The Weeknd, il tour e la serie tv The Idol: quello che c’è da sapere
Abel "The Weeknd" Tesfaye al Festival di Cannes (Photo by Andreas Rentz/Getty Images)

The Weeknd, il tour e la serie tv The Idol: quello che c’è da sapere

di Digital Team

Dal palco ai set, dal rhythm and blues di sesso e droga al quasi porno con Lily-Rose Depp. Provocatore, camaleonte dalle tante pelli, pronto a uccidere The Weeknd per Abel Tesfaye. Mentre Milano lo aspetta

Che si faccia chiamare The Weeknd o Abel Tesfaye poco importa: è la star del momento, e da diversi momenti. Il cantautore canadese dal falsetto ipnotico e dai beat travolgenti, accumulatore di record, il primo ad avere più di 100 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, ha appena scandalizzato il Festival di Cannes. Ed era più che prevedibile. Ma ha avuto anche la sua standing ovation.
In attesa che la sua serie tv pseudo-porno The Idol venga rilasciata e che il suo tour europeo tocchi l’Italia, ecco tutto quello che c’è da sapere sulle imminenti avventure artistiche di The Weeknd, o Abel Tesfaye, come più gradisce the idol.

The Idol, la serie tv quasi porno con Lily-Rose Depp

Il funambolo del rhythm and blues, in bilico tra brani tossici, ballabili, torbidi, confortanti, inquietanti, tra sesso, droga e amore, è co-sceneggiatore, produttore e attore di The Idol, serie tv HBO che ha la firma di Sam Levinson, lo stesso creatore di Euphoria, la serie fenomeno tra i giovani. Composta da sei episodi, The Idol sarà rilasciata il 4 giugno negli States; in Italia sarà su Sky e in streaming su Now dal 5 giugno.

«Mi sono ispirato a Dracula»

Accanto ad Abel “The Weeknd” Tesfaye, come protagonista femminile c’è Lily-Rose Depp, la figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis. È lei Jocelyn, la cantante fragile e ambiziosa che, dopo un esaurimento nervoso che le ha fatto deragliare l’ultimo tour, è decisa a rivendicare lo status che le spetta, quello di più grande e sexy popstar d’America. A riaccendere le sue passioni è Tedros (ed ecco il nostro The Weeknd), impresario di nightclub dal passato sordido, uomo mefistofelico e ambiguo. La simil Britney Spears di Depp cadrà in una storia d’amore malsana, precipitando nelle profondità più oscure della sua anima. E intanto ecco videoclip con ammiccamenti degni di un porno, sperma sul viso immortalato in foto, revenge porn, asfissia erotica, nudità esplicita, scene di sottomissione e masturbazioni varie. Un’Euphoria ambientata nella musica pop, sotto il controllo di The Weeknd. «Mi sono ispirato a Dracula», ha detto lui, al suo esordio da attore dopo un cameo in punta di piedi nel thriller Diamanti grezzi del 2019.

The Idol ha avuto la sua anteprima internazionale al Festival di Cannes con due puntate presentate fuori concorso. Ma la première è stata anticipata, qualche settimana prima, da un’inchiesta esplosiva del magazine Rolling Stone che descriveva turbolenze sul set, un ambiente lavorativo tossico, budget impazziti, riscritture dello script dell’ultimo minuto. E, soprattutto, definiva la serie, da fonti anonime della troupe, un concentrato di violenza e una celebrazione dello stupro. «Un articolo ridicolo», aveva ribattuto The Weeknd.
A Cannes intanto, pur troneggiando tra i titoli più discussi, The Idol si è guadagnato una standing ovation di cinque minuti. E anche le prime recensioni per lo più negative.

The Weeknd ha preso molta ispirazione dalla sua carriera per disegnare il personaggio della popstar assediata dalle menzogne della fama. «Volevamo creare una fantasia oscura e contorta sull’industria musicale e tutto ciò che so su di essa e intensificarla», ha detto l’artista in Costa Azzurra. «Possiamo creare la nostra popstar? Possiamo creare qualcuno che stia cercando di trovare se stesso, usando le mie esperienze, quelle di Sam e di Lily, per creare qualcosa di speciale, audace, eccitante e divertente che farà ridere e altrettanto arrabbiare. E così siamo andati avanti».

