Cognac: cos’è e come riconoscerne le qualità
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Cognac: cos’è e come riconoscerne le qualità

di Aldo Fresia

Tutto sul distillato francese: come si fa, come riconoscere quello buono, quali produttori seguire e quali cocktail assaggiare

Distillato raffinato e inscindibilmente legato alla grandeur francese, il cognac richiama subito alla mente atmosfere eleganti e rilassate. È relativamente facile da inquadrare, perché regolamentato da un rigido disciplinare, ma necessita comunque di una breve guida pratica per capire cos’è, come viene fatto, come riconoscere quello buono, quali distillatori seguire e quali cocktail degustare.

Cos’è un cognac e come si fa

Il cognac è un distillato di vino bianco ed è tutelato dalla legge francese con una Appellation d’origine contrôlée (AOC), l’equivalente della nostra DOC. Può essere prodotto esclusivamente in determinate aree della Francia occidentale e solo a partire da alcuni vitigni: primo fra tutti l’Ugni blanc, conosciuto da noi con il nome Trebbiano.

Il vino viene sottoposto a una doppia distillazione e poi affinato in botti di rovere francese per un minimo di due anni. Dopo di che si produce un blend, assemblando cognac di differenti annate, e si imbottiglia (raro il caso nel quale non avviene il cosiddetto ‘assemblage’).

Le tipologie di cognac

Esistono tre categorie di cognac, che dipendono dall’invecchiamento del distillato più giovane presente nel blend:

  • VS (che sta per Very Special), De Luxe, o tre stelle: se invecchia per almeno due anni;
  • Réserve o VSOP (Very Special Old Pale) se gli anni sono almeno quattro;
  • XO (eXtra Old) o Napoléon se sono almeno dieci.

Esistono anche termini come Vieille Réserve, Hors d’age oppure Extra, che dal punto di vista legale indicano prodotti XO, ma che talvolta vengono utilizzati per prodotti di alta qualità e con invecchiamenti molto lunghi.

Come riconoscere un buon cognac

L’area di produzione del cognac è a sua volta suddivisa in sette zone, ognuna caratterizzata da terreni differenti e di conseguenza capace di produrre uva più o meno pregiata: le migliori sono la Grande Champagne e la Petite Champagne, dunque i cognac più raffinati sono quelli che distillano vino proveniente da lì.

Attenzione: le denominazioni Grande Champagne e Petite Champagne non devono essere confuse con la regione della Champagne, che si trova a nord-est della Francia e dove si produce l’omonimo spumante.

I marchi di cognac da tenere d’occhio

I maggiori produttori di cognac al mondo sono quattro e garantiscono un livello costante di qualità: si tratta di Courvoisier, Hennessy, Martell e Rémy Martin. Il consiglio aggiuntivo è di provare il Richelieu XO, più volte premiato a livello internazionale.

I 3 cocktail essenziali fatti con il cognac

  • Lo Sazerac, inventato da Antoine Peychaud ne 1838 e chiamato così in onore del suo cognac preferito, lo Sazerac-de-Forge et Fils.
  • L’Alexandre, un classico da dopocena, che necessita di un bartender capace per evitare il rischio che risulti pesante (è a base di crema di latte e di cacao).
  • Il Sidecar, probabilmente inventato al bancone dell’Hotel Ritz di Parigi e così chiamato in riferimento al motoveicolo che unisce una motocicletta e una struttura laterale con ruota.