Ascoli Piceno e i borghi ascolani in bicicletta
Fabrizio Castelli/Sibillini Bike Mao

Ascoli Piceno e i borghi ascolani in bicicletta

di Carla Brazzoli

Le Marche sono la regione perfetta da scoprire in ogni stagione in modalità slow. Seguendo i percorsi della piattaforma Marche Outdoor o avventurandosi lungo il nuovissimo itinerario nell’entroterra piceno progettato da LeMarchexperience tra castelli, rocche, eremi e necropoli.

Le Marche sono una regione di nicchia, ma non per scelta. Una meta ancora sottovalutata, da scoprire perché racchiude un grande patrimonio artistico, culturale, naturalistico ed enogastronomico poco noto al turismo di massa. Raramente inclusa nei circuiti turistici, è una rivelazione per i viaggiatori che decidono di visitarla. Quel prezioso patrimonio ha solo bisogno di essere raccontato e svelato agli occhi distratti di chi la considera una regione di passaggio e la attraversa distrattamente per recarsi verso le più frequentate località del sud. 

Il motivo? La regione Marche è offuscata dalle confinanti Toscana e Umbria, che hanno saputo farsi conoscere anche all’estero, ma ha il vantaggio di essere altrettanto bella e meno conosciuta, quindi meno affollata. Solo adesso  sta, timidamente, alzando la testa per mostrare al mondo che oltre al Conero e alle spiagge di Numana ci sono città, borghi, monumenti di altissimo valore storico-culturale e un entroterra spettacolare che meritano di essere visitati. 

Di recente, della grande potenzialità delle Marche si è accorto Lonely Planet, uno dei principali editori mondiali di guide turistiche, che nella sua autorevole pubblicazione Best in Travel l’ha posizionata al secondo posto nella lista delle 10 regioni del mondo da visitare nel 2020.

Così, nel tentativo di ritagliarsi un posto accanto alle maggiori destinazioni turistiche italiane, la regione sta investendo capitali ed energie. Tra le iniziative più interessanti c’è Marche Outdoor, una piattaforma dedicata al cicloturismo utile a chi desidera visitare il territorio sulle due ruote: percorsi tematici, alberghi, servizi dedicati e una app interattiva che permette di scoprire il paesaggio marchigiano percorrendo sentieri e strade secondarie quasi deserte. Infatti, il mezzo migliore per visitare le Marche in tutte le stagioni è proprio la bicicletta, meglio ancora se a pedalata assistita o ebike, che permette anche ai meno allenati di raggiungere senza fatica paesaggi meravigliosi, assaporare ogni attimo della vacanza e godere delle bellezze dei luoghi visitati senza fretta per avere il tempo di emozionarsi.

La regione è vasta e variegata, ogni area o provincia ha proprie peculiarità che la distinguono e differenziano da quella confinante e tutte meritano attenzione. Tra le zone più affascinanti c’è Ascoli e il suo entroterra.

Ascoli Piceno e il grande anello dei borghi ascolani

Bisogna partire da Ascoli per immergersi subito nella ricchezza architettonica e culturale delle Marche. La città è circondata da antichi borghi e paesaggi meravigliosi da scoprire facendosi accompagnare da guide locali in grado di raccontare storia, curiosità e aneddoti dei luoghi visitati. Proprio con l’intento di far conoscere la bellezza dell’entroterra e dei borghi intorno ad Ascoli, LeMarchexperience –  associazione di guide locali specializzata in turismo esperienziale per ogni tipo di interesse: culturale, naturalistico, enogastronomico – ha progettato il Grande anello dei borghi ascolani: un itinerario che si snoda su 100 km suddivisi in 7 tappe. Percorrendo strade semisconosciute si va alla scoperta dell’artigianato, delle tradizioni e delle specialità enogastronomiche locali. Si visitano borghi ma anche località di interesse naturalistico dei sei comuni che hanno aderito al progetto: Ascoli Piceno, Acquasanta Terme, Roccafluvione, Venarotta, Comunanza e Montegallo. 

