La magia della Foresta Nera tra il mito dei fratelli Grimm e la nuova favola biotech
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La magia della Foresta Nera tra il mito dei fratelli Grimm e la nuova favola biotech

di Alessandra Mattanza

A spasso tra boschi, laghi e cittadine incantate. Per lasciarsi travolgere dalla poesia di una terra dove trovare la pace dei sensi (gusto compreso).

«Se scrivo del bosco o del fiume, della valle prativa, delle ombre dei castagni o del profumo degli abeti, è il bosco intorno a Calw, il Nagold di Calw, sono i boschi di abeti o i castagni di Calw che intendo, e anche la piazza del mercato, il ponte e la capella, la Bischofstrasse e la Ledergasse, il Brühl e l’Hirsauer Wiesenweg…», scrisse Herman Hesse a proposito della sua città natale, Calw, nella Foresta Nera. La sua infanzia e la sua gioventù in questa località si scoprono spesso nelle sue poesie e nella sua prosa. Scrisse il racconto Sotto la ruota principalmente a Calw, pubblicato nel 1906, e anche i racconti Lauscher e Knulp sono ambientati sulle sponde del fiume Nagold.

La Schwarzwald, letteralmente Foresta Nera, nel Land tedesco Baden-Württemberg, circoscritta tra la valle del Reno, Karlsruhe, Stoccarda e la valle del Neckar, ha ispirato anche le fiabe dei fratelli Grimm, come Hänsel e GretelIl principe ranocchioCappuccetto Rosso e Biancaneve. Ancora adesso, se ci si immerge nella natura della foresta o sulle sponde più selvagge dei suoi laghi, lontani dalle mete più turistiche, si riscopre questa magica suggestione.

La Foresta Nera deve il suo nome alla fitta foresta di abeti che ricopre le sue montagne, anche se oggi è divenuta più verde. In particolare, in autunno le foglie degli alberi si colorano di spunti di giallo, rosso e marrone che tende all’arancione. Alle colline di boschi si mescolano pascoli, vallate, piccoli laghi e romantici villaggi e molti sentieri escursionistici, mentre in tutta la zona si stanno sviluppando sempre più resort di lusso dedicati al benessere e alla cura di corpo e spirito, anche mete di eventi di gala, concerti e feste.

Durante le feste popolari si possono ancora vedere persone di tutte le età con i vestiti tradizionali. Tra questi ci sono i “Bollenhüte”, cappelli tradizionali, spesso venduti, in tutte le dimensioni, anche come souvenir. Sono in paglia con in cima palle di lana colorate. Le ragazze nubili portano il cappello con le palle rosse, le donne sposate quello con le palle nere.

Alla scoperta di Friburgo

Biohackers, una serie web TV techno-thriller creata da Christian Ditter ed esordita nell’agosto 2020 su Netflix, ha messo in risalto un nuovo volto di Friburgo. Una studentessa di medicina alla famosa Università di Friburgo che vive con coinquilini molto nerd specializzati in high tech, robot e piante transgenetiche capaci di illuminarsi al buio, indaga sulla tecnologia di biohacking e viene coinvolta nel mondo della sperimentazione genetica illegale. I protagonisti si muovono tra splendidi scenari della città come tra boschi della Foresta Nera. Friburgo, attraversata da bellissimi canali e canaletti d’acqua a cielo aperto, è considerata il “capoluogo” della Foresta Nera e, grazie anche ai tantissimi studenti internazionali, è molto vibrante, piena di buoni ristoranti, locali, bar e caffè, Beergärten, ma anche architettura moderna e graffiti sui muri. «A Friburgo adesso esiste tanta modernità, ma allo stesso tempo si continua a respirare anche un certo esoterismo che ha origine dal passato. Specialmente tra i locali, che lo rammentano. Il destino di Catharina Stadellmenin, che venne bruciata qui come strega nel 1599, è stato raccontato da Astrid Fritz nel suo romanzo Die Hexe von Freiburg, le streghe di Friburgo. È incredibile che, non nel Medioevo, ma perfino in quel periodo, quando Immanuel Kant stava scrivendo le sue opere principali dell’Illuminismo, le ultime streghe stavano ancora bruciando. E in questa epoca di nuovi inizi, la maggior parte delle persone credeva ancora negli incantesimi, nel duello con il diavolo e nel patto con il diavolo, nella fuga delle streghe e nei sabba delle streghe», ricorda Ulrike Peiss, guida turistica cittadina di Freiburg Erleben. Ancora oggi qualche leggenda aleggia in città, come a proposito del delizioso castelletto Colombi, che troneggia su una collina costellata di vigneti. «La proprietaria era la contessa Maria Antonia Gertudis de Zea Bermudes y Colombi. Suo padre era diventato ricco in Russia. Sua nonna era inglese, suo padre catalano, e lei sposò un diplomatico di Malaga. La ricchezza della contessa e il suo spirito internazionale e libero non piaceva agli abitanti di Friburgo. Attorno alla sua figura circolavano diverse voci, come quella che il nonno avesse guadagnato la sua fortuna col commercio di schiavi e che lei fosse maledetta. La stessa malia dicevano riguardasse la sua nipotina, Maria Christina. Quest’ultima si fidanzò, ma morì avvelenata pochi giorni prima il matrimonio. La seguirono il genero e la figlia della contessa. Il fantasma della nipotina si pensa aleggi talvolta ancora di notte nel parco. E’ chiamata “weiße Frau”, la “donna bianca», racconta Ulrike.

Straordinaria e altrettanto carica di mistero è la maestosa cattedrale di Friburgo, in stile gotico del dodicesimo secolo, con torre campanaria di 116 metri. Si erge in una piazza che brulica di ristoranti e locali con la sua imponente facciata romanica, caratterizzata da bellissime guglie torreggianti e da svariate statue e figure. All’interno è illuminata dai riflessi delle sue coloratissime vetrate. All’esterno è animata dal Münstermarkt, il mercato con bancarelle di fiori, prodotti artigianali e alimentari regionali.

La storia della città si scopre anche all’Augustinermuseum, dove c’è perfino un gigantesco vecchio organo che si può attivare e che viene suonato per concerti o eventi, e all’Haus der Graphischen Sammlung, con mappe e fotografie antiche, come la ricostruzione della vita di alcuni antichi abitanti locali, perfino nel loro aspetto fisico, grazie al puro esame della loro ossatura e alla scienza moderna. Al vicino e vivace mercato interno Markthalle si possono provare diverse specialità gastronomiche internazionali. Tra le botteghe e i marchi locali in città, uno molto divertente, e diverso, è invece Barleben, che produce marionette per adulti, fatte a mano, per divertirsi e animare lo spirito.

I dintorni di Friburgo

Ci sono svariate e affascinanti cittadine e paesi da scoprire nei pressi di Friburgo o a qualche ora di auto o treno. Staufen è dove morì nel 1540 il famoso “Doktor Faust”, che strinse il patto col diavolo, protagonista della classica leggenda tedesca ripresa anche da Goethe. Gutach ha un museo all’aperto con le case dal tetto di paglia tipiche della Foresta Nera e anche diversi personaggi che rammentano il folclore. Todtnau è una meta molto caratteristica. A Triberg ci sono le cascate più alte della Germania (163 m), che possono essere raggiunte con un percorso di ponti e passerelle, e il più grande orologio a cucù del mondo, oltre che il Museo della Foresta Nera e il santuario barocco di S. Maria dell’Abete. Una leggenda narra che l’acqua delle cascate sia curativa e che guarì sia una ragazza cieca che un lebbroso. Le cascate di Todnauer sono meno alte, ma splendidamente immerse nella natura e meno note. A Schiltach si vedono casette che paiono uscita da una favola. A Gengenbach si trova la casetta di Augustus Gloop, il goloso personaggio del film La fabbrica del cioccolato. A Furtwangen c’è un assortito museo degli orologi a cucù. La Foresta Nera è famosa per la lavorazione del legno e per la produzione di questi orologi intagliati a mano. I primi orologi in legno furono realizzati nel diciassettesimo secolo e per gli appassionati si consiglia anche Waldau, e di percorrere in macchina la Uhrenstraße, la strada degli orologi. St. Blasien è una rinomata località di cura, che vanta un’abbazia benedettina in stile neoclassico. Baden-Baden è una famosa ed elegante meta termale fin dai tempi degli antichi romani, che ha la fama di custodire la “fontana della giovinezza”.

