Il ritorno di David Letterman, la terza stagione di “Suburra” e il nuovo mistery drama “The Third Day” con Jude Law. Ma non solo. Ecco le nostre scelte di ottobre, con qualcosa da recuperare come “Il processo ai Chicago 7” e “Mrs. America”.

THE THIRD DAY (dal 19 ottobre in onda su Sky Atlantic, e in streaming su NOW TV)

Due storie separate, ma interconnesse, legate allo stesso luogo, Osea Island, compongono la trama di questo mystery drama scritto da Dennis Kelly e diretto da Marc Munden. Sam, interpretato da Jude Law, una donna e le due figlie arrivano in momenti diversi su una misteriosa isola abitata da residenti determinati a preservare le loro tradizioni ad ogni costo. Divisa in due capitoli, Estate e Inverno, la serie segue i protagonisti sopraffatti dalle usanze e i rituali degli stessi abitanti, “costretti” parallelamente a mettersi in contrasto con gli isolani, marcando così il confine, sempre più sfuocato e distorto, che separa la realtà dalla fantasia. Entrambi ne rimarranno intrappolati. Nel cast anche Katherine Waterston (vista in Animali fantastici e dove trovarli), Mark Lewis Jones ed Emily Watson.

NON C’É BISOGNO DI PRESENTAZIONI – CON DAVID LETTERMAN (dal 21 ottobre in onda su Netflix)

L’anchorman per eccellenza della tv americana, il più amato, quello che negli ultimi trent’anni ha fatto scuola. David Letterman torna a occupare il suo posto di conduttore in Non c’è bisogno di presentazioni – Con David Letterman, show giunto alla terza stagione, mescolando ancora una volta umorismo, curiosità, umanità, e conversazioni straordinarie, sedute e in esterna. Quattro episodi (invece che i sei delle prime due stagioni) nuovi di zecca, a raccontare altrettanti ospiti straordinari: Kim Kardashian West, Robert Downey Jr., Dave Chappelle, e Melissa Viviane Jefferson, alias Lizzo, rapper e attrice americana. Non semplice intrattenimento, bensì un modo di fare comunicazione all’avanguardia, riflettendo, seriamente, e in maniera brillante, su passato e presente della politica (l’ex Presidente degli Stati Uniti Barack Obama è stato il primo), parlando oltremodo di cinema, sport, vita, futuro, e facendolo insieme a nomi simbolo quali sono George Clooney, Lewis Hamilton e Melinda Gates.

IL PROCESSO AI CHICAGO 7 (in onda su Netflix)

Ispirato ad una vicenda vera, avvenuta nel 1968, ma quanto mai “vicina” ai nuovi movimenti. Quella che doveva essere una manifestazione pacifica alla convention di Chicago del partito democratico statunitense, si trasformò invece in una serie di scontri violenti con la polizia e la Guardia nazionale. Gli organizzatori delle proteste, tra cui Abbie Hoffman, Jerry Rubin, Tom Hayden e Bobby Seale, furono accusati di cospirazione e incitamento alla sommossa, diventando protagonisti di uno dei processi più noti della storia. Uscito in sala, il film è approdato ora su piattaforma in tutta la sua forza e bellezza narrativa. Cast delle grandi occasioni, ognuno pronto a dire la sua ai prossimi Oscar: Eddie Redmayne, Mark Rylance, Sasha Baron Cohen, Yahya Abdul-Mateen II, Frank Langella, Michael Keaton e Joseph Gordon-Levitt, così come il regista, Aaron Sorkin, che dopo la statuetta vinta per la sceneggiatura non originale di The Social Network, riprova a fare il colpo. Tutto il mondo li guarda, e loro fanno la rivoluzione a costo della propria vita.

MRS. AMERICA (in onda su TimVision)

Lo sfondo è quella dell’America anni ’70, concentrata, divisa politicamente e culturalmente, sull’approvazione dell’Equal Rights Amendment (ERA), per il riconoscimento di pari diritti a tutti i cittadini, senza distinzione di sesso. Un dibattito concitato, che ora rivive grazie a Mrs. America, la miniserie creata da Dahvi Wallen, interpretata e prodotta da Cate Blanchett. Ed è proprio il doppio Premio Oscar a essere il faro della battaglia, protagonista nell’incarnare Phyllis Schlafly, la donna conservatrice a capo dell’opposizione al movimento egualitario. Accanto a lei un cast stellare che ritrae alcune delle figure più iconiche del movimento femminista americano: da Rose Byrne, nel ruolo della grande Gloria Steinem, a Elizabeth Banks nei panni di Jill Ruckelshaus, ma occhio pure a Sarah Paulson, reduce dal successo di Ratched (da recuperare) in onda su Netflix.

SUBURRA 3 (dal 30 ottobre in onda su Netflix)

“É ora che sta città trovi un re”. Lo scontro finale, atto terzo, nello specifico, per la serie crime thriller ambientata a Roma, e tratta dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo. Là, dove la sete di potere porta allo scontro tra Chiesa, Stato, criminalità organizzata, bande locali e immobiliaristi, si perdono di vista i confini tra legalità e illegalità. La storia è incentrata su tre giovani con origini, ambizioni e passioni diverse che dovranno stringere alleanze per realizzare i propri desideri più profondi. Suburra-La Serie fa leva nuovamente su un prodotto ricco d’azione, scandito da drammi e delitti, capaci, però, di narrare venti giorni sconvolgenti, divisi in dieci intensi episodi. E con Suburra 3 tornano i protagonisti delle prime due stagioni, a partire Aureliano, interpretato dal sempre straordinario Alessandro Borghi, Spadino (Giacomo Ferrara) e Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro).