Il pluristellato Chef britannico apre a Melbourne, portando nella capitale foodie d’Australia spirito e cucina british raccontati anche in un volume

Chef di fama mondiale pluristellato e autodidatta, Heston Blumenthal ha appena aperto, e per soli sei mesi, il suo The Fat Duck a Melbourne, la città più foodie d’Australia, più precisamente nel Crown Towers, scegliendo di tenere chiuso nel frattempo l’omonimo ristorante ‘storico’ a Bray on Thames in Inghilterra.
Impossibile prenotare un tavolo nel temporary aussie perché, appena aperto, il ristorante è fully booked fino all’ultimo servizio (che sarà il 15 agosto 2015): i posti infatti sono stati tutti assegnati dall’8 al 26 ottobre 2014 attraverso un sistema di prenotazione sul web.
Anche nel ‘nuovo’ the Fat Duck la carta è caratterizzata dalla cucina di Heston: un mix di classico dietro cui si celano tecniche scientifiche, come nel nitro-poached green tea and lime mousse (Nitro-tè verde ‘in camicia’ e mousse di lime, laddove ‘nitro’ sta per azoto liquido). “Un piatto – dice Heston – che rinfresca e pulisce il palato ma poi svanisce completamente come un gatto del Cheshire (ndr Lo Stregatto delle Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie)”.
Ma la carta del ristorante di Melbourne comprende anche piatti che riflettono gli studi – e la passione – di Heston per la cucina storica inglese, vedi le portate dai nomi evocativi, come lo Snail Porridge (porridge di lumache con prosciutto Joselito e finocchio brasato), Mad Hatter’s Tea Party (Tea Party del cappellaio matto con Zuppa di finta tartaruga, che rievoca le pagine di Lewis Carroll e il suo Alice in Wonderland).
Per chi volesse saperne di più, nel libro Historic Heston, uscito per Bloomsbury sono racchiuse ben 28 ricette, dove lo Chef, il cui nome è sinonimo di cucina d’avanguardia, trova la sua fonte di ispirazione e interpreta i tipici piatti british, a partire dal medioevo fino alla tarda età vittoriana. Alla fine sarete anche voi convinti che la cultura culinaria britannica è sempre esistita, eccome. God save the English cuisine (and Heston Blumenthal of course).