Al via le Olimpiadi invernali di Pechino: ecco i nomi da non perdere
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Al via le Olimpiadi invernali di Pechino: ecco i nomi da non perdere

di Andrea Giordano

Nella città cinese scattano i XXIV Giochi olimpici invernali, con l’Italia pronta a essere protagonista

Il ghiaccio si infiamma. Tutto pronto a Pechino per quelle che si prospettano le prime Olimpiadi invernali, le seconde in realtà dopo quelle estive di Tokyo, ancora fortemente blindate e contingentate a causa della situazione globale, che pone l’evento nuovamente sotto i riflettori in termini di sicurezza, controlli e restrizioni. Detto questo, i cinque cerchi tornano ad illuminarsi, dal 4 al 20 febbraio 2022 (dirette sui canali di Eurosport, Discovery+ e Rai), attraversando le discipline più diverse: dagli sport di squadra (come l’hockey su ghiaccio o il curling) agli individuali e consacrati nell’immaginario, il biathlon, lo sci di fondo (staffette e individuali), lo sci alpino, il bob (singolo e a due), il salto, lo skeleton. Senza ovviamente tralasciare quelli che in passato c’hanno regalato grandi gioie, come lo short track, fin dai tempi di Torino 2006 (Enrico Fabris e il team Italia) e che rivedrà Arianna Fontana alla sua quinta rassegna iridata (otto medaglie vinte in totale, tra cui l’oro a Pyeongchang 2018) e il pattinaggio (a coppie e singolo), orfano di Carolina Kostner, ma che ha trovato in Daniel Grassi, 19 anni, fresco argento europeo, un nuovo campione.

Storie e obiettivi da incorniciare, volti-simbolo, come quello di Sofia Goggia, che dovrebbe recuperare dall’infortunio patito nel Supergigante di Cortina ed esserci tra le favorite (lei che è campionessa in carica di discesa libera), come Michela Moioli nello snowboard cross (già oro nel 2018), come Federico Pellegrino fondista sprint, argento nel 2018. Nuove generazioni, figli d’arte al debutto, tipo Nina Zöggeler (figlia del grande Armin) attesa nello slittino emulando le imprese del padre, promesse da confermare, a partire dal nostro Leonardo Donaggio nel freestyle. Nomi su cui puntare, lamine da affilare e record da (ab)battere: la sfida ai titoli iridati riparte.

Slalom, giganti e discese

Lo sci alpino, sia al maschile che femminile, sarà indubbiamente una delle attrazioni di punta. Si parte nella notte del 6 febbraio con la discesa libera uomini, dove Dominik Paris proverà a conquistare l’unico alloro che gli manca. A contenderglielo ci saranno, oltre ai due altri italiani, Matteo Marsaglia e Christof Innerhofer, i favoriti della specialità: dal norvegese Kilde, gli svizzeri Beat Feuz e Marco Odermatt, agli austriaci Matthias Mayer e Kriechmayr, gli stessi che ritroveremo probabilmente protagonisti anche nel SuperG (l’8 febbraio). Attenzione poi allo slalom gigante e allo slalom speciale (il 13 e il 16 febbraio), gare dove, rispettivamente, Luca De Aliprandini (argento ai Mondiali di Cortina 2021), Giuliano Razzoli (oro a Vancouver 2010), Tommaso Sala e il talento di Alex Vinatzer proveranno a dire la loro. Gli avversari: tanti e in forma, con un favorito (nel gigante), Marco Odermatt, dominatore di stagione, e altri a seguire, l’austriaco Manuel Feller, il norvegese Henrik Kristoffersen, che punterà pure allo slalom, il francese e veterano Alexis Pinturault. Tra i pali stretti lotta fra altri due norvegesi, il sorprendente Braathen contro Sebastian-Foss Solevaag, ma occhio anche al francese Noel e all’inglese Dave Ryding. 

Sul fronte donne, oltre a Sofia Goggia in discesa (la gara è prevista per il 15 febbraio), le speranze (concrete) sono tutte sulle spalle di Federica Brignone, in testa alla classifica stagionale di SuperG, che vedremo combattere (insieme ad Elena Curtoni) anche in gigante (il 7 febbraio, dove c’è pure Marta Bassino) e in discesa libera. Una favorita in quasi tutte le discipline sarà ovviamente la plurimedagliata americana Mikaela Shiffrin (due ori olimpici ed in testa alla classifica generale) a cui si aggiungono la slovena Petra Vlhova, le svizzere Lara Gut, Corinne Suter (tra discesa e SuperG), Wendy Holdener e Michelle Gisin (tra slalom e gigante), la svedese Sara Hector.

Star e speranze

Nel curling favoritissimi saranno la Gran Bretagna, Svezia e Stati Uniti (campioni in carica), ma l’Italia del doppio misto c’è (con Amos Mosaner e Stefania Constantini) e proverà a conquistare il podio. Attenzione poi a Tina Hermann, skeletonista tedesca, 7 ori mondiali, intenta a conquistare nello skeleton l’unica medaglia che manca, e così ai nostri Dominik Fishnaller (nello slittino), Dorothea Wierer (nel biathlon femminile, 15 km individuale, in programma il 7 febbraio), Riccardo Tonetti (nella combinata uomini), Davide Ghiotto (nello speed skating 1000 metri uomini) e Francesca Lollobrigida (nel pattinaggio di velocità). Grande spettacolo arriverà dalle staffette (biathlon e sci di fondo) dove la Norvegia si candida tra le squadre da battere, dal pattinaggio artistico individuale, con due atleti da tenere d’occhio, l’americano Nathan Chen e il giapponese Yuzuru Hanyū, quest’ultimo già doppio oro olimpico, e dall’hockey ghiaccio, con Svezia, Russia, Canada e Finlandia un passo sopra gli altri. L’importante sarà partecipare, esserci, come sempre, ma anche vincere.