Spumanti di Natale: ecco le bollicine per coccolarsi
(Credits: cclickclick/iStock) – 15 dicembre 2017

Spumanti di Natale: ecco le bollicine per coccolarsi

di Aldo Fresia

Quattro consigli scegliendo fra i metodi classici di piccole e valide cantine italiane

Le festività di fine anno consentono spesso di acquistare e stappare una bottiglia speciale. E siccome gli spumanti sono un classico di Natale e capodanno, ecco una selezione di bollicine italiane che valgono davvero la pena e hanno pure un ottimo rapporto fra qualità e prezzo. Vengono tutte da produttori medio-piccoli e sono ottenute con il cosiddetto metodo classico o tradizionale, la medesima lavorazione utilizzata in Francia per gli champagne.

Per approfondire cos’è il metodo classico: Guida al mondo delle bollicine

ZAMUNER BLANC DE NOIRS
Siamo in provincia di Verona, presso l’Azienda Agricola Zamuner, in piccolo produttore che realizza quello che a tutti gli effetti è uno champagne italiano: i lieviti vengono infatti dalla Francia e i vitigni utilizzati sono il Pinot Noir e del Pinot Meunier, cioè le uve principali dello champagne (oltre allo Chardonnay). Il suo Blanc de Noirs fa un lunghissimo affinamento, otto anni sui lieviti, e produce un vino molto elegante e sofisticato, con una grande ricchezza di profumi e sentori, che si distingue dal panorama dei metodi classici italiani perché richiama subito alla mente la Francia. Si trova spendendo sui 20 euro. Ultima cosa: il consiglio è di farlo respirare un po’ dopo l’apertura della bottiglia.

ROCCAPIETRA ZERO
La cantina Scuropasso si trova in una zona dell’Oltrepò che offre caratteristiche eccezionali per la coltivazione del Pinot Nero. È un produttore piccolo, che lavora molto bene utilizzando uve pregiate. La bottiglia che consigliamo è il Roccapietra Zero: un Pinot Nero di qualità altissima che viene lavorato in bianco, fa cinque anni di affinamento in bottiglia ed è un dosaggio zero di grande eleganza e profondità e con una bella durata in bocca. Il range di spesa varia fra i 12 e i 20 euro e garantisce un eccellente rapporto qualità/prezzo: una bottiglia equivalente di altre zone vinicole può costare tranquillamente il doppio

COMITISSA BRUT RISERVA
Lorenz-Martini è una cantina dell’Alto Adige molto quotata e che utilizza notevoli vitigni di Pinot Bianco: un’uva che trova in questi territori la sua zona d’eccellenza e che si sposa bene con i metodi classici perché molto aromatica e minerale. Il Comitissa Brut Riserva è ottenuto mescolando 30% di Chardonnay, 30% di Pinot Nero e 40% di Pinot Bianco, che poi vengono fatti riposare sui lieviti per un minimo di 36 mesi. Pur essendo etichettato come brut, in realtà i grammi/litro di zucchero sono più vicini all’extra brut, dunque è un vino più secco e asciutto rispetto a un brut tradizionale. Ha anche una mineralità più piena e carica rispetto a un metodo classico trentino, e una grande armoniosità e persistenza in bocca. Il prezzo è compreso tra i 15 e 30 euro, a seconda dei rivenditori.

CANTINA DELLA VOLTA ROSÈ
Cantina della Volta si trova in provincia di Modena ed è una piccola realtà che lavora con grande competenza valorizzando le viti locali. In particolare il vitigno Lambrusco di Sorbara, uva nobile e di grande ricchezza con la quale si fa il miglior Lambrusco. Il metodo classico di Cantina della Volta lo trasforma in un piccolo champagne, dunque bisogna aspettarsi aromi e profumi molto diversi da quelli del celebre vino rosso. Nello specifico, si tratta di una bollicina che riposa sui lieviti per un minimo di 36 mesi e che risulta di grande eleganza, ben bilanciata, con un’acidità molto fresca e sentori di frutti rossi. Le bottiglie si acquistano intorno ai 20 euro.