Quale vino bere nel 2019
(Credits: NightAndDayImages/iStock) – 15 gennaio 2019

Quale vino bere nel 2019

di Aldo Fresia

Gli esperti di Wine Enthusiast indicano le mete da non perdere e i vitigni da privilegiare

Ci sono alcuni vini e luoghi che dobbiamo assolutamente inserire nella lista dei desideri per l’anno 2019: sono quelli che gli esperti dell’autorevole Wine Enthusiast hanno elencato come imprescindibili. Nella loro top 10 troviamo nomi affermati e realtà emergenti: sono sparse in tutto il mondo, Italia compresa. Cominciamo proprio da qui.

I VINI ITALIANI DA BERE NEL 2019
La destinazione d’elezione per il 2019 è il Lago di Garda, dove gustare soprattutto il Bardolino e il Chiaretto: entrambi sono ottenuti dal vitigno a bacca rossa Corvina Veronese (vera e propria perla locale), con l’aggiunta di Rondinella ed eventuali ritocchi: ad esempio Molinara e Sangiovese.

Il Bardolino è un rosso asciutto e leggermente amarognolo e il consiglio è di provare il Pràdicà di Corte Gardoni, che fa dodici mesi di affinamento in botte di rovere. Il Chiaretto è considerato uno dei migliori rosati italiani e vale la pena di stappare quello dell’azienda agricola Albino Piona. Dopo questi due assaggi, è bene dedicare un po’ di tempo anche a due ottimi bianchi locali: il Lugana e il Custoza.

I VINI DA BERE IN EUROPA NEL 2019
Uscendo dall’Italia, ma senza avventurarsi in un lungo viaggio, le mete consigliate sono quattro: in Francia, Portogallo, Svizzera e Grecia.

La regione di Francia per il 2019 è il Beaujolais, celebre per i suoi rossi novelli e luogo perfetto per la maturazione del vitigno Gamay: il consiglio di Wine Enthusiast è di puntare sulla zona settentrionale di Beaujolais, quella che produce i vini migliori e che consente di apprezzare i differenti cru di Gamay, passando dal rotondo Morgon al più fruttato Fleurie, fino allo strutturato Juliénas.

In Portogallo la destinazione suggerita è la zona di Lisbona, che offre un’enorme varietà climatica e di suolo, tanto da giustificare l’esistenza di ben nove DOC. Qui le perle assolute sono l’ormai rarissimo Colares, fatto con l’uva autoctona Ramisco, gli spumanti del comune di Óbidos e i rossi robusti di Alenquer.

Nella regione di Lavaux, in Svizzera, sulle rive del lago di Ginevra, secoli di viticoltura attenta e cocciuta hanno fatto prosperare terrazzamenti ‘eroici’, dove matura un ottimo vitigno a bacca bianca, il Chasselas. Le condizioni climatiche dell’area consentono anche di coltivare Syrah e Pinot Nero, che meritano un assaggio.

Sulle colline dell’entroterra di Salonicco, in Grecia, crescono vitigni locali come i bianchi Malagousia e Assyrtiko e i rossi Limnio, Mavroudi e Xinomavro. Quest’ultimo è forse il migliore del gruppo, tanto da avere meritato il soprannome di ‘Barolo della Grecia’: consigliamo il Ramnista della cantina Kir-Yianni e lo Xinomavro della cantina Thymiopoulos.

I VINI DA BERE NEL 2019 NELLE AMERICHE
Prima di tutto facciamo un salto nella Temecula Valley, in California (Stati Uniti), che da qualche tempo ospita quasi tutti i vitigni più famosi, dallo Chardonnay al Merlot, dal Cabernet Sauvignon al Syrah, passando anche per i meno noti Vermentino o Falanghina. In questo caso il consiglio è puntare sulle cantine delle De Luz Hills, che, grazie a un clima mite e a una varietà di terreni vulcanici, hanno tutte le carte in regola per entrare a breve fra i produttori di livello mondiale. Insomma, si può bere molto bene a prezzi ancora più che sostenibili.

Sempre negli Stati Uniti, ma questa volta nello stato di Washington, la zona attorno a Seattle offre le condizioni climatiche ideali per la coltivazione di Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Chardonnay e Riesling. Grazie alle estati calde, i vini che si ottengono sono spesso caratterizzati da evidenti note fruttate, e per andare sul sicuro basta visitare la cantina Chateau Ste. Michelle, una delle più antiche della zona e patria di vini molto stimati dagli esperti.

Spostandosi molto più a sud, in Cile, la meta del 2019 è la valle del Maipo, terra di vitigni a bacca rossa e in particolare di un Cabernet Sauvignon che qui da il meglio di sé. Il trittico delle meraviglie è rappresentato dall’Almaviva della cantina Viña Almaviva, dal Don Melchor di Concha y Toro e dal Viñedo Chadwick di Viña Errazuriz.

I VINI DA BERE NEL 2019 IN ASIA E OCEANIA
Le ultime due dritte si trovano in Thailandia e in Australia. Nel primo caso parliamo dell’ormai famosa Monsoon Valley Vineyard di Hua Hin, dove le vigne si lavorano con l’aiuto degli elefanti e dove si producono vini ormai premiati a livello internazionale. Nel secondo caso, quello australiano, il consiglio è di recarsi in Tasmania: terra di spumanti metodo classico che puntano su purezza e freschezza e dove vale assolutamente la pena di stappare il Bubbleduck di Puddleduck Vineyard.