Champagne, il migliore per brindare a ogni occasione
(Credits: eli_asenova/iStock) – 5 febbraio 2019

Champagne, il migliore per brindare a ogni occasione

di Aldo Fresia

Ecco quali bollicine scegliere per San Valentino. E non solo

Ci sono molti modi per festeggiare una data speciale, San Valentino compreso. Ma che siate in coppia, o meno, la maniera migliore per innaffiare la festa degli innamorati, o qualsiasi altro evento, resta quella di stappare una bottiglia di ottimo champagne. Per questo abbiamo selezionato alcuni consigli per una bevuta all’insegna della qualità, che valgono ovviamente per tutti coloro che desiderano concedersi e regalare una coccola pregiata.

CHAMPAGNE E SAN VALENTINO
Lo spunto di partenza arriva dall’autorevole Drinks International, che ha stilato la classifica dei brand di champagne più ammirati del momento. Ne approfittiamo per suggerire alcuni assaggi fra le case che occupano il podio: Pol Roger in prima posizione, Krug in seconda e Louis Roederer in terza. Per completezza, e per farsi un’idea più precisa del panorama generale, ecco però la top 30:

1. Pol Roger
2. Krug
3. Louis Roederer
4. Charles Heidsieck
5. Bollinger
6. Billecart-Salmon
7. Jacquesson
8. Dom Perignon
9. Taittinger
10. Ruinart
11. Salon
12. Gosset
13. Perrier-Jouët
14. Henriot
15. Deutz
16. Bruno Paillard
17. Veuve Clicquot
18. Philipponnat
19. Laurent-Perrier
20. Duval-Leroy
21. Moët & Chandon
22. Piper-Heidsieck
23. GH Mumm
24. Le Mesnil
25. Canard-Duchêne
26. Henri Giraud
27. Joseph Perrier
28. Castelnau
29. Nicolas Feuillatte
30. Palmer & Co

CHAMPAGNE POL ROGER: COSA SCEGLIERE
Chi segue con interesse le vicende della famiglia reale britannica sappia che il Brut Réserve di Pol Roger è stato lo champagne ufficiale del matrimonio fra il principe Harry e Meghan Markle. Royal Family a parte, tra le bottiglie vintage si segnalano un elegante Blanc de blancs 2012 (100% di Chardonnay, sette anni di affinamento sui lieviti) e un delizioso Rosé 2009 (Pinot Noir 60%, Chardonnay 40%, sette anni sui lieviti).

Infine, per chi vuole puntare al meglio del meglio della casa c’è il Brut 2002 intitolato a Sir Winston Churchill: realizzato con le migliori espressioni di Pinot Noir e Chardonnay (l’esatta composizione è segretissima), trascorre quasi dieci anni sui lieviti, è recensito con voti entusiasti ed è considerato un’ottima risposta alla celebre frase dello statista britannico ‘ho gusti semplici, mi soddisfa il meglio’.

CHAMPAGNE KRUG: COSA SCEGLIERE
In questo caso gli esperti di Drinks International consigliano, molto a ragione, una doppia degustazione a base di Grand Cuvée 166ème Édition e di Clos du Mesnil 2004. Lo scopo è quello di apprezzare due filosofie opposte di champagne, entrambe eccellenti: il Clos du Mesnil 2004 è l’espressione di un singolo vitigno, lo Chardonnay, un singolo cru e un unico vigneto, e trascorre ben tredici anni sui lieviti.

Il Grand Cuvée 166ème Édition è invece un concerto di bland: tre vitigni (Pinot Noir al 44%, Chardonnay al 33% e Pinot Meunier al 23%) che sono espressione di centoventi vini base e dodici diverse vendemmie distribuite nel corso di quattordici anni, la più vecchia del 1990 e la più giovane del 2004. Sei anni di affinamento sui lieviti completano l’opera.

CHAMPAGNE LOUIS ROEDERER: COSA SCEGLIERE
Nel corso degli ultimi quattro anni Louis Roederer ha occupato la seconda, terza, prima e ora terza posizione nella classifica di Drinks International: un dato che certifica un’eccellenza. E per esempio gli esperti si sono spellati le mani di fronte al Brut Cristal 2008, un millesimato fatto con 55% di Pinot Noir e 45% di Chardonnay provenienti da vigneti d’eccellenza, e che fa sei anni di affinamento.

Altra bottiglia notevolissima è il Rosé Cristal 2008, che ha una composizione simile di uve, ma fa una parte della fermentazione in fusti di rovere e trascorre otto mesi sui lieviti. Un autentico fuoriclasse tra gli champagne rosé.