Desert Therapy, curarsi in silenzio tra le dune di sabbia
Sergey Pesterev su Unsplash.com

Desert Therapy, curarsi in silenzio tra le dune di sabbia

di Carolina Saporiti

Luoghi vasti, isolati, vuoti, dove la nostra anima risuona. Niente è più potente del deserto che insegna a vivere e apprezzare la solitudine. Ecco 5 idee per ricominciare a viaggiare appena possibile seguendo l’esperienza della regina del deserto, Carla Perrotti.

“È un nulla pieno di tutto, che mette a nudo… a volte cambia la vita” parla così del deserto Carla Perrotti, la prima donna ad aver attraversato da sola con i Tuareg, in Sahara, il deserto del Ténéré in Niger nel 1991. Tre anni dopo ha completato la traversata in solitaria, a piedi, del Salar de Uyuni in Bolivia e infine nel 2003 ha realizzato il suo sogno: attraversare un deserto per continente. Tutto sempre da sola. Perché a farle da compagnia c’è sempre stato lui, il deserto con i suoi rumori, i suoi colori, la sua vita e la sua potenza.

Carla Perrotti è la signora del deserto e la persona migliore a cui chiedere perché mai dovremmo fare tutti, prima o poi nella vita, un viaggio in quei luoghi silenziosi e avvolgenti. Perché chi c’è stato, anche solo per poche ore, lo sa: il deserto scuote, emoziona, commuove e parla. Nella sua vastità silenziosa, mettendosi in ascolto, potrebbero arrivare molte risposte alle nostre domande. “Nel deserto si prova una solitudine che non fa paura, si è spinti ad approfondire la conoscenza con se stessi” spiega Carla.

Così è nata la Desert Therapy, un modo di viaggiare che prevede che si parta con curiosità, pronti a vivere emozioni intense. Non si tratta di viaggi d’elite, ma certamente bisogna essere predisposti a sopportare alcune condizioni, a camminare e ad aprirsi e ad accogliere quello che potrebbe arrivare. “Lo scopo dei nostri viaggi è entrare nell’ambiente, ma soprattutto è scoprire e scoprirsi” spiega Carla. Il viaggio nel deserto è un viaggio nell’anima che qualcuno affronta per ritrovare se stesso, chi per curarsi, chi per curiosità: “Il deserto insegna a gestire la solitudine, a trovare stimoli – racconta Carla – cosa utile in questo periodo che può essere messo a frutto per progettare, per sognare, per dare vita a qualcosa di nuovo per il nostro domani, ma anche nel presente”.

Di seguito 5 deserti da visitare appena sarà possibile. L’uno diverso dagli altri, sapranno stimolare con la stessa intensità le nostre emozioni.

    Marocco
    Il deserto del Marocco è il deserto che rispecchia le nostre idee più comuni di deserto con le sue dune di sabbia finissima ed è anche tra i più belli e suggestivi del Sahara, la zona desertica più grande del mondo. Per giorni si cammina accompagnati da una piccola carovana di dromedari tra dune e silenzio. Quello del Marocco è un deserto genuino che permette di vivere un viaggio semplice e al tempo stesso indimenticabile, soprattutto all’alba o al tramonto quando la sabbia risplende di colori caldi e intensi. Il deserto del Marocco offre esperienze diverse, tutte affascinanti: dalle dune lunghe fino a 5 km al deserto roccioso fino ai villaggi berberi.

    Mauritania
    La Mauritania è grande tre volte l’Italia e il 75% del Paese è costituito da deserto che si espande sempre più verso Sud e che è classificato come uno dei 5 deserti più belli del mondo. Si tratta di una distesa di magnifiche dune di sabbia ma anche di conformazioni rocciose erose nei secoli dagli agenti atmosferici e poi ancora oasi e rari accampamenti di pastori nomadi. Trascorrere la notte sotto le stelle immersi totalmente nel silenzio, sorseggiare tè alla menta o assaporare il latte di cammella con i datteri appena raccolti sono tra le esperienze memorabili che si possono vivere in Mauritania.

    Algeria
    Ancora Sahara, ma in un’altra nazione. Anche questo, come quello in Marocco, può essere il luogo giusto per approcciare il deserto. Si percorrono trekking facili, immersi in un ambiente tra i più coinvolgenti del mondo. Il deserto algerino si trova  nella parte centro-settentrionale dell’Africa e occupa più dei quattro quinti dell’intero territorio algerino. La zona Acacus, dove si svolge il percorso di Desert Therapy, è uno degli angoli più spettacolari dell’intero deserto del Sahara con dune che vanno dal giallo al rosso, impressionanti torrioni di arenaria erosi in forme strane che fuoriescono dalla sabbia e grotte con dipinti di arte rupestre preistorica.

    Oman
    Il Sultanato dell’Oman si trova nel sud est della penisola Arabica, nella parte più orientale di quella regione che gli antichi Romani chiamavano Arabia Felix e non è difficile capirne il motivo. Caratterizzato da una natura selvaggia tra mare, deserto e montagne, l’Oman accoglie i visitatori con una popolazione ospitale. I deserti dell’Oman e le loro dune di sabbia hanno moltissimi colori che continuano a trasformarsi in base all’ora del giorno. Il deserto di Rub al-Khali è caratterizzato da dune rosa e oro, ma ci sono anche altri tipi di deserto come il lago salato di Um Al-Samin, il deserto roccioso di Jiddat el Harassis e le Sharqiya Sands, una distesa di dune dove vive ancora una popolazione beduina chiamata Wahiba.

    Bolivia
    La Bolivia è un paese ricco di fascino, grazie ai suoi grandi spazi, ai colori vivaci, al carattere dei suoi abitanti, insieme a panorami belli da mozzare il fiato. Il suo deserto Salar de Uyuni, di sabbia e sale, è unico al mondo. Si estende su 10.582 km² ed è tra i più grandi al mondo formatosi a seguito della progressiva evaporazione di un lago salato nonché in assoluto la più grande distesa salata del pianeta. È situato nei pressi nell’altopiano andino meridionale della Bolivia, a 3.650 metri di quota. Il Salar è coperto da alcuni metri di crosta di sale i quali formano una distesa quasi perfettamente pianeggiante, quando piove un sottile strato di acqua piovana trasforma la salina nello specchio d’acqua lacustre più ampio del mondo, poiché si estende per 129 km.

    Carla Perrotti pubblicherà presto il suo quarto libro, edito da Corbaccio sulla Desert Therapy.