Michael Jordan a 60 anni è ancora in volo
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Michael Jordan a 60 anni è ancora in volo

di Digital Team

Non solo il più grande giocatore di basket di sempre, ma anche un’icona culturale e un marchio, che ha ridefinito la figura della superstar Nba e lanciato tendenze. Come le scarpe Air Jordan, frutto di un accordo storico con la Nike, che ora rivive in un film

«Dio travestito da Michael Jordan»: questo è MJ secondo il rivale e amico Larry Bird. Il più grande giocatore di basket tutti i tempi ma anche molto di più: Michael Jordan è un’icona culturale, un eroe contemporaneo, un marchio, che ha ridefinito il marketing degli atleti scherzando con Bugs Bunny e volando sulle sue iconiche scarpe da ginnastica Air Jordan.
Il 17 febbraio compie 60 anni e tutt’oggi, a 20 anni dal suo definitivo ritiro, è ancora
The GOAT, a LeBron James piacendo.

Michael Jordan
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Una schiacciata di Michael Jordan

In volo sotto canestro, tra record e record

Era il 1984 quando il ventunenne Michael Jordan faceva l’esordio in Nba con i suoi Chicago Bulls: il numero 23 sulle spalle e capacità di salto sovrumane. La sua grandezza e anche una simpatia disarmante furono evidenti già dalla prima stagione, tanto che i tifosi di squadre avversarie erano quasi contenti di vedere i loro beniamini perdere purché Jordan regalasse colpi abbacinanti in campo.
Nella sua carriera da macchina da canestri e titoli conquistati, i numeri sono da record e un elenco soverchiante, proviamo a rievocarne solo alcuni: sei campionati vinti (di cui tre in successione), cinque premi MVP (miglior giocatore) e 10 titoli di miglior marcatore.

Michael Jordan
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Michael Jordan si prepara a schiacciare la palla

Alcuni episodi magniloquenti? 7 febbraio 1988, il Chicago Stadium ospita l’All-Star Weekend della Nba, ovvero lo show con le stelle del basket e la gara delle schiacciate. Michael Jordan scolpì l’immaginario volando sotto canestro: staccò i piedi dalla linea del tiro libero, librandosi in aria per attimi che sembrano infiniti. Da quel giorno il suo soprannome fu Air.

«Quello era Dio travestito da Michael Jordan»

20 aprile 1986: sul mitico parquet incrociato del Boston Garden, contro i Celtics di Larry Bird e compagni, Michael Jordan segna il record di punti in una partita di nei playoff Nba, ben 63. È in quell’occasione che il 33 dei biancoverdi, a fine partita scuotendo la testa, omaggiò l’avversario con la frase rimasta epica: «Quello era Dio travestito da Michael Jordan».

Michael Jordan
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Michael Jordan #23 dei Chicago Bulls durante una partita Nba

Fascino MJ, generatore di tendenze 

Atleta eccezionale che coniugava solidità, potenza, velocità, abilità da giocoliere, destrezza di improvvisazione e grazia, Michael Jordan ha ridefinito la figura della superstar Nba. Ha lanciato tendenze su tendenze.

I pantaloncini larghi e lunghi da cestista? A His Airness era concesso di mettere ogni tanto sotto la divisa ufficiale dei Chicago Bulls i suoi vecchi pantaloncini della University of North Carolina. Questo potrebbe averlo spinto a usare pantaloncini da gioco più lunghi, anche se Jordan ha affermato che la lunghezza extra gli permetteva semplicemente di aver maggiore agio. Iniziò così la tendenza di indossare pantaloncini più lunghi e larghi: l’intero campionato e il basket in genere lo seguirono.
Negli anni MJ cominciò a radersi completamente i capelli, ormai ben riconoscibile in campo dalla sagoma scura e rotonda del capo. E innescò un’altra tendenza.

Le Nike Air Jordan
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Le scarpe Nike “Air Jordan” indossate da Michael Jordan durante una partita dei Chicago Bulls contro i Washington Bullets al Capital Center a Washington, 1985

Le scarpe Air Jordan e il film coi Looney Tunes

È così magnetico il fascino di Michael Jordan, unico nello stile personale come nelle abilità tecniche, che la Nike ne intuì presto le potenzialità e nel 1984 sottoscrisse una partnership storica con l’atleta. Le prime scarpe Air Jordan furono lanciate nel maggio 1985 e alla fine dell’anno la linea aveva già generato entrate per oltre 100 milioni di dollari. Ai piedi, un mix di rosso, bianco e nero – i colori dei Chicago Bulls – mai visto prima, che l’Nba inizialmente considerò una violazione della regola di uniformità della divisa, minacciando multe nel caso avesse continuato a indossarle (cosa che occasionalmente MJ faceva).
Il marchio Jordan di proprietà della Nike oggi continua a prosperare e le royalties sulle scarpe costituiscono per l’ex campione la maggior parte dei suoi introiti. Nel 2020 è stato rivelato che Jordan, nel tempo, ha incassato più di un miliardo di dollari dalla Nike.

Michael Jordan
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Michael Jordan, 1985

Non solo allori. Un grande evento triste ha segnato la vita di Michael Jordan: la morte tragica del padre nel 1993, assassinato da farabutti che gli rubarono la Lexus, regalatagli proprio dal figlio. Jordan ne fu così scioccato e provato che si ritirò momentaneamente dal basket, affermando di non aver più nulla da dimostrare. Si mise alla prova nel baseball, sport amato dal genitore defunto, seppur con risultati incolori.
Per celebrare il suo ritorno alla pallacanestro, ecco un’altra trovata da icona: è protagonista del film a tecnica mista Space Jam, dove si ritrova a giocare a basket coi Looney Tunes. Per lui è un altro tiro da tre centrato: il film esce al cinema nel 1996, dopo che i Chicago Bulls hanno vinto il loro quarto titolo Nba e stabilito il record di vittorie. Il super divo Michael Jordan era tornato. Con un film per bambini pronto a esatare la sua immagine pulita e
a togliergli di dosso le ombre delle esperienze con il gioco d’azzardo.

Michael Jordan
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Michael Jordan, 24 gennaio 2020 a Parigi in conferenza stampa prima della partita tra Charlotte Hornets e Milwaukee Bucks

In attesa del film sul marchio Air Jordan

Oggi che compie 60 anni, MJ è ancora il più grande di sempre? «C’è Michael Jordan e poi c’è il resto di noi», ha detto Magic Johnson. Le parole di Kevin Durant, attuale ala dei Phoenix Suns: «Jordan ha fatto una cavalcata storica che non sarà mai eguagliata nello sport».

«C’è Michael Jordan e poi c’è il resto di noi»

Ora c’è una data da mettere in agenda: 6 aprile 2023. Uscirà al cinema Air – La storia del grande salto, film in cui Ben Affleck ripercorre la partnership tra un giovane Michael Jordan e la nascente divisione dedicata al basket della Nike, capace di rivoluzionare il mondo dello sport e la cultura contemporanea con il lancio del marchio Air Jordan. Matt Damon sarà l’anticonformista manager della Nike Sonny Vaccaro. E chi interpreta His Airness? Nessuno. Michael Jordan viene nominato spesso senza mai apparire. Solo evocato, come una leggenda.