Hotel, distillerie e ristoranti che abbinano la cucina tradizionale all'”acqua della vita”, secondo gli scozzesi: ecco dove gustare i migliori whisky ad Edimburgo

Partiamo dalle basi: il Whisky è quello prodotto in Scozia e Canada, il Whiskey si distilla in USA e Irlanda. 

Ottenuto dalla fermentazione e distillazione di vari cereali, il Rye Whisky è quello realizzato con la segale, usanza tipica del Canada, mentre in Scozia le tre varianti sono quella del Single Malt, distillato di solo orzo, Blended Whisky, che combina il Single Malt con Whisky di Cereali, e il Single Grain (prodotto finale di distillazione e fermentazione di un solo cereale).

Una bevanda verso la quale gli Scozzesi hanno un rispetto che rasenta il fondamentalismo religioso ( e non a caso l’etichetta Scottish Whisky è riservata ai distillati prodotti sul suolo nazionale, anche a parità di processi di produzione, così come per lo Champagne francese) e il cui nome arriva dal gaelico Uisge, Acqua di Vita.

WHISKY: LE BOTTIGLIE DA COLLEZIONE

Ecco dove e come provarlo nella capitale, Edimburgo.

THE SNUG, NEL GLASSHOUSE HOTEL

La storia racconta che la chiesa fu eretta nel 1846 per volere di Lady Glenorchy, nobildonna che, dopo essere guarita da una lunga malattia, attraversò un processo di conversione religiosa, decidendosi a dedicare la sua vita ai meno fortunati. Quando però più di un secolo dopo, nel 1978, l’istituto si fuse con la più grande Greenside Church, abbandonando l’edificio, lo spazio venne adibito per alcuni anni a diversi scopi, tra i quali quello di deposito. Nel 2003, la svolta: la trasformazione nel Glasshouse Hotel. Della struttura originale rimane soltanto la facciata gotica, ben posizionata nel cuore pulsante della città, mentre sul rooftop si trova un giardino dal quale godere della vista e del tramonto. La sua funzione di luogo religioso è rimasta intatta, anche se è devota ad un altro culto, quello del whisky. Se infatti le 22 suite posizionate al livello superiore prendono il nome da altrettanti brand della bevanda, dal McClelland all’Auchentoshan delle Lowlands, il bar da poco ristrutturato è La Terra Promessa degli appassioniati. Più di 100 marchi di Scottish Whisky, alcuni da collezione, sono disponibili, insieme anche ad una food experience che abbina la cena al distillato.

Così, ad esempio, si può optare per l’Auchentoshan Three Wood: se per una bevanda come il whisky è fondamentale il tipo di botte nel quale è messo ad invecchiare (da 2 a più di 20 anni, a seconda delle diverse legislature) si sceglie spesso il legno di rovere, e si prediligono ovviamente quelle che hanno già un certo grado di anzianità, dagli 80 ai 100 anni di carriera, un periodo nel quale hanno ospitato al loro interno anche bourbon e sherry, assorbendone i sapori. Nel caso del Three Wood, le botti sono addirittura tre, che corrispondono ad altrettante fasi di distillazione, unico caso in Scozia.Il Single Malt riposa così per 12 anni in contenitori che hanno precedentemente contenuto del bourbon, un anno in botti di ex-sherry Oloroso, e 1 altro anno in botti di ex- sherry Pedro Ximenéz, regalandogli un colore ambrato, un aroma con note di agrumi, vaniglia, miele, ed un finale nel quale il palato percepisce anice, rovere tostato, mele verdi e marmellata.

Chi ama i sapori più fumosi può invece scegliere l’Imperial, single malt della distilleria Gordon & MacPhail, così rinonimato in onore della regina Vittoria, di cui il giubileo di diamante corrisponde all’anno di fondazione della distileria, nel 1895. Malto tostato, cera d’api e sentori di frutta esotica, a dispetto delle credenze, nessuno se la prenderà se viene allungato con l’acqua: lo stratagemma è spesso utile per coglierne meglio le note mentolate.

WHISKY: QUELLI PERFETTI DA REGALARE

AMBER, THE SCOTCH WHISKY EXPERIENCE

La selezione più ampia di single malt e blended di tutta Edimburgo, però, ha un altro indirizzo: ed è quello dell’Amber, ristorante che unisce la classica cucina scozzese alla degustazione di circa 450 marchi di whisky. Una cena all’Amber è la ciliegina sulla torta della Scotch Whisky Experience. Aperto nel 1988, quando 19 aziende produttrici di whisky decisero di investire 2 milioni di sterline per creare un percors realizzato ad hoc per gli appassionati, è una mostra interattiva che porta alla scoperta delle sei zone principali della Scozia ( Lowlands, Highlands, le Isole, Speyside, Campbeltown e Islay, ognuna caratterizzata da terreni e climi diversi che producono distillati diversi) e prosegue con una degustazione. Un’esperienza suggerita anche da Visit Britain, l’agenzia nazionale del turismo che si occupa di promuovere il paese, fornendo consigli su visti, ostelli, destinazioni e percorsi gastronomici e culturali. Chicca all’interno della Scotch Whisky Experience, è la collezione di bottiglie di proprietà di Diageo, la Diageo Claive Vidiz Collection: 3384 pezzi, collezionati a partire dagli anni settanta da Claive Vidiz, nativo di San Paolo con una passione per il distillato, e un portafoglio adatto all’acquisto. Acquistata nel 2006 da Diageo, dietro la promessa a Vidiz di preservarne l’eredità e sponsorizzarla con un pubblico internazionale, l’immensa varietà è quindi esposta sul palcoscenico migliore, quella della Scotch Whisky Experience. Tra loro anche packaging inusuali: monaci, cani, libri e borse da golf, solo per citarne alcune. Un’esperienza che si conclude appunto all‘Amber, situato al piano inferiore della struttura: da provare la Cullen Skink, tradizionale zuppa scozzese di patate e di pesce eglefino affumicato, o la lombata di cervo con purè di sedano rapa, gnocchi di patate, scalogno e succo di timo.

WHISKY: 5 CONSIGLI PER DEGUSTARLO AL MEGLIO

GLENKINCHIE DISTILLERY

Si trova a solo 15 miglia dalla capitale, e il suo suolo vide gli Highlander del Principe Charles Edward Stuart sconfiggere l’esercito degli Hannover, i reali inglesi dell’epoca, guidati da John Cape. Una vittoria che durò poco, quella di Prestonpans del 1745, ma della quale ancora si canta in canzoni folk. La distillazione era all’epoca ancora illegale, anche se ad Edimburgo c’erano più di 400 distillerie molto lontane dal lecito. Quasi un secolo dopo quella battaglia, con le leggi a favore, nel 1837 apre la distilleria di Glenkinchie, single malt tipico delle Lowlands. A favorirlo, il fatto che la mancanza di una ferrovia rendeva ancora troppo lontani i prodotti della regione dello Speyside. Un capolavoro architettonico di stampo vittoriano che oggi è possibile visitare, ovviamente accompagnando la visita con una degustazione, non solo del distillato omonimo, ma di altri marchi provenienti sempre dalle Lowlands.