I 5 tavoli cult del design italiano
Molteni&C.

I 5 tavoli cult del design italiano

di Digital Team

Cinque tavoli che raccontano alcune affascinanti storie del design italiano. A disegnarli furono Gio Ponti, Gae Aulenti, Superstudio, Franco Albini e Ico Parisi.

Per fare un tavolo ci vuole il legno…‘ scrisse quasi cinquant’anni fa Gianni Rodari nel brano per bambini ‘Ci vuole un fiore’, musicato e intepretato da Sergio Endrigo. Provando a parafrasare quel celebre verso, entrato nella memoria collettiva, si potrebbe affermare che per progettare tavoli di design in grado di superare i decenni e le tendenze siano necessari designer acuti, coraggiosi, visionari. Dopo le 5 scrivanie d’autore, le 5 librerie che hanno fatto la storia del design5 poltrone must del design italiano e le 10 lampade fondamentali del design italiano, prosegue con un’incursione nel mondo dei tavoli il viaggio fra alcune dei modelli iconici del made in Italy.

1. Quaderna di Superstudio

Quaderna - tavolo180 - Zanotta
Photo PH Simone Barberis
Quaderna – tavolo180 – Zanotta

Prodotta da Zanotta, la serie di tavoli Quaderna riconduce l’asse temporale alla stagione delle utopie radicali italiane, che presero forma dagli anni Sessanta del XX secolo. A progettare questa linea, caratterizzata da una struttura in legno tamburato placcato in laminato Print, di colore bianco, con un disegno isotropro a quadretti neri, fu Superstudio. Vincitore della Medaglia d’Oro Mostra Internazionale M.I.A., nel 1971, il ‘tavolo a quadretti’ appartiene a una collezione di arredi che adottano la medesima, rigorosa ‘trama’, solo all’apparenza disincantata memoria dei tradizionali supporti cartacei per gli studenti. Il processo realizzativo unisce fasi industrializzati con altre artigianali, configurandosi come estremamente complesso. Del resto l’obiettivo è la piena convergenza delle linee del reticolo su ogni lato. Nel 2022, in occasione del cinquantesimo anniversario di Quaderna, Zanotta ha presentato lo scrittorio Quaderna: è un progetto inedito originale, del catalogo della Serie Misura M di Superstudio, mai prodotto prima.

2. Cavalletto di Franco Albini – Collezione Cassina iMaestri

Cavalletto di Franco Albini – Collezione Cassina iMaestri, ph. De Pasquale + Maffini
Cavalletto di Franco Albini – Collezione Cassina iMaestri, ph. De Pasquale + Maffini
Cavalletto di Franco Albini – Collezione Cassina iMaestri, ph. De Pasquale + Maffini

Maestro assoluto del design italiano, Franco Albini ha dimostrato con i suoi progetti una forte attitudine alla sperimentazione. Lo testimonia la libreria-divisorio Infinito, così come il tavolo Cavalletto. Incluso nella Collezione Cassina I Maestri, possiede una struttura provvista di due tiranti tenditori in ottone brunito funzionali alla riduzione del volume e del peso. Il risultato è un tavolo raffinato, che colpisce per le forme minimali e l’inattesa leggerezza, esito di processo di montaggio che impone approfondite conoscenze nella lavorazione del legno.

3. Tavolo D.859.1 di Gio Ponti

D.859.1 design Gio Ponti
Courtesy Molteni&C.
D.859.1 design Gio Ponti

Supera i 3,60 mt di lunghezza, configurandosi come una valida soluzione anche per conferenze e incontri a carattere pubblico, il tavolo D.859.1, disegnato da Gio Ponti e prodotto da Molteni&C. La sua storia ha inizio nel 1958, quando il celebre architetto italiano ricevette l’incarico di progettare l’auditorium annesso al Time&Life building, al 1271 di Avenue of the Americas a New York: si trattava dell’edificio destinato a ospitare la TimeInc., casa editrice di testate di rilievo internazionale, fra cui Time e Life. In grado di accogliere fino a dieci persone, D.859.1 dispone di una base trapezoidale sostenuta da una struttura che ne asseconda e sostiene l’impronta aerodinamica: come un ‘ponte a campata unica‘. Oggi è disponibile in frassino tinto nero e in due varianti dimensionali, entrambe più piccole, ma in grado di ricalcare l’impostazione e le proporzioni del design originale.

4. Tavolo con ruote di Gae Aulenti

Tavolo con Ruote, Gae Aulenti
Courtesy FontanaArte
Tavolo con Ruote, Gae Aulenti

Disegnato da Gae Aulenti per FontanaArte, Tavolo con Ruote (1980) offre lo spunto per riflettere su una delle prerogative dei tavoli: la loro estrema versatilità, che si somma all’evidente funzionalità. Esistono tavoli per i più disparati ruoli, inclusi i modelli con i piani rialzati da terra solo alcuni centimetri. Appartiene a questa categoria proprio Tavolo con Ruote, per il quale la nota progettista italiana si ispirò ai carrelli industriali impiegati quotidianamente per la trasporto dei vetri nella sede di FontanaArte. A prendere il posto del piano ligneo è una spessa lastra in vetro molato, che oltre a evocare il know–how aziendale, conferisce una certa preziosità al prodotto. A essa, sono quindi fissate rotelle industriali per assicurarne il movimento nello spazio domestico.  

5. PA’ 1947 di Ico Parisi – Collezione Cassina iMaestri

PA' 1947 di Ico Parisi – Collezione Cassina iMaestri, ph. De Pasquale + Maffini
PA’ 1947 di Ico Parisi – Collezione Cassina iMaestri, ph. De Pasquale + Maffini
PA’ 1947 di Ico Parisi – Collezione Cassina iMaestri, ph. De Pasquale + Maffini

Quali sono i tavoli effettivamente utilizzati dai grandi designer italiani? Una curiosità alla quale, nel caso di PA’ 1947 di Ico ParisiCollezione Cassina iMaestri, è possibile rispondere con un certo grado di certezza: proprio questa consolle, infatti, fu utilizzata dal progettista comasco in vari interventi, inclusa la sua abitazione. I punti di forza? La struttura ‘portante’ formata da gambe dalla caratteristica forma a Y divergente, vincolate a coppia mediante una piccola traversa sagomata, che supportano un piano rettangolare, con quattro scassi a intaglio retto.