The Dead Rabbit, un nuovo irish whiskey
(Credits: The Dead Rabbit, pagina Twitter ufficiale) – 6 febbraio 2018

The Dead Rabbit, un nuovo irish whiskey

di Aldo Fresia

Uno dei cocktail bar più celebrati al mondo lancia la propria linea di whiskey irlandesi. Porta lo stesso nome del locale: The Dead Rabbit

“100% irlandese, con una punta di accento statunitense”: è la definizione che Sean Muldoon e Jack McGarry, fondatori del cocktail bar The Dead Rabbit, utilizzano per definire il loro primo irish whiskey. Si tratta di un bland e nasce dalla collaborazione con una delle più rinomate distillerie irlandesi: debutta il 12 febbraio, in occasione del quinto anniversario del loro locale, e inizialmente sarà disponibile nella sola città di New York. A partire da marzo verrà distribuito in tutto il mondo, al prezzo più che invitante di 40 euro a bottiglia.

THE DEAD RABBIT
La città di New York è, insieme a Londra, una meta imprescindibile per gli amanti dei cocktail bar. Proprio qui due veterani del bartending di Belfast, Muldoon e McGarry, hanno aperto nel 2013 quello che in un batter d’occhio è diventato un faro luminosissimo, non solo in città ma in tutto il pianeta. Premiato e venerato, è stato proclamato miglior bar del mondo nel 2016 e anche quando non si è classificato in prima posizione ha sempre messo il piede nella zona alta della classifica annuale dedicata ai locali specializzati in cocktail. Nel 2017 Muldoon e McGarry hanno fatto il bis, aprendo a New York il BlackTail, specializzato in drink cubani, ma già da qualche tempo covavano l’esordio del loro irish whiskey.

Per approfondire: I 4 nuovi cocktail bar da provare a New York, BlackTail compreso

THE DEAD RABBIT IRISH WHISKEY
Il progetto nasce cinque anni fa: proprio pensando a un modo per festeggiare degnamente il primo lustro di vita del Dead Rabbit. Muldoon e McGarry si rivolgono a Darryl McNally, master distiller di The Dublin Liberties Distillery. Insieme mettono a punto un bland di whiskey irlandesi di malto e cereali, invecchiati in botti di bourbon del Kentucky e poi travasati per un’ultima rifinitura in botti nuove di rovere statunitense. Sono soprattutto le prime, utilizzate in precedenza per il bourbon, quelle che si incaricano di dare una “punta di accento statunitense”, cosa che si traduce in sentori morbidi e leggermente vanigliati che vanno ad aggiungersi a un carattere aromatico e non troppo aggressivo. A partire da metà febbraio le nuove bottiglie, che tra l’altro sono disponibili a un prezzo piuttosto concorrenziale, entreranno ufficialmente a far parte del menù del The Dead Rabbit, già ora quello con la più vasta collezione di whiskey irlandesi nel Nord America. Da marzo in avanti potremo assaggiarlo anche senza andare a New York.