Fascino ribelle e barba lunga con maglioni nordic style: è Viggo Mortensen in Captain Fantastic. Ecco lo stile dell’attore del Signore degli Anelli per questo Natale

Un ribelle dall’anima pura e creativa. Nonostante la faccia spigolosa da vero duro, una maschera semmai contro la timidezza dice, classificare Viggo Mortensen è un’operazione impossibile, anche per uno come lui.

Pittore, fotografo, musicista, scrittore, editore (ha fondato la Perceval Press), regista e attore ovviamente tra i più celebrati con più di 30 anni di carriera alle spalle, collaborazioni e pellicole memorabili, da David Cronenberg, con il quale ha ricevuto l’unica nomination agli Oscar nei panni di Sigmund Freud in

A Dangerous Method, a Peter Jackson, dalla Trilogia de Il Signore degli Anelli fino a progetti più indipendenti come Appaloosa o Loin des Hommes.

Iconico e popolare, nel tempo diventato però un uomo schivo, atipico, che ai fasti di Hollywood preferisce rifugiarsi nel suo ranch, nell’Idaho, circondato dai suoi cavalli. Ama sganciarsi dai clichè, tutti i giorni, così come nel suo ultimo ruolo in Captain Fantastic, diretto da Matt Ross (in sala da pochi giorni), dove interpreta il padre di sei figli, che dopo un lungo periodo di isolamento decide di rientrare nel mondo.

Una storia surreale, lui ne ha solo uno, Henry Blake, avuto dalla cantante punk Exane Cervenka, ma che però sembra rispecchiarlo molto.

Già perché alcune caratteristiche Mortensen le coltiva da anni, salutista, naturalista, pacifista convinto, uno che nella moda non ha mai rincorso a tutti i costi l’eleganza, eppure è risultato sempre impeccabile.

Spesso è stato lui invece a dettare le tendenze, celando stili e contaminazioni diverse, frutto in parte delle sue molteplici origini poliglotte e di viaggiatore, metà sangue americano, grazie alla madre, e danese per la parte paterna, radici ibride che si ampliano in Argentina, e che oggi lo portano a dividersi tra New York e la Spagna, dove vive con l’attuale compagna, l’’attrice Arianda Gil.

Un rivoluzionario consapevole del proprio stile, che alla classica cravatta preferisce indossare solo la camicia sotto la giacca, semplice, comoda, osando addirittura sui red carpet T – Shirt da rockstar, con slogan o messaggi politici, in onore delle Nazioni Unite, o per la sua squadra del cuore, il San Lorenzo, abbinando jeans a fantasie e azzardi di colori. Casual chic, rigoroso, attento ai dettagli, al mostrarsi per quello che è senza nascondere i suoi anni, le sue rughe, il grigiore del tempo che passa, che si sente a proprio agio più con barba da hipster, e il capello lungo, un po’ spettinato, piuttosto che tenerlo raccolto o corto. Un mix affascinante e selvaggio, non male per chi dopo la laurea in scienze politiche e letteratura spagnola, da giovane si era mantenuto facendo tra l’altro anche il camionista e il fioraio.