente in un’epoca che vedeva le donne come proprietà dell’uomo. Uno stupro? “Un attacco contro il patrimonio dell’uomo tutore”. Il Me Too di oggi? “Non esiste il diritto. Esiste solo il potere degli uomini”. Queste due battute di The last duel che fanno accapponare la pelle.

The last duel è nato soprattutto per la volontà fortissima di Matt Damon di raccontare questa storia femminista di lotta per la propria dignità, contenuta nel libro L’ultimo duello. La storia vera di un crimine, uno scandalo e una prova per combattimento nella Francia medievale del 2004 di Eric Jager. «Avevo tenuto gli occhi sul libro per un po’, e poi ho iniziato a parlarne con Ridley: chi altri se non lui poteva essere capace di fare un film così», ha detto Damon al Lido, giunto insieme al sommo Scott e al suo amico e compagno di set e di penna Ben Affleck, uno dei più cercati dagli obiettivi per la foto da copertina insieme alla compagna Jennifer Lopez.

Matt Damon nel film The last duel
Foto: Biennale di Venezia
Matt Damon in un’immagine del film “The last duel” di Ridley Scott

Ridley Scott, oltre ad aver firmato cult sci-fi come Alien e Blade runner, drammi intensi come Thelma & Louise e Soldato Jane, action storici come Il gladiatore, ci aveva già portato nel Medioevo con Le crociate – Kingdom of Heaven e Robin Hood. «Quando ricevi una telefonata di Matt Damon che ti dice che ha un libro interessante si dice sì», spiega Ridley. «Era molto preso da questo progetto».

Nelle riprese Scott ha usato molteplici macchine da presa per catturare l’azione in due parti distinte e far sembrare che si svolga contemporaneamente. Ci sono voluti quasi sei giorni per determinare come Damon e Driver avrebbero dovuto muoversi nell’epico e spettacolare duello finale.

Matt Damon e Ben Affleck, i due ragazzi brillanti che rispettivamente a 27 anni e 25 anni vinsero l’Oscar per la sceneggiatura di Will Hunting – Genio ribelle, ora a quasi 51 e 49 anni tornano a scrivere insieme. The last duel, in maniera abbastanza intrigante, è diviso in tre capitoli che espongono le stesse vicende sotto tre prospettive diverse: Damon e Affleck hanno scritto le prospettive di Carrouges e Le Gris, la sceneggiatrice Nicole Holofcener invece è stata la voce di Marguerite.

«Mi considero un femminista», dice Ben Affleck. «Di questo film per me è interessante il personaggio di Marguerite, una persona a cui è stata fatta un’angheria e che cerca giustizia. È una storia assolutamente moderna che crea empatia».

Damon aggiunge: «Ci sembrava che la storia di Marguerite fosse l’unica che valeva la pena raccontare: volevamo mettere in luce l’incredibile coraggio che mostrò sotto pressione, mentre veniva interrogata e umiliata».

Seppur per copione chiusi in armature e ruoli di uomini biechi, violenti e sessisti, Matt Damon e Ben Affleck sono paladini delle donne e dei loro diritti. Cavalieri di Ridley Scott al servizio del trionfo femminile.

The last duel
Franco Origlia/Getty Images
Ben Affleck e Jennifer Lopez sul red carpet di “The last duel”, Festival di Venezia, 10 settembre 2021