Alla scoperta della zona più lussuosa della Grande Mela, con i consigli di un local

A New York quest’estate, anche se fa molto caldo (con temperature che si aggirano tra i 30 e i 40 gradi) il numero di turisti che affollano ogni angolo della City è sempre molto alto. E’ quindi interessante andare alla ricerca di nuovi quartieri, magari dove si “rifugiano” i newyorchesi. Tra questi, uno dei più emergenti è Lenox Hill, in Upper West Side. Parte da Midtown dalla East 60th Street fino alla East 77th Street, ed è attiguo a Central Park e ad altre zone tutte molto attive, con numerosi locali, ristoranti e con diversi eventi estivi. Inoltre custodisce l’Upper East Side Historic District, costituito da diverse casette storiche dove hanno vissuto e vivono attori e intellettuali, oltre che alcuni dei negozi e delle boutique più eleganti della City, come il grande magazzino Bloomingsdale’s, amato dall’high society locale. Un museo da non mancare in zona è invece la Frick Collection.

Park Avenue qui agisce come se fosse un Grand Canyon tra due zone: quella che guarda verso il parco, costituita sopratutto da edifici storici, musei e istituzioni artistiche, ma anche ristoranti di lusso, ed è quindi la più turistica; e quella ricca di piccole botteghe, locali e bar, con scorci di vita locale e un’alta concentrazione di persone che vivono in imponenti condomini di lusso”. spiega Francois-Olivier Luiggi, direttore generale di The Pierre Hotel. Di origini corse, vive da lungo tempo a New York, frequentando principalmente questa zona. “Adoro le installazioni artistiche che vengono posizionate a rotazione su Park Avenue, e tutte le iniziative della Park Avenue Armory. Ci si può perdere a passeggiare a Central Park attorno al laghetto del Central Park Model Boat Sailing, dove si ammirano modellini di barche che corrono sull’acqua simili a quelle che vedevo da ragazzo a Parigi (e in un alto palazzo di fronte c’è anche il nido di un’aquila)”, racconta. “Nel parco in estate vengono organizzati anche molti concerti gratutiti, come Shakespeare in the Park: i biglietti sono gratis da sempre, ma i newyorchesi fanno una lunga fila per averli (fino al 19 agosto c’è un adattamento musicale di Twelfth Night). Central Park è anche la “spiaggia” di New York, dove ci si può unire liberamente ad altri gruppi per praticare sport, come il beach volley“, spiega.

Al Two E Bar Lounge di The Pierre Hotel il 20 agosto ci sarà invece un evento di cabaret con attori di Wicked, parte delle serie Wicked Ozdust (fino ad ottobre) che quest’autunno celebra il 15° anniversario di questo leggendario musical. Per gli appassionati di teatro, l’evento del momento è invece  Straight White Men” con Armie Hammer, fino al 9 settembre, a The Hayes Theater.  

“Per fare un paragone con Roma, dico sempre che Downtown a New York mi ricorda Via Veneto, molto hipster e turistica, mentre questa zona è quella dove scoprire ancora posti autentici. Ci sono ristoranti con stelle Michelin come Daniel, ma anche Antonucci, dove il personale ha una certa attitudine, tutta locale, per cui spesso chiede se si ha riservato un tavolo (e di solito non prendono prenotazioni) per po offrire il posto migliore. Lo stesso ambiente si respira al francese Orsay, mentre un bel bar. Panasiatico è il Garden Court Cafè, che assomiglia più al cortile di un giardino che a un ristorante, dentro l’Asia Society. Serendipity, anche se è una meta di tanti turisti (da non perdere, l’omonimo divertente film con John Cusack e Kate Beckinsale) rimane pur sempre una meta romantica e curiosa, per tutti gli appassionati di dessert e cioccolata, ma non solo… La brasserie Cognac (dove hanno girato tante scene della serie tv Sex and the City) è allo stesso modo una destinazione molto popolare al momento”, continua Luiggi.

 Per lo shopping: “Madison Avenue, dal magazzino di lusso Barneys fino alla East 72nd Street, è costellata da boutique di grandi stilisti e nomi famosi, ma poi attorno alla East 79th Street si riempie di negozietti e boutique locali”, dice Luiggi, precisando che si trova anche abbigliamento per uomo e accessori, alcuni talvolta vintage. Un’esperienza unica è inoltre sempre un’asta a Sotheby’s.  

“Un’altra zona da esplorare attigua è Carnegie Hill (che si estende da East 86th Street a East 96th Street), che comprende pure il museo di design Cooper-Hewitt, National Design Museum. Oltre si trova anche la zona molto ispanica di Spanish Harlem, altrettanto variegata e interessante”, continua Luiggi.

“Infine consiglio di andare a Yorkville, che un tempo era popolata da molti immigrati tedeschi e, nonostante la gentrificazione che imperversa, vi si scoprono ancora ristoranti o bar tedeschi”. Tra questi ci sono Heidelberg Restaurant o lo Schaller’s Stube Sausage Bar, mentre vale la pena fare una bella passeggiata lungo il fiume East River al parco Carl Schurz Park. A Yorkville è nato anche lo scrittore Henry Miller, mentre il Presidente americano Barack Obama vi visse negli anni ’80, al 339 East 94th Street, prima e dopo aver frequentato la Columbia University. Nei romanzi sul Padrino  dei leggendari film da essi ispirati, The Godfather Returns e The Godfather’s Revenge di Mark Winegardner, l’attico di Michael Corleone si trova pure in questo quartiere.

“Vivo da sempre tra la E 69th Street e la 2nd Avenue e alcuni locali preferiti da locali sono il Beach Cafe, ideale per un brunch e una buona insalata, Kobe Sushi, che è uno dei tanti ristorantini giapponesi che hanno dato all’area perfino un’aria esotica, o Jade Sixty, una moderna “steakhouse”, dove si preparano grandi bistecche asiatiche, il delizioso francese Jean Claude”, dice Melissa Braverman, specializzata in relazioni pubbliche e marketing e anche blogger di New York City Gal. “Per chi vuol conoscere la vita dei newyorchesi, consiglio pure di andare a Central Park la mattina molto presto, quando i cani sono ammessi, come faccio io con il mio shitzu Benji… Si assiste davvero a scene divertenti…” suggerisce. E si può ammirare una luce stupenda tra gli alberi, come lungo la famosa Literary Walk

L’Hotel Peninsula, un’altra istituzione, anche per il suo bar sul tetto e il suo ristorante, a pochi isolati da Lenox Hill, quest’anno festeggia il suo 30° anniversario e ha un programma con un numero di diverse iniziative, tra cui una partnership con le macchine Rolls-Royce. Da vedere è la mostra dedicata agli anni ’80 (l’hotel aveva aperto nel 1988), con opere in mostra nella hall e negli spazi aperti al pubblico di Andy Warhol, Francesco Clemente, Keith Haring, Jean-Michael Basquiat, Barbara Kruger e Michael Halsband. Il programma “Keys to the Kitchen” permette invece agli ospiti di accedere a ristoranti esclusivi come Daniel, Per Se, The Modern, Gramercy Tavern, con perfino un tour nelle cucine, incontro con lo chef e un servizio personalizzato. Sul tetto al bar Salon de Ning e sulla terrazza si organizzeranno per tutta l’estate performance musicali o sperimentazioni gastronomiche come il gelato infuso di alcol, cocktail speciali o altri eventi.