Magiche suggestioni di acqua e foresta si scoprono poi presso i laghi considerati “le perle della Foresta Nera”. Il Titisee è nato dalle acque del ghiacciaio Feldberg. Le sue rive sono costellate da alberi fitti e impenetrabili e si può solcare solo con una gita in barca su una galena ispirata da quelle degli antichi romani o con barche a remi o dotate di motore elettrico, per rispettare l’ambiente e la fauna. La cittadina principale è ricca di ristoranti e locali, oltre che di svariati negozi di souvenir. Il piccolo centro commerciale Drubba Moments ospita le boutique di stilisti e designer di lusso internazionali, ma anche una ricca collezione di orologi a cucù, tradizionali e rielaborati perfino in oggetti di moderno design.

Più isolato e meno turistico è lo Schluchsee, un lago azzurrissimo spesso solcato da barche a vela. Tra i suoi boschi si può trovare la pace dei sensi, e sulle sue rive si scoprono le spiagge più selvagge.

Uno dei manieri più imponenti è il castello di Hohenzollern, che si erge su un colle, non troppo distante dalle cascate Triberg. Ospita sempre delle mostre interessanti, sotto soffitti affrescati di incredibile bellezza, e offre un panorama spettacolare. In un quadro è rappresentato l’albero genealogico della famiglia reale, mentre nella “Stanza del Tesoro” si possono ammirare oggetti e vestiti dell’epoca, tra cui la corona del Re di Prussia.

Dove mangiare (e bere bene) a Friburgo

Tra i piatti tipici della Foresta Nera ci sono il prosciutto affumicato al legno d’abete, salame di fegato, salsiccia affumicata, sanguinaccio. Ma quello che tutti prediligono è l’autentica torta di ciliegie, la Schwarzwälder Kirschtorte, uno dei dolci più famosi di tutta la Germania. La tradizione voleva che le coppie appena sposate piantassero un ciliegio nella foresta. La torta è composta da pan di spagna al cioccolato imbevuto nel liquore alla ciliegia, panna montata e ciliegie fresche. La Kirschwasser è invece una sorta di grappa fatta anch’essa con le ciliegie.

Ecco dove fermarsi ad assaggiare le prelibatezze della regione:

Bar und Restaurant SKAJO, Friburgo
E’ un locale su un tetto che offre una magnifica vista sulla cattedrale, oltre che piatti di raffinata gastronomia e ottimi cocktail.

Cafè Hermann, Friburgo
Due fratelli hanno dedicato questo locale, su un tetto, al nonno Hermann. Per colazione il locale assomiglia a una brasserie francese, poi per pranzo si servono piatti diversi ogni settimana, con vasta scelta di torte, e la sera si “attiva” anche il bar, dove si servono fantastici cocktail. Da provare le Maultaschen “fatte in casa”. Ci sono anche piatti vegetariani e senza glutine.

Cafe Marcel Stadtgarten, Friburgo
Questo locale si trova sulla collina del Castello, avvolto nel suo verdissimo parco, che si può anche raggiungere con una cabinovia. E’ ideale anche solo per prendere un caffè, con una vista bellissima sulla città.

Erste Liebe, Friburgo
E‘ un posto ideale anche per fare colazione, sempre molto animato sia per pranzo che per cena, e con piatti tipici regionali.

Lichtblick, Friburgo
Qui si scoprono piatti della gastronomia del Baden, rielaborati in chiave moderna. All’esterno il locale è custodito in una casetta caratteristica.

Restaurant Drexler, Friburgo
Questo locale promuove il motto „Wein & Essen”: “Vino & Cibo”. E’ molto popolare anche per il pranzo tra uomini d’affari e professori. Si cucinano solo piatti con prodotti stagionali e, essendo molto popolare al momento, è sempre meglio prenotare.

Alte Wache
Questo locale, che si affaccia sulla piazza della Cattedrale, è chiamato la “casa dei vini del Baden”. Tra le sue specialità ci sono fruttati Rivaner e frizzanti Pinot Rosé brut, buoni Riesling, ma non solo.