Ascoli Piceno

È la città di partenza e di arrivo del Grande anello: uno dei più preziosi gioielli della regione, è un labirinto di viuzze chiamate rue (che sta per “ruga”, dal latino rugarri, stradina stretta, e non dal francese rue, cioè via) ed è densa di piazze, chiese e palazzi storici. È conosciuta anche come “la città del travertino” o “la città delle cento torri”, anche se ora ne sono rimaste meno di 50 e molte sono state inglobate nelle abitazioni o trasformate in campanili di chiese. Il travertino è invece la pietra bianca che anticamente venne utilizzata per realizzare gli edifici, le strade e le piazze e conferisce a tutto il centro storico un aspetto “luminoso”, signorile e molto curato. 

Data l’alta concentrazione di edifici di grande valore architettonico, passeggiare in città vuol dire immergersi nella storia. Succede attraversando Piazza Arringo, la piazza più antica di Ascoli, sulla quale si affacciano il Palazzo Episcopale, il Palazzo dell’Arrengo, sede della Pinacoteca Civica e di alcuni uffici comunali, e la Cattedrale risalente all V secolo, dedicata a Sant’Emidio – primo vescovo  di Ascoli, patrono della città nonché protettore dai terremoti (…pur trovandosi in zona sismica non è mai stata distrutta dal terremoto) – dove si trovano il famoso Polittico di Carlo Crivelli del 1473 e le reliquie del santo, 

A pochi passi da Piazza Arringo, Piazza del Popolo lascia sbalorditi: annoverata tra le piazze più belle d’Italia e del mondo, ha un assetto rinascimentale e imponenti edifici medievali come il Palazzo dei Capitani del Popolo, di origine duecentesca oggi sede del Comune, la Chiesa di San Francesco e la Loggia dei Mercanti, del 1513. Nella piazza, è d’obbligo fermarsi per un aperitivo al Caffè Meletti, uno dei più bei caffè storici d’Italia con molte storie da raccontare: in origine era una caserma, dopo l’Unità d’Italia l’edificio venne trasformato in palazzo postale e agli inizi del 1900 fu venduto a Silvio Meletti, industriale ascolano ideatore di un liquore a base di anice molto apprezzato ancora oggi, l’anisetta, che fece diventare il bar un punto di riferimento anche culturale della città. Il suo stile Liberty, gli arredi e oggetti d’arte negli anni hanno affascinato personalità del mondo letterario e artistico, da Hemingway e Sartre a Guttuso. Il Caffè Meletti è stato anche set cinematografico di due storiche pellicole, I Delfini (1960) di Citto Maselli e Alfredo Alfredo (1972) di Pietro Germi e, più di recente, del Grande Blek (1987) di Giuseppe Piccioni.

Ad Ascoli la storia è ovunque, basta guardarsi intorno: il Ponte Augusteo, di epoca romana visitabile internamente, il Forte Malatesta, una delle architetture fortificate rinascimentali più importanti in Italia che ospita il Museo dell’Alto Medioevo (con i preziosi corredi della necropoli longobarda di Castel Trosino), il Teatro ottocentesco Ventidio Basso... le tracce di un passato glorioso sono innumerevoli ed è interessante andarle a scovare in ogni angolo della città.

Castel Trosino
A 6,5 km da Ascoli, questo antichissimo insediamento longobardo situato su una rupe di travertino è un emozionante tuffo nel passato. Varcando un portone in legno si accede alla parte più antica di questo borgo incantato dall’aspetto medievale circondato da mura: stretti vicoli, poche case in pietra abbellite da fiori coloratissimi e un panorama infinito sulla valle del sottostante torrente Castellano. 

