James Bond, 5 intramontabili lezioni di stile
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James Bond, 5 intramontabili lezioni di stile

di Digital Team

Il gentiluomo con pistola compie 60 anni al cinema. Arbitro d’eleganza senza tempo, che sia Sean Connery o Roger Moore o Daniel Craig, ancora oggi declina la moda

Era il gentiluomo d’azione dei nostri nonni, lo è ancora oggi per noi. È James Bond, l’agente segreto dall’invidiabile savoir faire, enigmatico, letale, ironico. Sempre arbitro di stile. Anche ora che compie 60 anni: era il 5 ottobre 1962 quando nel Regno Unito usciva Agente 007 – Licenza di uccidere (titolo originale Dr. No), il primo film della serie ispirata ai romanzi di Ian Fleming. «Bond, James Bond», così si presentava Sean Connery, il primo dei sei attori ad aver interpretato la fascinosa spia britannica, di certo il più iconico. E per il 60° anniversario del franchise in arrivo su Prime Video i 25 film di James Bond.

Sean Connery è James Bond in Dr. No
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Sean Connery è James Bond in “Agente 007 – Licenza di uccidere” (1962)

Smoking e Vodka Martini «agitato, non mescolato», la prima immagine che ci viene in mente pensando all’agente 007. Maestro di eleganza senza tempo, non c’è James Bond senza tuxedo. Ma la spia in Aston Martin è anche modello del casual alla moda senza sforzo.
Se l’allure e gli elementi centrali del suo look sono rimasti saldi nei decenni, il suo stile è evoluto e ogni attore ha apportato qualcosa al suo guardaroba. Come ha fatto Roger Moore, per molti il Bond più elegante di sempre, di certo il più longevo con sette film, che ha introdotto l’abito a doppiopetto e ha preferito colletti aperti e revers larghi. O Pierce Brosnan, che ha dato il meglio di sé in stile riviera, nei suoi look estivi in abiti chiari e camicie pastello. Daniel Craig? Ce l’abbiamo ancora negli occhi vestito Tom Ford, con linee che abbracciano il fisico tornito e costumi da bagno avvolgenti. Tornando alle origini, a quel 5 ottobre 1962, il più amato di tutti, Sean Connery, nei suoi cinque film ha esibito una classe sobria da sartoria inglese, con una tavolozza di colori misurata. Nella sua prima apparizione che ha fatto la storia? Smoking blu notte by Anthony Sinclair con rifiniture in raso di seta e collo a scialle, camicia Turnbull & Asser in seta bianca con polsino cocktail e papillon. E un’irresistibile arroganza.

Daniel Craig
Credits: Warner Bros. Pictures
Daniel Craig in “Skyfall”

Da Connery a Moore, da Brosnan a Craig, ma anche passando per la vestibilità aderente dalle spalle morbide della meteora George Lazenby e il look più rilassato dai pantaloni larghi a pieghe e libero da cravatta o papillon di Timothy Dalton, ecco cinque lezioni di stile che ci ha consegnato James Bond.

Il classico funziona sempre

Giacca modello blazer blu navy su un pantalone grigio scuro come il Bond di Connery in Agente 007 – Thunderball (Operazione tuono) (1965). Oppure i doppiopetto dai risvolti ampi di Moore o i completi firmati Brioni dai colori neutri e tessuti preziosi di Brosnan. O lo smoking blu notte che Craig indossa in Skyfall.
I capi classici su misura funzionano sempre e non tramontano mai. Superano le tendenze del momento e garantiscono raffinatezza senza tempo. Una scommessa sicura.

Barbara Bach e Roger Moore
Photo by United Artists/Getty Images
Roger Moore e Barbara Bach in “La spia che mi amava” (1977)

Cura di sé e virilità a braccetto

Via i vecchi retaggi da mascolinità sprezzante che non ha bisogno di prendersi cura di sé. James Bond ci insegna che si può essere virile anche curando il proprio aspetto. Con garbo nei modi, unito a un’affabile sfrontatezza. 
Non è necessario avere magliette strappate e macchie d’olio di motore addosso per essere macho. L’alta sartoria, come pure il casual ben tagliato addosso, va a braccetto con la virilità. Lo 007 è un duro. È un seduttore. È un gentiluomo con pistola al seguito e che, quando occorre, sa menar di pugno. E può farlo anche in smoking.

Ricercatezza anche nel tempo libero

Non ci si veste di solo tuxedo. Anche quando è al mare o in tenuta domestica o lontano da cerimonie, James Bond declina la moda. Come quando in Casino Royale (2006) la famosa spia versione Craig emerge dal mare con muscoli scolpiti e memorabile costume da bagno La Perla. Eccolo poi sfoggiare il maglione dal design delicato e scollo a V basso by John Smedley in Skyfall (2012).
In Agente 007 – Thunderball, Connery esibisce un paio di pantaloncini azzurri Orlebar Brown dal taglio alternativo più corto o una polo Fred Perry completamente blu navy.
Anche nel tempo libero Bond è sempre vestito per l’occasione. Un insegnamento da tenere a mente.

Pierce Brosnan è James Bond
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Pierce Brosnan in posa davanti all’Aston Martin DB5 per “GoldenEye” (1995)

I dettagli fanno la differenza

Lo stile che inchioda e lascia il segno è quello che cura i dettagli. E James Bond lo sa bene. Il suo look è tendenzialmente minimalista, ed è normale visto che è sempre alle prese con inseguimenti, corpo a corpo, sparatorie. Ma ha quel tocco in più che completa l’estetica fascinosa del suo personaggio. Come i guanti che indossa in molte delle sue avventure, ad esempio i Dents di Skyfall o Agnelle di Spectre (2015). O le giacche a tre bottoni di Skyfall, con solo quello centrale allacciato. O l’orologio Omega Seamaster che lo 007 ha al polso dal 1995.

La sicurezza di sé vale più di ogni gadget

Il reparto IT dei servizi segreti britannici MI6 ha fornito James Bond dei più esaltanti gadget tecnologici, sin dalle origini, dalla bomboletta di gas lacrimogeno che sembra borotalco in 007, dalla Russia con amore (1963) al Rolex dotato di campo magnetico capace di deviare il percorso di un proiettile in Agente 007 – Vivi e lascia morire (1973). Ma non c’è gadget che faccia pari con la sicurezza di sé.
Non basterebbe un abito Brioni o una cravatta Turnbull & Asser per restituire il fascino di James Bond senza la sua adorabile impudenza. È essenziale indossare con disinvoltura e fiducia in sé, come un gentiluomo con pistola fumante pronto a sfidare ogni villain.