I Biergärten, i ristorante-giardini che sono una sorta di birrerie all’aperto, sono molto amati. Tra i più belli a Friburgo ci sono il Feierling Biergarten e il Martinsbräu Biergarten.

Il Baden-Wuttemberg è molto fiero della produzione dei suoi vini. Conta circa 12.500 ettari di vigneti, caratterizzati da climi differenti. La zona della Foresta Nera vanta uno dei migliori climi della Germania, più caldo e mite del resto del territorio. Tra i vini migliori ci sono i Burgunder rossi e bianchi. La strada del vino si snoda per 280 chilometri tra Baden, Heidelberg e Costanza, con possibilità di sosta nelle antiche cantine dei villaggi pittoreschi della Foresta Nera. «I vini sono come le donne. Da giovani sono ben sodi e non complicati, di certo belli da guardare, ma, a volte, mancano di personalità e carattere, di intensità e profondità, del coraggio e del vero fascino che viene con la maturità», spiega la sommeliére Eva Beenenga. Una specialità dalla ricetta segreta è il vino ghiacciato Kalte Sofie. Ottimo è il vino Grauer Burgunder, Kaiserstuhl 2016 o il Wein Hof, fatto a Friburgo.

Dove dormire a Friburgo: tra arte, wellness e tradizione di famiglia

Park Hotel Post, Friburgo
E’ un albergo letterario che ha ospitato molti scrittori, con arte e libri alle pareti, perfino fumetti, tra cui molte opere di chi vi ha risieduto. Ogni stanza ha un suo carattere personale, dedicato a un personaggio o a un artista, o politico. Tra questi ci sono Mario Adorf, Günter Grass, Joachim Gauck, Marcel Reich-Ranick, Janosch. I piani sono allo stesso modo dedicati a diversi temi, come la Cattedrale di Friburgo, la Foresta Nera, i vini del Baden. Le stanze sono grandi e con arredo moderno, e molte finestre guardano sul castelletto Colombi.

Park Hotel Adler, Hinterzarten
«Ho deciso di dirigere questo albergo quando c’era il rischio che la proprietà venisse venduta. Non volevo che diventasse parte di una grande catena alberghiera e perdesse la sua personalità. Ho deciso, comunque, di rinnovarlo completamente miscelando il passato con il presente»,  dice Katja Newman, la sedicesima generazione proprietaria di questo resort, nelle mani della sua famiglia dal 1446. Nel suo programma di rinnovamento, con un investimento di quattro milioni, ci sono anche delle lussuose e grandi suite, create con mobili, accessori, carta da parati e mosaici di Versace. Le altre stanze miscelano invece alcuni mobili antichi ad elementi di design moderno. Il servizio è perfetto, secondo la tradizione di un vero hotel di cinque stelle. Nella nuova hall si respira il design contemporaneo e anche una certa, leggera, vena rock. La proprietaria tedesca e il marito di Los Angeles sono anche musicisti rock, al punto che talvolta improvvisano eventi di musica e conferenze con uomini d’affari e aziende. «Abbiamo un figlio di dodici anni e sarei molto felice se decidesse di dirigere questo hotel, ma ci tengo che segua prima di tutto la sua passione e che sia felice», precisa la proprietaria. Il resort si divide tra una casa storica tipica che risale al 1639 e un edificio principale del 1890 in stile Belle-Epoque. Nel grande parco, poi, c’è una vera foresta dove si vedono anche cervi, si scoprono particolari che ricordano le leggendarie fiabe del passato come piccole statue, anche di rospi e tartarughe, fontane, casette per le anitre, funghi che spuntano qui e là tra gli alberi. L’area benessere è altrettanto spettacolare, con una vasta piscina interna che si estende anche all’esterno e una spa di lusso, dove si praticano massaggi e altri trattamenti all’avanguardia.

La gastronomia è curata con la stessa passione ed eclettismo. La Adler Stuben, aperta a maggio 2018, in stile alpino, vanta piatti internazionali e interpretazioni del Baden, con spirito creativo. Un nuovo ristorante dal design costituito da cristalli di Swarovski sarà anche presto operativo. Al Lobby Bar si servono cocktail e drink con musica dal vivo, ma si celebra anche il rito del tè, con tanti stuzzichini gourmet e di alta pasticceria.

