Valentino, i look maschili alla Haute Couture per la Primavera Estate 2021

Valentino, i look maschili alla Haute Couture per la Primavera Estate 2021

di Annalisa Testa

Code Temporal, Pierpaolo Piccioli in dialogo con Robert Del Naja per svelare la collezione Haute Couture per la primavera – estate 2021, una collezione che riporta la priorità del linguaggio tra gli strumenti dell’atelier.

Roma, Galleria Colonna, Sala grande. Un luogo che toglie il fiato in cui Pierpaolo Piccioli scegli di far sfilare con una delicatezza leggiadra i capi della sua collezione più alta in cui sceglie di rienserire la figura maschile. La colonna sonora è DEI Massive Attack con il loro leader, Robert Del Naja, con cui il direttore creativo di Valentino ha lavorato a un «docu-film» che sarà presentato nei prossimi giorni.

La collezione è una celebrazione a quei rituali e valori della Couture che non hanno tempo. Esaltano l’umano: la mente che pensa, la mano che esegue e nobilita. Attraverso un lavoro che si astrae dal tempo producono oggetti atemporali, plasmati sulla persona.

Tempo come codice e valore, da resettare e riprogrammare in una Couture di oggi che attualizza rituali e processi classici in capi pensati per esprimersi e per essere, ciascuno come vuole. Donne, uomini: naturalmente, fluidamente. Un guardaroba che disegna e dischiude possibilità.

La verticalità come tensione nella quale ciò che è complesso si risolve in vibrante semplicità. Il tessuto come materia nobilitata dal lavoro della mano, come texture che invita alla scoperta e alla sorpresa.

Issate su rialzi infiniti, le silhouette lunghe e asciutte sono accumuli di elementi di una vestizione, strippati di ogni evidente artificio, di stampe e decori, che da vicino si rivelano diversi per come appaiono da lontano. La maglia è tessuto lavorato; la superficie solida brulica di petali, o si smaterializza in piegature di nastri. A parlare sono solo la linea, la grana della stoffa, il colore caldo e freddo, i neutri e i bagliori acrilici. Il preziosismo da apparente si fa silente, intimo, come è intima la semplicità intercambiabile e protettiva dei pezzi. Improvvisi, lampi di daring.

Il codice temporale di questa Couture ricodificata diventa racconto digitale nella collaborazione con Robert Del Naja: un documento completo, indipendente dallo show, del lungo processo di Atelier. Le informazioni sul making of della collezione, i volti delle maestranze, gli shooting fotografici seriali e in time lapse del work in progress sui busti da sartoria diventano sequenze algoritmiche elaborate e musicate dalla macchina; istruita da Mario Klingemann partner creativo.

L’umano nutre il meccanico, il manuale attiva un processo neurale e digitale, nella ricerca di un nuovo umanesimo. Attraverso il filtro sintetico dell’intelligenza artificiale, della Couture emerge l’aspetto emotivo, la celebrazione e valorizzazione della qualità umana: un codice che si rigenera all’infinito rimanendo senza tempo.


Mario Klingemann, partner creativo di Maison Valentino

In occasione della meticolosa creazione della collezione Haute Couture, Valentino ha realizzato un film artwork in collaborazione con Robert Del Naja (3D – Massive Attack) e l’artista Mario Klingemann, artista che usa gli algoritmi e l’intelligenza artificiale per creare ed esplorare sistemi.

Il lavoro esplora il processo stesso della collezione di Haute Couture, giocando con simmetrie tra i sistemi appresi e la trasgressione umana, e la spontaneità dell’apprendimento automatico. Con uno script fatto di brani assemblati come un collage, l’opera è stata filmata e osservata da algoritmi di apprendimento automatico montati spontaneamente da reti neuronali addestrate da Klingemann.

Le immagini girate durante la meticolosa creazione della nuova collezione a Roma – informazioni sul making of della collezione stessa, i volti delle sarte e la fotografia time-lapse del work in progress sul manichino sartoriale – diventano tutte sequenze algoritmiche elaborate e scandite da una nuova musica grazie alla macchina.

Il codice temporale di questo processo della Couture diventa una narrativa digitale nella collaborazione con Del Naja: un documento completo e a sé stante del lungo processo dell’Atelier, che culmina nella sfilata di Roma.