Nei pressi di Castel Trosino merita una visita anche la Necropoli longobarda, dove sono state ritrovate oltre 260 tombe con preziosi monili e manifatture in oro e argento: parte di questo ”tesoro dei Longobardi” è custodito nel Museo dell’Alto Medioevo al terzo piano del Forte Malatesta di Ascoli.

L’EREMO DI SAN MARCO
Altra tappa imperdibile e vicinissima ad Ascoli è questo eremo dedicato a San Marco evangelista protetto da una folta vegetazione: un capolavoro architettonico abbarbicato alla roccia che si raggiunge percorrendo un sentiero nascosto tra i boschi di Colle San Marco. Si tratta di un ex monastero cistercense mimetizzato nella roccia, meta di pellegrinaggio ed escursioni. Restaurato nel 2016, conserva un altare, delle tombe e tracce degli affreschi. Per visitare l’interno dell’eremo è necessario prenotare ed effettuare la visita con guide abilitate. 

Offida
Questo antico borgo, tra i più belli d’Italia, è racchiuso all’interno delle Mura Castellane del XII-XVI secolo ed è famoso per l’arte del merletto a tombolo. La piazza centrale ha un’insolita forma triangolare sulla quale si affaccia il Palazzo Comunale. Da una porticina del porticato del municipio si accede al Teatro Serpente Aureo in stile neoclassicouna “bomboniera” con pianta a ferro di cavallo, decorato con stucchi e intagli dorati. Ma l’edificio più importante è situato su una rupe poco lontana dalll’abitato: la Chiesa di Santa Maria della Rocca, un’imponente architettura romanico-gotica in cotto costruita nel 1330 su una preesistente chiesa longobarda, All’interno, una cripta con bellissimi affreschi del Maestro di Offida del XIV sec. mentre nella chiesa superiore sono ancora visibili affreschi di influsso giottesco. 

Offida si trova nel cuore delle colline picene, nella zona in cui si produce il Rosso Piceno. Tra queste colline si estende, su oltre 150 ettari, il vigneto dell’azienda vitivinicola Ciù Ciù che produce circa 1,5 milioni di bottiglie l’anno e si distingue per la produzione al 100% biologica. Un’esperienza da non perdere è la visita alle cantine di quest’azienda a cui si accede da una vetrina sulla piazza di Offida: qui è possibile degustare le etichette più preziose e gustare salumi e pietanze dela tradizione marchigiana.

Dove dormire nelle Marche

Palazzo dei Mercanti : questo hotel è un ex convento medievale con ristorante e centro benessere. È una dimora storica situata a pochi passi da Piazza del Popolo. 

Palazzo Guiderocchi è un hotel di charme con 23 camere nobiliari con arredi e tessuti che rispettano lo stile dell’antico palazzo che ha avuto molte vite: inizialmente dimora del tiranno di Ascoli, successivamente è stato convertito in Cancelleria del censo, Tribunale ecclesiastico e archivio notarile.

B&B Dimorantica si trova in pieno centro storico, tra le due piazze principali di Ascoli (ovvero Piazza Arringo e Piazza del Popolo). Soggiornare in questa antica residenza di proprietà di una nobile famiglia ascolana permette di fare un salto indietro nel tempo: ad accogliere gli ospiti di questa dimora ancora abitata sono cimeli, dipinti, arazzi, stemmi nobiliari e oggetti che trasmettono l’amore per l’arte e per il bello dei proprietari. Le camere sono arredate con mobili d’epoca, la sala da pranzo è un luogo accogliente dove gustare colazioni preparate con selezionati prodotti locali.

Agriturismo Arcera è una struttura immersa nel verde nel borgo medievale di Forcella, a 18 km da Ascoli. È un luogo magico, fuori dal tempo, perfetta base di partenza per andare alla scoperta del territorio circostante. Oltre alla incantevole location – si tratta forse di un’antica caserma dei Templari, accuratamente ristrutturata  dopo il terremoto del 2016 – è la calorosa e premurosa accoglienza della proprietaria Ombretta a fare la differenza.