Le migliori cioccolaterie italiane da non perdere

Le migliori cioccolaterie italiane da non perdere

di Penelope Vaglini

Da secoli producono delizie di cioccolato, oppure hanno aperto laboratori contemporanei dove forme destrutturate e colore diventano protagoniste. Ecco dove operano i migliori cioccolatieri d’Italia

Un viaggio da Nord a Sud alla ricerca delle migliori cioccolaterie italiane possiede delle tappe obbligatorie. Come Torino, da sempre considerata patria del cacao, che conta ancora oggi indirizzi storici dove si produce il cioccolato come una volta. Restando al nord, a Milano c’è un indirizzo di recente apertura già diventato un must, così come un laboratorio sperimentale a Carate Brianza. A Bologna si producono ancora i “cremini FIAT” nati più di cento anni fa, mentre Firenze ha una speciale torta ideata da un ex chef, adesso convertito completamente all’arte dolciaria. Scendendo più a sud, a Napoli si trova un’antica fabbrica di cioccolato nota per le sue creazioni dedicate ai simboli partenopei per eccellenza, mentre a Modica risiede il laboratorio cioccolatiero più antico dell’isola. Ecco quali sono le migliori cioccolaterie italiane che i più golosi non si possono perdere.

Antica Dolceria Bonajuto, Modica

La fabbrica di cioccolato più antica di Sicilia? Si chiama Bonajuto, si trova a Modica dal 1880 ed è gestita da Pierpaolo Ruta, sesta generazione di una famiglia di “ciucculattari”, come si dice da quelle parti. Da Bonajuto si produce l’Antico cioccolato di Sicilia a bassa temperatura (tra 42° e 45°), in modo che i cristalli di zucchero non si sciolgano, donando così una consistenza granulosa al palato e mantenendo la ricchezza aromatica del cacao. Tra le creazioni più celebri ci sono le tavolette storiche alla cannella e alla vaniglia, le aromatiche al mandarino, al limone verdello, alla maggiorana, al cardamomo e le praline. Ci sono poi i torroni morbidi e abbrustoliti, le ‘mpanatigghi, tipici biscotti modicani ripieni di cioccolato e carne e le cassatine Bonajuto.

Gay-Odin, Napoli

La fabbrica di cioccolato partenopea più celebre nasce nel 1894 dal sogno di Isidoro Odin, trasferitosi dal Piemonte a Napoli per apprendere i segreti della cioccolateria dallo zio Francesco. Dopo aver aperto una piccola bottega, sposa Onorina Gay, figlia di un cioccolataio e, dalla loro storia d’amore prende vita il marchio Gay-Odin. La Fabbrica, incastonata nel palazzo Liberty di via Vetriera, dal 1993 Monumento nazionale, è ancora oggi in piena attività e offre prelibatezze realizzate con materie prime territoriali di eccellenza come le nocciole di Giffoni, le noci di Sorrento e le scorzette d’arancia provenienti dal giardino della fabbrica. Tra i cavalli di battaglia di Gay-Odin ci sono la Foresta, composta da rami di cacao tagliati a tocchetti e i cioccolatini nudi, dalla ricetta segreta, disponibili in 40 varianti di gusto. Chocorhum, Cozze al maraschino e Africanelle sono le più celebri, mentre le tavolette di cioccolato si presentano in 12 diverse varianti. Il vero must di Gay-Odin? Il Vesuvio, dedicato alla città di Napoli e frutto della lavorazione artigianale di cioccolato e crema al gianduia.

Guido Gobino, Torino

Simbolo dell’alta cioccolateria piemontese, Guido Gobino è conosciuto in tutto il mondo per le sue creazioni artigianali, per le collaborazioni con marchi di eccellenza come Armani/Dolci e per la nomina ad Ambasciatore di Torino nel mondo ricevuta in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006. Per lui la scelta delle materie prime è fondamentale, unita a lavorazioni all’avanguardia e al continuo impulso verso la sperimentazione. Le creazioni sono gestite secondo la filosofia del “from bean to bar”, con cui il cacao proveniente da Sudamerica e Asia viene tostato e raffinato direttamente in azienda. Le nocciole utilizzate per il cioccolato gianduja sono le Tonde Gentili di produttori selezionati che lavorano in esclusiva con Gobino. Da provare i Fogli, tavolette finissime di cioccolato con nocciole piemontesi, i Giandujotti realizzati con la tradizionale tecnica dell’estrusione e il Giandujotto Maximo senza latte, come da ricetta della metà del XIX secolo. Tra le tavolette, imperdibile la cioccolato bianco con granella di mandorla di Sicilia salata.

