Come creare l’aperitivo perfetto a casa: 5 ricette facili e veloci

Come creare l’aperitivo perfetto a casa: 5 ricette facili e veloci

di Penelope Vaglini

Stupire gli ospiti con un drink da manuale è semplice se si conoscono le ricette dei cocktail più celebri.

Suonano alla porta e tutto è pronto per agitare lo shaker. La frutta e le bottiglie sono sul bancone della cucina, mentre mixing glass, jigger e bar spoon attendono solo di essere utilizzati. Quando si tratta di organizzare un aperitivo perfetto a casa, la pianificazione è tutto. Munirsi degli strumenti indispensabili, di ingredienti freschi e delle migliori marche di alcolici è il primo passo. Per non parlare del ghiaccio, che deve essere trasparente e di qualità per non diluire troppo la miscela. Altro dettaglio da non trascurare sono i bicchieri, che con il loro design possono contribuire al gradimento del cocktail, sia a livello estetico che nell’esperienza di bevuta. I bordi più o meno spessi del vetro riescono infatti a modificare la percezione del sorso. Una volta capite queste semplici regole, è sufficiente seguire il procedimento per realizzare queste 5 ricette facili e veloci di cocktail da aperitivo: tutti i drink lover saranno presto conquistati.

Americano

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Un buon compromesso tra freschezza e gusto amaricante, si dice che l’Americano sia stato creato nel 1860 nel bar milanese di Gaspare Campari come twist sul Mi-To, drink a base di vermouth e bitter a cui è stata aggiunta della soda per donare una nota sparkling alla bevuta. Appare quindi evidente che il nome non ha niente a che fare con gli ingredienti del cocktail, ma è legato a Primo Carnera, un famoso campione di box italiano il cui soprannome era “Americano”. Per servirlo durante un aperitivo perfetto, è sufficiente riempire un tumbler basso con del ghiaccio, versare parti uguali di bitter e vermouth, colmando il tutto con un top di soda ben fredda. Infine, guarnire con una fettina d’arancia e zest di limone.

Garibaldi

Questo semplicissimo cocktail da aperitivo impazza Oltreoceano. A servirlo nella sua versione contemporanea, con tanto di parallelepipedo di ghiaccio e una fetta di arancia rossa come garnish, è Dante, uno dei migliori cocktail bar di New York. In Italia viene richiesto dai nostalgici che non rinunciano al gusto amaricante del Campari, ma che vogliono smorzarne le note con la freschezza del succo d’arancia. Per realizzarlo a casa è necessario munirsi di un tumbler alto, riempirlo di ghiaccio e versare al suo interno 60 ml di bitter e 140 ml di succo appena spremuto. Il colore del drink dipenderà dalla varietà di arance scelte, le cui fettine serviranno anche come decorazione.

Spritz

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Irrinunciabile per molti italiani all’ora dell’aperitivo, lo Spritz è tra i drink più democratici e facili da preparare anche a casa. Attenzione però: servono ingredienti di qualità per sorseggiarne uno a regola d’arte. Per prima cosa è bene scegliere con cura le bollicine italiane: la ricetta ufficiale prevede il Prosecco, ma si può anche optare per un’etichetta dalla diversa provenienza. Ne servono 90 ml da unire direttamente nel bicchiere ballon con cubetti di ghiaccio, insieme a 60 ml di Aperol, con il suo confondibile colore arancio e i sentori agrumati. Completa il cocktail uno splash di soda ben fredda, capace di rafforzare la texture vellutata del drink al palato. Chi ama un sorso più amaricante può sostituire all’Aperol del Campari, il liquore al carciofo Cynar, oppure l’aperitivo veneziano Select.

Vermouth and Soda

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L’aperitivo italiano come una volta. Il Vermouth di Torino, prodotto di eccellenza piemontese, oggi tutelato da un consorzio che porta il nome della categoria, è infatti imbattibile se abbinato alle bollicine della soda e una zest di limone per guarnire. Amato nei salotti torinesi, è oggi un’ottima alternativa a un bicchiere di vino per iniziare la serata con una bevuta soft ma ricca di gusto. Si realizza versando nel bicchiere colmo di ghiaccio 60 ml di vermouth rosso e finendo con della soda. A piacere si possono aggiungere una goccia di Angostura e una foglia di salvia.

Bloody Mary

Chi storce il naso a sentir parlare di Bloody Mary all’ora dell’aperitivo, non lo ha mai provato con audaci abbinamenti gastronomici. E poi, chi ha detto che l’happy hour va concesso solo alla sera? Il drink come lo conosciamo oggi  è stato perfezionato da Fernand Petiot: c’è chi dice al bancone dell’Harry’s Bar di Parigi nel 1920 e chi invece sostiene al St. Regis Hotel di New York venti anni dopo. La base alcolica è data da 45 ml di vodka a cui si uniscono 90 ml di succo di pomodoro e 15 ml di succo di limone fresco. Sulla speziatura poi, si gioca secondo il gusto personale. La ricetta IBA prevede il servizio in un tumbler alto colmo di ghiaccio, con 2 dash di salsa Worcestershire, sale al sedano, tabasco e pepe a piacere. Per decorare il Bloody Mary si impiega spesso un gambo di sedano, da sgranocchiare per accompagnare la bevuta.