Mela, 5 cose da sapere
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Mela, 5 cose da sapere

di Aldo Fresia

Origini, simbologia, ricette gustose e molto altro sul frutto della tentazione e delle contese amorose

Migliaia di varietà e una presenza prezzemolina sulle tavole di molte nazioni: la mela è uno dei frutti più famosi e diffusi, ma (forse) è rimasta qualche informazione, o qualche curiosità, su cui vale la pena soffermarsi.

POSITIVA O NEGATIVA?
La cultura popolare occidentale sembra incapace di decidere quale significato simbolico attribuirle. Da un lato è metafora positiva di bellezza: vedi il pomo d’oro che Paride consegna ad Afrodite poiché la considera la più bella dell’Olimpo. D’altro canto la mela è anche guardata con toni più sospettosi e critici: è ad esempio protagonista di incantesimi malvagi (Biancaneve e i sette nani), senza contare la vicenda di Adamo, Eva e del frutto della tentazione (sebbene nella Genesi non è specificato che si tratti proprio di una mela).

LA CINA È VICINA, IL TRENTINO DI PIÙ
L’albero delle mele ha origini antiche e situate in Asia Centrale, e forse anche per questo la Cina continua a essere di gran lunga il maggiore produttore del pianeta. In Italia, che secondo i dati più recenti è il sesto produttore al mondo, la coltivazione avviene soprattutto nelle regioni settentrionali, in particolare nel Trentino Alto Adige.

TUTTO L’ANNO O STAGIONALI?
Natura vuole che le mele maturino in tarda estate e per questa ragione nonni e bisnonni erano soliti consumarle al massimo fino a gennaio. Oggi, grazie alla conservazione in celle con atmosfera controllata (cioè ricca di anidride carbonica), i produttori garantiscono ai fruttivendoli l’approvvigionamento per tutto l’anno. Se però vogliamo essere il più vicini possibile al ciclo naturale di crescita e maturazione, l’autunno è il momento ideale per il consumo.

UNA MELA AL GIORNO TOGLIE IL MEDICO DI TORNO
L’adagio popolare esalta le virtù salutari di questo frutto, che effettivamente fornisce vitamine e minerali ma soprattutto fibre e antiossidanti. L’alto indice di sazietà non deve però spingere verso pranzi o cene esclusivamente a base di mele: meglio associarle ad altri alimenti.

LE MELE STREGATE
Niente a che vedere con quelle di Biancaneve: si tratta di una ricetta gustosa che nella variante caramellata è spesso utilizzata ad Halloween. Le esperte e gli esperti di cucina afrodisiaca la consigliano (senza caramello) per un tête-à-tête galante e piccante. In alternativa, e in chiave conviviale, una salsa di mele mescolata con la senape è perfetta per accompagnare le carni bianche bollite o grigliate.