Cetriolo, 4 curiosità che (forse) non conoscevi
(Foto: Denio Rigacci / Thinkstock)

Cetriolo, 4 curiosità che (forse) non conoscevi

di Aldo Fresia

Da Cristoforo Colombo all’imperatore Tiberio, passando per i dubbi afrodisiaci e quelli infettivi

Estivo, fresco, ricco d’acqua e ingrediente fondamentale di un’autentica leccornia come lo tzatziki: è il cetriolo, e la sua storia nasconde alcuni aneddoti piuttosto interessanti.

VIAGGIO INTORNO AL MONDO
Il cetriolo è originario dell’India e della Mesopotamia, ed è citato nell’Epopea di Gilgamesh, antico testo di ambientazione sumerica risalente a un periodo compreso tra il 2600 e il 2500 a.C. Giunto in Europa attraversando il Mediterraneo, viene esportato nelle Americhe durante il XVI secolo dai navigatori europei che seguivano le rotte aperte da Cristoforo Colombo – e che portarono al di là dell’oceano anche asparagi, carciofi, cardi, cavoli, lattuga e sedano.

SERRE PORTATILI
Nella Naturalis Historia, Plinio il Vecchio (23 – 79 d.C.) racconta che l’imperatore romano Tiberio era ghiotto di cetrioli e incoraggiò il ricorso a metodi di coltivazione che ne garantissero la presenza in tavola tutti i giorni dell’anno. In particolare, furono predisposte delle piccole serre semoventi che venivano spostate in modo da offrire sempre la migliore esposizione ai raggi del sole. In caso di gelate, venivano messe al riparo di portici.

AFRODISIACO OPPURE NO?
La natura stimolante del cetriolo è controversa: in alcune regioni è considerato un eccitante, in altre è addirittura ritenuto controproducente. Siamo insomma di fronte all’esempio perfetto dell’adagio secondo il quale il cervello è il miglior afrodisiaco e i cibi che ne fanno scattare i meccanismi erotici contano solo fino a un certo punto.

PAURA INFONDATA
Nel maggio del 2011 si diffuse la convinzione che cetrioli spagnoli contaminati dal batterio Escherichia Coli fossero responsabili della morte di alcune persone in Germania, Austria e Repubblica Ceca. Alcuni supermercati tolsero questi ortaggi dagli scaffali e i produttori spagnoli dovettero distruggerne ingenti quantità. Si scoprì più tardi che i cetrioli erano stati accusati ingiustamente e il governo iberico chiese un risarcimento.