Mete alternative per vacanze (meno care) e più originali
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Mete alternative per vacanze (meno care) e più originali

di Carolina Saporiti

Avete già visitato (e amato) città come Sintra e Barcellona o destinazioni come Machu Picchu o i templi di Ayutthaya? E allora perché non scegliere una meta sosia, con un’atmosfera simile ma senza folla e con costi inferiori?

Destinazioni meno conosciute, ma ugualmente incredibili e anche simili nella forma e nell’atmosfera, che si possono visitare più agevolmente delle loro ‘sosia’ famose. Sono le mete alternative nel mondo, meno conosciute, da scoprire con più lentezza, ma soprattutto con meno folla e, spesso, anche spendendo meno.

Abbiamo selezionato 6 luoghi in Europa e nel mondo che possono tranquillamente competere con mete famosissime e sempre amate, dando un tocco nuovo ai nostri viaggi, rendendoli più originali. Dalla Spagna e il Portogallo, alla Tailandia, fino al Perù, agli Stati Uniti e infine ai Caraibi. 

Grenada, l’alternativa per foodie a Martinica nei Caraibi

Tutti pensano a Martinica se vogliono andare ai Caraibi, associando al mare e al relax in spiaggia anche esperienze gastronomiche. Meno famosa e frequentata, Grenada è conosciuta come l’isola delle spezie esporando da secoli noce moscata, curcuma, cannella e tante altre. Sull’isola viene prodotto anche il cioccolato in due stabilimenti: il Belmont Estate o Grenada Chocolate Company; e il miele, una specialità prodotta in diverse fattorie. Il piatto tipico è il crab back che si può provare in quasi tutti i locali dell’isola. Altra specialità dell’isola sono i roti, un piatto in realtà indiano, che è stato infatti introdotto da lavoratori indiani a metà del 1800. Il roti è il pane indiano, fatto di un tipo di farina integrale macinata a pietra, che viene farcito ad esempio con carne di agnello. I migliori sono quelli di J’s Roti Shop.

Il modernismo di Comillas anziché quello di Barcellona

Proprio come Barcellona, questa piccola città di mare nel nord della Spagna è nota per la sua architettura modernista. Situata su colline verdeggianti che si affacciano sul Mar Cantabrico, Comillas ospita edifici di famosi architetti catalani come Lluís Domènech i Montaner e Joan Martorell i Montells e anche un capolavoro, poco noto, di Anton Gaudí, El Capricho. Si tratta di una villa in mattoni, ricoperta da strisce di girasoli in ceramica ed è una delle sue prime opere. I biglietti partono da 7 euro, mentre quelli di Casa Batlló, a Barcellona, da 35. A poca distanza si può visitare la Grotta di Altamira dove con 3 euro si ammirano dipinti preistorici.  Come a Barcellona, e in tutta la Spagna, anche qui non mancano ristoranti gourmet o anche stellati come El Nuevo Molino, ad Arce.

In Perù a Choquequirao, anziché a Machu Picchu

Questo sito archeologico inca nel Perù meridionale viene spesso definito ‘mini Machu Picchu’, ma in realtà è considerato meglio conservato ed è tre volte più grande del suo sosia molto più famoso. Nonostante ciò, Choquequirao è molto meno affollato, con solo 8.000 visitatori all’anno rispetto agli 1,5 milioni di visitatori di Machu Picchu. Ovviamente un motivo c’è: per raggiungerlo si deve camminare (su un percorso abbastanza impegnativo) per due giorni da Cuzco, ma come spesso accade le cose più belle richiedono tempo, energia e a volte, appunto, fatica. Choquequirao significa culla d’oro e si pensa sia stata costruita dall’imperatore Pachacuti e ampliata da suo figlio. Gran parte di essa è ancora nascosta nella giungla, ma i visitatori possono esplorare un tempio, gli edifici intorno alla piazza principale e diverse terrazze.

E se invece di andare nel Grand Canyon in Arizona visitassimo il Cataract Canyon in Utah

Il Grand Canyon è un luogo stupefacente, ma anche sempre pieno di persone. Simile nella conformazione, è il Cataract Canyon, nel Parco Nazionale di Canyonlands, nello Utah. Entrambi sono attraversati dal fiume Colorado e anzi in questo canyon dello Utah il fiume scorre per più di 1.000 km senza argini, arricchito anche dall’affluente Green River, così da diventare un paradiso per chi ama il rafting. Ma ci sono anche tante altre possibilità: si possono attraversare tratti del parco in bicicletta, oppire si può provare il canyoning o farsi guidare in escursioni alla scoperta dei punti più panoramici e affascinanti di questo canyon. 

Troppa coda a Sintra? Si può andare a Viana do Castelo, in Portogallo

Sintra è una delle città più incredibili del Portogallo, una cittadina collinare a pochi km da Lisbona che è diventata famosa soprattutto per il Palácio da Pena, un castello fiabesco dalle pareti colore giallo, rosa e viola. Ma negli ultimi anni visitare Sintra è diventato quasi un incubo come Venezia. Una destinazione più tranquilla ma altrettanto bella è Viana do Castelo, più vicina a Porto, una città con case con tetti simili a quelli di Sintra, in terracotta, ma anche spiagge, monasteri e il famoso Santuário de Santa Luzia, un edificio bizantino del XX secolo. L’atmosfera è altrettanto sognante e decisamente più rilassata, c’è un ristorante di pesce Bib Gourmand, Tasquinha da Linda, da provare. I Bib Gourmand sono ristoranti definiti così dalla Guida Michelin che offrono esperienze di alta qualità a prezzi ragionevoli.

Visitare Sukhothai invece di Ayutthaya in Tailandia

Sukhothai è un sito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco che si trova a 400 km a nord di Bangkok, ma con un un numero di visitatori di gran lunga inferiore rispetto ai templi di Ayutthaya, famosi in tutto il mondo. Questi ultimi sono sicuramente più maestosi, ma anche il sito di Sukhothai è interessante da visitare. Prima capitale del Siam, risale alla metà del XIII secolo. Le rovine si possono visitare in bicicletta, passando accanto ai templi e alle enormi statue di Buddha. Il tempio più conosciuto, più grande e più importante dal punto di vista storico, è il Wat Mahathat, che ospita diverse grandi statue del Buddha. Sukhothai non è solo famosa per le sue rovine, ma anche per la sua specialità di spaghetti di maiale serviti in un brodo leggermente dolce, il kuaytiaw Sukhothai. Provateli al ristorante a gestione familiare Jae Hae.