Molto carino è anche il villaggio di Hinterzarten, dove si trova l’hotel, circondato da boschi costellati da laghetti. È animato da molti negozi di souvenir e botteghe artigiane, oltre che da ristoranti e gallerie d’arte e di oggettistica di design. Tra i negozi da vedere, dove si trovano oggetti originali prodotti in loco in legno: Loisel’s Schafstube.

Treschers Schwarzwaldhotel, Titisee
Si affaccia come un maniero sul lago ed è gestito dalla famiglia Moninger, Marion e Michael Moninger. Ha la fama di essere molto romantico e lo si comprende degustando la gastronomia del ristorante nella Holzwürmle o nella Wälderstube, con vista panoramica. Squisiti sono anche i dolci. Ha una piscina esterna, oltre che interna, che dà direttamente sul lago e una splendida area wellness, oltre che una spiaggia privata.

Auerhahn Wellnesshotel, Schluchsee
Questo albergo di quattro stelle si trova nel parco naturale della Foresta Nera meridionale, direttamente sul lago. È considerato uno dei migliori alberghi di wellness della Germania. Ha anche un programma (o una settimana) di dimagrimento, di benessere attivo quotidiano e di equilibrio acido-base, di nordic walking nell’aria della foresta attigua, o di relax. In alcune stanze, le Suite Emotion, c’è addirittura una sauna e il soffitto che si illumina di colori per l’anima o di un arcobaleno di cristalli Swarovski, mentre in diverse aree dell’hotel ci sono lampade di sale rosa o motivi di legno o di roccia. L’area benessere con piscina interna spettacolare è altrettanto magica, con camere dove è possibile provare diversificate esperienze benessere e trattamenti, come alcune delle terapie più tecnologiche. Nella sua spa è stata anche creata da Ferdinand Thoma, una linea di prodotti cosmetici, la Kokoderma Produklinie, con una connessione diretta alla Foresta Nera e alla sua flora. Il feeling con la natura è nato dall’utilizzo di aghi di abete rosso, fiori di sambuco, lavanda, fiori di ciliegio.

Al ristorante Bollehut si servono specialità locali e influenzate anche dalla vicina Svizzera, ma soprattutto dalla natura circostante. Per esempio: una passeggiata nel bosco può essere evocata da una zuppa a base di funghi gallinacci, mentre la voglia di viaggiare può essere incentivata da un rösti con filetto di manzo e salsa al pepe. La suggestione svizzera può essere rammentata con il classico vitello alla zurighese tagliato a listarelle. Per lo chef la gastronomia può essere vera poesia, magari sposata con una birra della Foresta Nera o con un ottimo vino Engelhof.

A proposito di lupi, orsi e altre creature straordinarie

Vi ricordata lo spaventoso lupo di Cappuccetto Rosso? Purtroppo i lupi che popolavano la Foresta Nera sono stati quasi tutti sterminati e sono rarissimi ora. Secondo il NABU Baden-Württemberg ne sono stati individuati otto nel 2015, uno si è stabilito nella Foresta nera settentrionale nel 2017 e uno nella Foresta Nera meridionale nel 2019. Di recente il cadavere di un lupo, a cui hanno sparato, è stato trovato nel lago Schluchsee. Questo dimostra che molti locali, come i contadini o i pastori che temono per le loro pecore, non li amano e sono ancora considerati in maniera negativa da molti. Per vederli, per ora, bisogna spingersi ad Alternativer, un parco per orsi e lupi che escono da esperienze di vita devastanti come circhi o detenzioni illegali. Vivono in questa oasi della natura della Foresta Nera, in una piccola valle attraversata da un torrente. Nella foresta si trovano invece molti cervi, cerbiatti, volpi, linci, picchi tridattili, gufi pigmei e tanti altri animali.   

«C’è un lupo che sembra intento a tutto qui. Tuttavia non sembra incline a essere un fastidio e, a parte Cisco, è stata la mia unica compagnia. È apparso ogni pomeriggio, negli ultimi due giorni. Ha calzini bianco latte su entrambi i piedi. Se domani viene a chiamarmi ancora, lo chiamerò ‘Due calzini’» – Kevin Costner nel film Balla coi lupi.