Cosa bevono le star alla cerimonia degli Oscar
Getty Images - 19 febbraio 2019

Cosa bevono le star alla cerimonia degli Oscar

di Aldo Fresia

Ecco lo champagne che le stelle del cinema sorseggiano per brindare alla statuetta d’oro

In occasione della cerimonia degli Oscar 2019 del 24 febbraio, la casa di champagne Piper-Heidsieck ha annunciato una collaborazione con l’Academy of Motion Picture Arts & Sciences: destinerà circa 1500 delle sue magnum migliori a dissetare tutti i partecipanti all’evento e donerà alle attrici e agli attori candidati una bottiglia di Rare Le Secret, gioiellino delle bollicine che viene qualcosa come duemila dollari a pezzo.

Difficilmente riusciremo a bere nello stesso modo, perché sono prodotti rari oltre che costosi, ma sicuramente possiamo ripiegare su altre soluzioni di prestigio della medesima casa francese.

PIPER-HEIDSIECK CHAMPAGNE
Fondata nel 1785, a Reims, da Florens-Louis Heidsieck, la maison trova una delle sue primissime estimatrici nella regina Maria Antonietta. Nel 1838 acquista il doppio cognome attuale grazie alla collaborazione tra Christian Heidsieck e Henri-Guillaume Piper, e oggi è una delle più grandi case produttrici di champagne al mondo. Tra le altre cose, è il quinto anno che rallegra i membri dell’Academy durante la cerimonia degli Oscar.

PIPER-HEIDSIECK, COSA BERE
Per esplorare il mondo di Piper-Heidsieck il punto di partenza è certamente la Cuvée Brut, che si ottiene con un 50-55% di Pinot Noir, 30-35% di Pinot Meunier e 15-20% di Chardonnay, che trascorrono in media un paio d’anni sui lieviti. Un prodotto fresco, croccante, con una morbidezza di fondo che sorregge note di nocciola e mandorle.

Per chi ama sapori più secchi consigliamo Essentiel, un extra brut ottenuto con le medesime uve della Cuvée Brut (e anche le stesse percentuali), ma con un affinamento sui lieviti più lungo, circa quattro anni, e con una lavorazione pensata per far emergere in modo delicato note di frutta bianca e una bella acidità.

Il Rosé Sauvage ha un colore intenso, quasi rubino, e fa emergere tutta l’eleganza e la rotondità dei frutti rossi. È un brut che contiene 50-55% di Pinot Noir (una parte vinificato in rosso), 30-35% di Pinot Meunier e 15-20% di Chardonnay.

Ultimo consiglio, e bottiglia più impegnativa per i portafogli, è il Vintage 2008: 48% di Pinot Noir e 52% di Chardonnay, scelti da diciotto premier cru e grand cru e affinati per sette anni in bottiglia. Il risultato è un brut raffinatissimo che gioca con elementi floreali e fruttati, dotato di bella sapidità e grande persistenza.