Majani, Bologna

Nasce nel 1796 ed è la più antica fabbrica di cioccolato italiana. Majani a Bologna produce prelibatezze di cacao da oltre sette generazioni, con un occhio di riguardo per i prodotti della tradizione. Nessun semilavorato viene impiegato nel processo artigianale, al contrario, si utilizza solo cacao coltivato in 20 diverse regioni del pianeta. Tra le creazioni più famose di Majani c’è il Cremino FIAT, nato per celebrare il lancio sul mercato della Tipo 4. La ricetta nasce nel 1911 e vince la competizione con altre cioccolaterie torinesi: così nel 1913 Majani inizia a commercializzare il cioccolatino a quattro strati con nocciole e mandorle, brevettandolo. Anche la Cioccolata Scorza è un marchio di fabbrica del brand bolognese. Realizzata con quattro differenti varietà di cacao, nasce nel 1832 e fin da allora ha la forma della corteccia di un albero.

Marco Colzani, Carate Brianza (MB)

Enologo e figlio di un pasticcere, Marco Colzani ha deciso di dedicarsi alla ricerca e sperimentazione su una materia prima che lo ha sempre affascinato: il cacao. Nel suo laboratorio di Carate Brianza è nato Amaro, un cioccolato artigianale che gioca con fermentazioni, origini, terroir, acidità e ossidazioni, proprio come il vino. Invece di aggiungere, Colzani arriva all’essenza sottraendo lecitina, vaniglia e aromi ai suoi prodotti. Amaro è quindi il risultato di due soli ingredienti: fave di cacao con nove origini a filiera diretta e zucchero italiano. Inoltre, ha un basso contenuto di grassi, grazie alla presenza di solo burro di cacao. Anche le creme spalmabili valgono l’assaggio, come quella con nocciole di Cravanzana (provincia di Cuneo), tra le varietà più pregiate coltivate in Alta Langa.

Peyrano Torino

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Peyrano

Il nome della famiglia Peyrano è sinonimo di cioccolato di qualità dal 1920, data di apertura di un piccolo laboratorio in corso Moncalieri 47 a Torino. Un’impresa familiare che, dopo i primi anni di attività, riceve il prestigioso riconoscimento di “Fornitore della Real Casa di Savoia” direttamente da Vittorio Emanuele III. Negli anni ’80 Peyrano si è legato a numerose case di moda, nei cui atelier erano sempre presenti le praline “noci”, “mandorle” e “conchiglie”, e alle più lussuose catene alberghiere. Anche il design è entrato in contatto con la cioccolateria, grazie a confezioni speciali disegnate da Ettore Sottsass e Alessandro Mendini. Rinnovato nel 2021, il laboratorio torinese produce ancora oggi i cioccolatini Romeo e Giulietta, a forma di cuore, ripieni di crema di gianduja e crema croccante alla mandorla e nocciola.

Pistocchi, Firenze

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TortaPistocchi

Non si può passare da Firenze senza assaggiare la leggendaria Torta Pistocchi. Il dolce è nato nel 1990 nel ristorante dove Claudio Pistocchi lavorava in qualità di executive chef. L’intento era di creare un cioccolatino fuori scala che fosse morbido e cremoso, prodotto artigianalmente senza aggiungere zucchero, burro, uova o farina. Il risultato? Una creazione con solo cioccolato fondente extra, cacao in polvere e crema di latte, dalla consistenza simile a quella di una ganache. Pochi anni dopo il dolce diventa TortaPistocchi, marchio registrato che si è fatto conoscere e apprezzare nel panorama della cioccolateria italiana.

Charlotte Dusart, Milano

Belga di nascita e milanese d’adizione, in pochi anni Charlotte Dusart ha conquistato la città meneghina con le sue creazioni di cioccolato. Classe 1988, la sua bottega di via Eustachi è ormai punto di riferimento per i chocolate lover, con un laboratorio a vista che permette di osservare i cioccolatieri all’opera e un bancone che racchiude 30 diversi gusti di cioccolatini. Prodotti rigorosamente a mano, le ganache, i pralinati e i cremini seguono le tendenze e le stagioni, creando una tavolozza del gusto coloratissima. Tra le tavolette sono imperdibili le versioni vegane come la cioccolato fondente monorigine 71% Madagascar con fette d’arancia candita, oppure la croccantini e lampone o la cioccolato bianco con matcha e mandorle. Irresistibile la cioccolato, caramello e fior di sale, insieme agli snack golosi di cacao ripieni di arachidi, lime e mandorla o caramello.