Alla scopererta dei luoghi più cari al famoso fumettista, padre di Corto Maltese

C’è la Venezia dei turisti e quella, invece, più rara e particolare, caratteristica e suggestiva, che è rimasta “dei veneziani”. Ma poi c’è ancora una visione della città tutta creativa e artistica, come quella di Hugo Pratt, uno dei più noti personaggi del fumetto italiano e internazionale e creatore del famoso protagonista Corto Maltese. Seppur nato a Rimini, ha trascorso la sua infanzia a Venezia, con cui ha poi sempre avuto una profonda connessione e intorno a cui sviluppò gran parte della sua carriera ed esistenza.

A Venezia sono ambientati due dei suoi fumetti, L’angelo della finestra d’oriente e Favola di Venezia (Sirat Al-Bundugiyyah)”, e qui fece il suo esordio nel 1943. Precedentemente aveva soggiornato sei anni con la famiglia nell’Africa Orientale Italiana e nel 1945, tornato a Venezia, cominciò a organizzare spettacoli per le truppe della coalizione vincitrice e si unì al “Gruppo Veneziano”, che includeva Alberto Ongaro e Mario Faustinelli, altri cartonisti che puntavano su temi avventurosi. Siamo andati alla scoperta dei suoi luoghi sia a Venezia che sull’isola del Lido. Intanto una grande mostra, Lignes d’horizons, inaugurata ad aprile, lo celebra, insieme a Corto Maltese, per un anno, fino al 24 marzo 2019, al Musée des Confluences di Lione.

Pratt visse la sua infanzia in una casa a Campo Santi Giovanni e Paolo ed esordì poco distante al Campo dei Miracoli.

La casa di Corto Maltese si trova in Rio Terà dei Biri, a Cannaregio 5394/B, non lontano dalla Chiesa dei Miracoli.

Piazza San Marco che viene rappresentata spesso nei suoi fumetti, era un luogo dove lo si vedeva spesso in giro, specialmente al Caffè Florian, al cui bar esiste un cocktail a lui dedicato.

Tra gli altri locali che amava frequentare ci sono l’Harry’s Bar, il ristorante Al Graspo de Ua a Rialto e l’Hotel Papadopoli Venezia MGallery by Sofitel, a piazzale Roma, a cui Pratt aveva donato un ritratto del suo personaggio e che ha creato un Campiello Corto Maltese e il cocktail Corto Maltese.

L’albergo Ruzzini Palace compare nei fumetti di Pratt e ancora oggi promette di offrire una delle esperienze più romantiche e autentiche di Venezia. Ho solo 28 camere e questo gli conferisce un ambiente davvero intimo.

Pratt, che morì a Losanna nel 1995, trascorrendo anche tempo a Parigi e Londra, visse per un periodo nel quartiere di Malamocco, al Lido di Venezia, dove abitava pure sua madre e da dove lui andava e veniva anche quando viveva prevalentemente all’estero. Ancora adesso il borgo storico è molto suggestivo, con casette colorate, palazzi e una vivace vita di quartiere. Per ritrovare le atmosfere di Pratt basta andare alla locanda “Da Scarso”, in Piazzale Malamocco 5, rimasta autentica a come quando la frequentava, e disegnava, lui, come in L’angelo della finestra d’Oriente. Rammenta lo spirito di Laguna dei bei sogni.

Al Lido hanno dedicato perfino la biblioteca comunale a Hugo Pratt, che espone panelli di disegni ispirati a lui. Poco distante si trova il Relais Alberti, una residenza, o meglio, una maison de charme, nel cuore del borgo antico di Malamocco, che sarebbe piaciuta molto al grande artista. Si ispira al concetto delle “locandiere”, usato dal commediografo veneziano Carlo Goldoni giá nel ‘700. Gestito da Michela a Micaela, che accolgono di persona gli ospiti insieme ad alcuni fidati collaboratori, dando perfino tanti consigli pratici sui luoghi da visitare. Hanno solo 12 camere, con mobili d’epoca, tappezzerie damascate, lampadari pendenti e vetri di Murano, e otto suite che portano i nomi delle più importanti Dogaresse di Venezia, come Carola, Felicia, Morosina, Regina, Teodora, Elisabetta, Caterina e Cecilia. Ci sono poi quattro camere al piano terra, che si affacciano sulla Corte degli Agrumi, ideale anche per chi viaggia con un cane. Ci sono inoltre un bar storico e un salone con grande caminetto attorno a cui si può fare colazione o ordinare una cena suggestiva. Nel giardino si organizzano apertivi, accompagnati dai cicchetti. E’ possibile inoltre seguire corsi di cucina, dove si imparano a preparare ricette tipiche veneziane, con i prodotti freschi dell’orto privato. Sono tenuti dalle “locandiere” o da una leggenda locale, la Signora Liverina, che è un’esperta della ricetta del sugo alla Malamocchina, a base di pomodoro e di cozze.

Dal Relais Alberti si raggiunge a piedi pure la spiaggia libera del Lido di Venezia, con le dune sabbiose di San Nicolò e degli Alberoni (che ha un lido che è un’oasi protetta dal WWF, habitat ideale di diversi uccelli marini, tra cui i più rari gruccioni e i fratini) e gli scogli dei Murazzi.

Infine i gatti veneziani hanno anche giocato un ruolo nella produzione di Pratt, dato che si vedono spesso disegnati e perfino conversare con il suo personaggio… Per scovarli oggi a Venezia, basta spingersi tra le calli di Dorsoduro o del quartiere di Castello, come ai Giardini della Biennale.