Vodka aromatizzata
(Credits: SarapulSar38/iStock) – 22 maggio 2018

Vodka aromatizzata

di Aldo Fresia

Quali sono le migliori del momento e a quali cocktail si abbinano meglio?

Capita di alzare più di un sopracciglio di fronte alle vodke aromatizzate, soprattutto a causa di prodotti realizzati maluccio e dal sapore stucchevole. Come spesso accade, però, possiamo trovare bottiglie che è bene lasciare sigillate e altre che invece sono eccellenti, tanto da meritare premi prestigiosi come quelli assegnati dai World Vodka Awards (WVA). Ne elenchiamo le principali, che possono essere tranquillamente gustate lisce oppure all’interno di un cocktail, facendo però attenzione a bilanciare i sapori.

CÎROC – FRENCH VANILLA
Con uno scarto rispetto alla tradizione, la vodka francese Cîroc è prodotta a partire da uva, anziché da grano o patate. In particolare, da due vitigni (Mauzac Blanc e Ugni Blanc) che crescono in alta quota e su terreni rocciosi: da qui il nome, che fonde le parole francesi cime e roche, cioè cima e roccia. La gamma delle aromatizzate Cîroc conta otto prodotti diversi, tutti sottoposti a cinque distillazioni, ma quella che ha saputo conquistare i WVA 2018 è la French Vanilla, dal sapore ben bilanciato e che richiama sentori di caramello e vaniglia: per chi ama i cocktail con un twist dolce, da provare nel Cosmopolitan e nel Black Russian.

DIXON – FLAMING CAESAR
La canadese Dixon nasce nel 2013 per creare una linea di superalcolici 100% canadesi: i due prodotti principali sono il gin e appunto la vodka, che ha fatto faville ai WVA 2018 grazie alla Flaming Caesar. È ottenuta partendo da vodka di mais canadese che successivamente subisce un processo di infusione con rafano, aneto e peperoncino colti a mano dal capo distillatore e dal suo team. Le note speziate la rendono adatta come ingrediente di un Vodka Martini (‘agitato, non mescolato’, come suggerisce James Bond).

BERLIN VODKA – BERLINER BRANDSTIFTER
Gli esperti dei WVA hanno sentenziato che la Berliner Brandstifter è una vodka ben bilanciata, con note dolci che si armonizzano splendidamente a quelle pepate e speziate: un equilibrio tutt’altro che semplice da ottenere. La ricetta è complessa e prevede come ingrediente principale le barbabietole da zucchero francesi, alle quali vengono aggiunte una serie di botaniche locali, dalle rose selvatiche ai fiori di sambuco, dalla radice di violetta al ribes nero e al fiordaliso. La Berliner Brandstifter è prodotta in edizione limitata di sole 999 bottiglie l’anno e si presta alla preparazione di cocktail come il Vodka Martini oppure lo Screwdriver.

ZUBROWKA – BISON GRASS
È una vodka polacca, la cui ricetta risale al XIV secolo e che si ottiene dalla distillazione dalla segale e dalla successiva aromatizzazione con un’essenza di erba del bisonte, che appartiene alla famiglia delle graminacee e cresce in alcune zone della Polonia, in particolare nell’antica Foresta di Bialowieza. Il risultato è una bevanda morbida al palato, con spiccate note erbacee e una bella persistenza. Se guardiamo al mondo dei cocktail, vale la pena di provarla in una Caipiroska, in un Moscow Mule oppure in un classico Bloody Mary.