Toyota Yaris Cross: street art per una street car
Photo: Daniel Reinhardt for Toyota

Toyota Yaris Cross: street art per una street car

di Alessandro Pasi

Il nuovo piccolo Suv giapponese si presenta con una livrea firmata da cinque artisti. Per farla integrare visivamente nel contesto di una città in movimento, Lisbona. L’abbiamo guidata tra i primi

Metti che sei in giro con una macchina per una città di quelle molto avanti per disposizione artistica e sperimentale. La città è Lisbona. Tanti si fermano, molti ti guardano, la curiosità sembra crescere ad ogni incrocio. E pure chi guida alla fine è un poco sorpreso, perché l’auto non è una Koenigsegg a reazione… ma una Toyota Yaris Cross. Però con un allestimento un po’ particolare, molto portoghese se ci possiamo permettere. Che scatena l’effetto wow! L’auto è infatti personalizzata, da un wrapping totale che la ricopre con una gioiosa riproduzione simil piastrelle bianco-blu.

Infatti per il lancio della nuova generazione della Yaris Cross, la Casa giapponese ha pensato di far diventare opere d’arte su strada cinque vetture trasformate da altrettanti artisti che hanno eletto Lisbona loro città di vita. E, in totale coerenza, i progetti si rifanno a colori e a situazioni tipicamente portoghesi, come si può vedere subito dalle immagini ambientate della vettura, in modo da creare un continuum visuale tra la macchina e la strada, facendo diventare quest’ultima luogo naturale di una mobilità creativa. La Yaris infatti è dotata di nuove motorizzazioni ibride che ne fanno una campionessa nella riduzione delle emissioni.

Toyota Yaris Cross 2024
Photo: Daniel Reinhardt for Toyota
Toyota Yaris Cross a Lisbona

Il team di artisti è composto anche da un Italiano, Luca Colapietro, da più di dieci anni a Lisbona e fondatore della società Surrealjos che reinterpreta in modo innovativo i motivi della tradizione decorativa della città. Gli altri sono: Diana Oliveira, graphic design basata in Almada; Tosco (Paulo Ferreira) uno degli artisti più innovativi nel mondo dei graffiti; Los Pepes, duo artistico (Meggie Prata e Francisco Leal) noto anche come Gangster of colour, ovvero spray painted street art; Ines Santos, fresca laureata alla Upper School of arts and design, freelance in agenzie di pubblicità e collaboratrice della Triennale di Architettura portoghese.

Toyota non è nuova a iniziative di comunicazioni non convenzionali. Per esempio ricordiamo che per il lancio della nuova C-HR alla fine del 2023 organizzò a Londra una serata musical-visuale, nella quale intorno alla vettura venivano proiettati video particolari di gatti egiziani (poi ritornati nella adv tradizionale). In più, gli invitati, grazie a un meccanismo di intelligenza artificiale attivabile sugli smartphone, potevano entrare nella scena, trasformandosi a loro volta.

Ma torniamo alla Toyota Yaris Cross. Questa seconda generazione conferma le doti di agilità della prima versione: è una cittadina che si può muovere con il comfort necessario anche in autostrada. Su e giù per le strade di Lisbona, dal Barrio fino al Castello e poi giù di nuovo la vettura sopporta bene il pavè anche sconnesso e i numerosi binari del tram che si incrociano. Bisogna solo fare attenzione ai pedoni che attraversano sulle strisce, perché si fermano a metà per guardare la Yaris, qualcuno fa segni di apprezzamento.

Il motore adotta la tecnologia full hybrid di Toyota, già ampiamente sperimentata sulle vetture di segmento più alto: il sistema contempla un motore termico da 1,5 litri e un generatore elettrico più efficace che portano la potenza complessiva a 130 CV, con una coppia di 180 Nm, con benefici sull’accelerazione e ripresa, senza pretese di sportività, come testimoniano i 10,7 secondi per passare da zero a cento. Molto buoni i dati di emissioni di Co2, di 103-122 g/km (in gamma resta sempre disponibile anche l’unità meno potente, da 116 CV). La sensazione è comunque di una risposta più lineare e veloce ai comandi del gas e quindi di una maggior velocità nelle manovre e precisione nell’inserimento in curva. Insomma una macchina più piacevole da guidare in ogni condizione.

Nell’abitacolo è stato migliorato l’accesso alle informazioni, alla connettività e all’intrattenimento, insomma una User experience digitale nuova, centrata sul rinnovato digital cockpit davanti al guidatore e da un touchscreen più ampio con misure che variano da 7 o 12,3 pollici per la strumentazione e da 9 a 10,5 pollici per il touchscreen.

Toyota Yaris Cross 2024
Photo: Daniel Reinhardt for Toyota
L’interno della Toyota Yaris Cross

Il sistema multimediale Toyota Smart Connect è progettato per un utilizzo davvero semplice e intuitivo: le sue funzioni includono la navigazione cloud-based di serie, un sistema sempre connesso che accede a informazioni aggiornate su percorsi, traffico e ritardi per una migliore pianificazione del viaggio. Il sistema è dotato di un sistema di riconoscimento vocale potenziato e più reattivo e di un assistente vocale di bordo “Hey Toyota” in grado di riconoscere il linguaggio e le richieste naturali e colloquiali. Per esempio, basta dire “Hey Toyota, ho freddo” e il sistema aumenterà automaticamente la temperatura del climatizzatore. La connettività è semplice, con l’integrazione wireless dello smartphone sia per Apple CarPlay che per Android Auto. Come per i sistemi Toyota Safety Sense, aggiornamenti e nuove funzioni possono essere installati over-the-air.

Infine, incrementi anche sul piano della sicurezza. La Yaris Cross adotta l’ultimo Toyota Safety Sense, in grado di monitorare meglio la strada con radar e telecamera. Per esempio, il PCS, il sistema di allerta pre-collisione è ora in grado di riconoscere un potenziale impatto frontale e un’ampia gamma di oggetti e veicoli sulla traiettoria dell’auto, tra cui pedoni, ciclisti e ora anche motociclette. O ancora, a vettura ferma, si attiva l’Assistenza all’Uscita Sicura: un sistema di avviso visivo e acustico aiuta a evitare che una portiera venga inavvertitamente aperta in caso di presenza di veicoli e ciclisti che sopraggiungono da dietro. Una funzione molto utile in città, sperimentata con successo nei vicoli di Lisbona, dove, spesso, anche una banale retromarcia si fa complessa.