Alla scoperta della “nuova” Le Havre e delle magnifiche scogliere di Etretat
Philippe Bréard

Alla scoperta della “nuova” Le Havre e delle magnifiche scogliere di Etretat

di Rita Bossi

Una città portuale completamente rasa al suolo durante la Grande Guerra, fatta rinascere secondo un progetto di urbanistica innovativo, non a caso diventato Patrimonio dell’Umanità, e le architetture naturali delle scogliere più spettacolari di Etretat

Fondata dal re Francesco I, Le Havre è la più grande città della Normandia e il polo portuale più importante di Francia. Il centro della città, dal 2005 patrimonio UNESCO, è stato ricostruito da Auguste Perret, maestro di Le Corbusier, uno dei più grandi architetti del XX secolo, che riuscì a dare un nuovo volto alla città uscita distrutta dalla Seconda Guerra Mondiale, applicando i principi del classicismo strutturale. Questa metropoli, a poco più di due ore di treno da Parigi, è piena di luoghi da visitare. Ecco una selezione per sapere cosa fare.

Il “Vulcano” bianco di Oscar Niemeyer a Le Havre
Volcan, è il candido edificio composto da due volumi (uno più alto, iperbolico e asimmetrico, l’altro più basso e cilindrico) firmati dall’architetto Oscar Niemeyer, l’ideatore di Brasilia, ultimato nel 1982. Il primo dei due spazi ospita una sala teatrale con in programma fitto di rappresentazioni, dove domina il teatro di contaminazione e di ricerca. Il secondo è la biblioteca con grandi sale colme di libri, con punti lettura supercomodi, alcuni su chaise longue, per rilassare mente e corpo. 5.000 mq distribuiti su due piani, connessi da una scala monumentale coperta da una verrerie. Gli spazi, concepiti per il pubblico di ogni età, giovanissimi inclusi, sono dotati di 125 postazioni informatiche, 50 tablet a libero accesso e un web café. Il prestito dei libri è, ovviamente, disponibile 24h/24.

A Le Havre il candido
OT Le Havre
Volcan è il candido edificio progettato dall’architetto Oscar Niemeyer

A Le Havre il MuMa, un museo sospeso fra cielo e mare

A Le Havre si trova il MuMaMusée d’Art Moderne André Malraux -, culla dell’arte, e degli impressionisti, costruito di fronte alla capitaneria del porto e inaugurato nel 1961: un cubo di vetro e alluminio, vera e propria cattedrale di luce naturale costruita proprio sul mare. All’interno, una collezione di opere di impressionisti di primo ordine (seconda solo a quella del Musée d’Orsay a Parigi). Sono esposte opere di Courbet, Monet, Pissarro, Sisley, Boudin, Renoir, Degas, De Stael, Matisse, Gauguin. La sua architettura, capolavoro di modernità, è valorizzata da una scultura monumentale, Le Signal di Henri Georges Adam, che regna sul piazzale del museo.

Il Muma, un museo
GettyImages
il MuMa – Musée d’Art Moderne André Malraux -costruito di fronte alla capitaneria del porto di Le Havre

Le scogliere a picco sul mare di Etretat e gli splendidi giardini

A circa 40 minuti di auto da Le Havre si raggiunge Etretat, un tempo paesino di pescatori, affacciato sul Canale della Manica. E’ uno dei posti dal punto di vista naturalistico più incredibili della Normandia. Merito delle sue maestose scogliere, foggiate nei millenni dalla forza delle onde e del vento. Sono state e continuano ad essere, una ricorrente ispirazione per gli artisti: uno straordinario esempio di architettura naturale a cielo aperto. Le più attraenti sono sicuramente le falesie d’Aval e d’Amont (sulla cui sommità è situata la Chapelle Notre-Dame de la Garde), ma altrettanto note sono il roc Vaudieu o l’Aiguille di Belval. Sono tutti scenari unici, quasi lunari, suggestivi nella loro tipicità. “Residenza” di personaggi celebri come Guy de Maupassant, Corot, Coubert e Monet, questa cittadina sembra uscire direttamente da un quadro impressionista dell’800. In cima alla scogliera il giardino Etretat con ‘sculture viventi’, circonda una villa che un tempo apparteneva a Madame Thébault, un’attrice parigina, all’inizio del XX secolo. Progettati dal paesaggista Alexandre Grivko, i Giardini d’Etretat uniscono natura, arte e interventi di landscape design nella ricerca dell’armonia. Proprio a Étretat c’è anche Clos Lupin, il museo di Arsène Lupin (nell’ex casa di Maurice Leblanc) dedicato all’eroe immaginario nato dalla penna dello scrittore.