Da Chicago a Los Angeles: uno dei viaggi più avventurosi ed entusiasmanti per scoprire gli Stati Uniti autentici

Ci sono strade che lasciano il segno. E forse nessuna è tanto leggendaria come la mitica Route 66, a cui si sono ispirate canzoni e film. Questo percorso va da est a ovest degli Stati Uniti, da Chicago fino a Los Angeles, anche se nel corso degli anni molti tratti non sono più autentici come un tempo. Ci sono diversi modi per percorrerla: dalla macchina, quello più facile, alla motocicletta, magari affittando una Harley-Davidson o, di recente, è tornato di moda prendere gli autobus Greyhound, un’altra istituzione americana. Considerate almeno due settimane di intenso viaggio “on the road”, meglio una ventina di giorni. Ecco le attrazioni da non perdere.

Chicago: si parte da qui. Gustate l’architettura e l’atmosfera vivace di questa città, che specialmente in estate è piena di eventi e vive attorno alle spiagge del suo lago e presso il Navy Pier, di sera fate la spola tra i diversi bar e club di musica jazz e blues fino alle prime ore del mattino.

Pontiac con il Route 66 Hall of Fame & Museum, che si trova in una vecchia stazione dei vigili del fuoco. Si vedono mappe e fotografie nostalgiche. All’esterno ci sono degli stupendi murales sempre in tema.

Springfield con la casa del Presidente più amato degli Stati Uniti, l’Abraham Lincoln Presidential Museum.

Il fiume Mississippi con la cittadina di St. Louis, salite fin al Gateway Arch per avere uno spettacolo indimenticabile davanti agli occhi.

Branson, una delle cittadine americane più famose per la musica, non perdetevi uno spettacolo musicale in uno dei tanti locali.

Oklahoma City con la sua anima cowboy e il territorio circostante che vanta una ricca storia indiana, con una fermata al Will Rogers Memorial Museum, che ripercorre la storia di questa star di Broadway. In città vale la pena vedere il National Cowboy Hall of Fame & Western Heritage Museum, dedicato al mito del cowboy americano, Prosperity Junction, una ricostruzione di un paese del Far West.

Clinton con l’Oklahoma Route 66 Museum, dove si ammirano auto vintage, un diner degli anni ’50 e perfino un teatro drive-in.

Il Texas di Amarillo, capitale del petrolio, ma tuttora di carattere autentico con locali, bar e diner dove gustare ottime bistecche e carne alla griglia. Sulla via per arrivarci fermatevi a vedere Cadillac Ranch, una scultura di 10 Cadillac nel deserto.

Tucumcari con le sue leggende indiane, i suoi negozi di souvenir e il vicino leggendario Blue Swallow Motel, qui dal 1939.

Santa Rosa, molto suggestiva, con il Route 66 Auto Museum.

Albuquerque, in Nuovo Messico, con Central Avenue, dove ci sono ancora molti edifici originari e storici della Old Town e dove si trovano bancarelle di artigianato e gioielli indiani. Avviatevi poi verso la Sandia Peak Mountain per un panorama spettacolare su deserto, foreste e canyon.

Acoma Sky City, un insediamento degli indiani Pueblo, situato su una roccia.

Gallup e i suoi paesaggi meravigliosi desertici, solitari, infiniti, che hanno fatto da sfondo a diversi film, tra cui anche alcune scene di uno dei film di Superman. Per la notte dormite in un motel di Flagstaff.

Grand Canyon National Park, una deviazione per una delle più belle meraviglie del mondo, dove consigliamo di dormire in uno dei lodge interni o dei motel attinenti e, se avete il budget, non mancate nemmeno un giro in elicottero.

Williams, cittadina storica della Route 66 con l’insegna al neon della sua via “Motel Row”, che esiste dal 1940. Vale una sosta veloce anche Seligman, altro luogo suggestivo locale.

Las Vegas, se avete tempo merita una deviazione dalla Route 66, per vedere gli hotel spettacolari lungo lo Strip con i loro casinò e i tantissimi locali.

Attraverso il deserto Mojave Desert e i monti San Bernardino Mountains arrivate a Santa Monica, che è la meta finale della Route 66. Godetevi la spiaggia e la sua vita notturna glamour tra i locali e ristoranti della 3rd Avenue e il giorno dopo potete andare alla scoperta di Los Angeles.