Finora più che arrabbiata o divertita la critica è disgustata. «La sensualità è assente in The Idol, nonostante tutta la bellezza di Depp. Sembra un porno squallido e torturante», scrive qualcuno. «Brutto, brutale, molto molto peggio di quanto ti saresti aspettato», gli fa eco qualcun altro. «The Idol è l’estensione dell’autostima malriposta di una star della musica riguardo alle sue potenzialità da star del cinema. È rozza, volgare e sessista». Che l’ego di Abel “The Weeknd” Tesfaye, aspirante sceneggiatore e attore, si sia spinto troppo vicino al sole? «C’è solo una cosa peggio dell’essere chiacchierati: il non essere chiacchierati», risponderebbe Oscar Wilde.

The Weeknd
Photo by Chelsea Lauren/WireImage
The Weeknd si esibisce al Coachella a Indio, California, 11 aprile 2015

«Voglio uccidere The Weeknd»

Forse, però, sarà proprio The Idol a uccidere The Weeknd, ma solo il suo nome d’arte. Proprio nel momento in cui ha iniziato a lavorare nel mondo del piccolo schermo per The Idol, infatti, il cantante canadese ha avvertito la voglia di chiudere con il passato. «Mi sto preparando a chiudere il capitolo The Weeknd», ha rivelato. «Farò ancora musica, forse come Abel, forse come The Weeknd. Ma voglio uccidere The Weeknd. E lo farò alla fine. Sto sicuramente cercando di liberarmi da questa pelle per rinascere».

Del resto l’autore delle hit Blinding Lights e Save Your Tears, i singoli più venduti al mondo rispettivamente nel 2020 e nel 2021, non è nuovo a metamorfosi. Come quando ha voluto dare un taglio alla capigliatura stravagante di dread aggrovigliati che lo contraddistingueva, o quando si è presentato con il viso tumefatto coperto di bende agli American Music Awards, come preludio del videoclip in cui mostrava il viso gonfiato da finte iniezioni di botox.

Estate in concerto con l‘After Hours til Dawn Tour

Da The Idol all’imminente tournée. Sarà un giugno caldo per The Weeknd che, subito dopo l’esordio in tv della serie provocatoria, tornerà in concerto per la parte europea dell’After Hours til Dawn Tour iniziato nel 2022 in Nord America, a supporto degli album After Hours del 2020, certificato doppio disco di platino in Italia, e Dawn FM del 2022, disco d’oro.
Prende il via il 6 giugno a Lisbona, per passare poi, tra le varie tappe, da Manchester, Stoccolma, Barcellona, Parigi, Varsavia, e chiudere il 18 agosto a Londra. In mezzo due attesissime soste in Italia, il 26 (data sold out) e il 27 luglio, all’Ippodromo SNAI La Maura di Milano. Con lui sul palco il produttore e disc-jockey canadese Kaytranada e l’ingegnere del suono e polistrumentista statunitense Mike Dean.

Sarà poi la volta dell’America Latina, dal 29 settembre a Città del Messico al 25 ottobre a Guadalajara.
Con questo secondo segmento del tour The Weeknd, che collabora con il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, donerà parte di ogni biglietto venduto al fondo XO Humanitarian che sostiene la lotta contro la fame nel mondo.

The Weeknd
Photo by Frazer Harrison/Getty Images for Live Nation
The Weeknd durante l’After Hours til Dawn Tour a Los Angeles, 27 novembre 2022

Abel Tesfaye o The Weeknd?

Recitazione o musica? Abel Tesfaye o The Weeknd? A 33 anni il futuro per il portento dell’R&B è, come il passato, munifico di possibilità. Intanto è atteso un suo nuovo progetto da co-sceneggiatore e attore, nel film dal titolo ancora ignoto diretto da Trey Edward Shults, il regista di Waves – Le onde della vita. Nel cast anche Jenna Ortega, la Mercoledì Addams della serie televisiva Netflix, e Barry Keoghan, il giovane irlandese candidato all’Oscar per Gli spiriti dell’isola.

Abel “The Weeknd” Tesfaye ne ha di pelli da rinnovare, e anche di ambizioni. Del resto in Heaven or Las Vegas cantava “They say they want Heaven / They say they want God / I say, I got Heaven / Well I say, I am God’ (“Dicono che vogliono il Paradiso / Dicono che vogliono Dio / Dico che ho il paradiso / Dico che io sono Dio”).