I migliori ristoranti dei musei nel mondo
Odette

I migliori ristoranti dei musei nel mondo

di Carolina Saporiti

Sei città, sei musei e sei favolosi ristoranti. Per troppo tempo sottovalutati, sempre più spesso le cucine dei locali all’interno degli spazi d’arte meritano di prolungare la visita. Ne abbiamo scelti alcuni tra i migliori

Da cosa sono accumunate l’arte e la cucina? O meglio, la cucina è una forma d’arte? La risposta non può che essere una sola: sì. E non solo quella stellata, la cucina eseguita seguendo una filosofia, coerente con se stessa, rispettosa della materia prima, della Natura e delle sue stagioni, questa è  una forma d’arte, certamente.

Il binomio trova espressione anche in alcuni ristoranti che hanno sede in importanti musei. Qui i due elementi parlano e si mescolano, la cucina si ispira al luogo, alle opere o ‘semplicemente’ ci convive benissimo. L’arte è un linguaggio visivo, emozionale, sensoriale e la cucina chiama i sensi. Arte e cucina sono esperienza e condivisione.

Abbiamo scelto sei tra i migliori ristoranti dei musei per compiere un piccolo viaggio intorno al mondo, partendo da Los Angeles e arrivando a Milano, passando per Singapore. Spesso sottovalutati, queste cucine sono sempre più di alta qualità, vengono scelti chef con importanti curriculum, alcuni stellati, così da attirare ancora più persone nelle sale dei musei e per prolungare la visita con una ricompensa.

Odette
National Gallery, Singapore

Odette, National Gallery Singapore – Singapore

Odette è la nonna di Julien Royer, chef di questo ristorante, che spiega come debba tutto quello che sa a lei ‘Mi ha mostrato come i piatti più straordinari possono nascere dagli ingredienti più puri e mi ha insegnato l’importanza di aggiungere quel ‘qualcosa in più’ per creare piatti che colpiscono il palato e riempiono il cuore”. Odette propone una cucina francese moderna ma le influenze asiatiche si vedono a partire dallo spazio e dall’ospitalità. 

Otium
The Broad, Los Angeles

Otium, The Broad – Los Angeles

Otium è il ristorante del museo The Broad, a Los Angeles e come, dice il nome, è un luogo dove rilassarsi e passare del tempo. In cucina c’è lo chef Timothy Hollingsworth che ha lavorato per 13 anni nella Napa Valley. Adiacente a una delle zone più culturali di Los Angeles – la Grand Avenue – Otium è un ristorante assolutamente informale, ma che propone cibo di qualità con un servizio curato. 

Le Frank
Foundation Louis Vuitton, Parigi

Le Frank, Fondation Louis Vuitton – Parigi

Jean-Louis Nomicos è lo chef di Le Frank, all’interno della Fondazione d’arte della maison francese. E proprio per rispecchiare la natura di una fondazione, ossia dinamica, la cucina rispecchia questo carattere. Aperto dall’alba a dopo cena, la cucina cambia nel corso della giornata. Tante sono le affinità tra arte e cucina con cui gioca lo chef. 

Lysverket
Kode, Bergen Norvegia

Lysverket, Kode – Bergen (Norvegia)

Lysverket è senza dubbio il migliore ristorante (e bar) di Bergen: qui si possono assaggiare frutti di mare della costa occidentale, succhi di frutta autoprodotti e birra locale. Ha casa nel bellissimo museo d’arte Kode e si affaccia sul parco e le montagne della città. Questo è uno dei locali che ha ridefinito la cucina nordica negli ultimi anni, ma propone anche una selezione di piatti tradizionali norvegesi. 

Arengario
Museo del Novecento, Milano

Arengario, Museo del Novecento – Milano

Il nome del ristorante fa riferimento all’edificio degli anni Trenta che lo ospita, con la sua architettura déco che si staglia a fianco dell’imponente Duomo di Milano, sede del Museo del Novecento. Il ristorante porta la firma di Giacomo, un’istituzione in città. E ha una vista unica. La cucina è di stampo contemporaneo, con pari attenzione per mare e terra. Servizio ininterrotto dalle ore 12 fino alla chiusura serale. 


Nerua, The Guggenheim Bilbao – Bilbao

La natura detta il ritmo della cucina del Nerua che si “adatta” a quello che di disponibile si trova negli orti, nel mare e nelle fattorie del luogo. Dopo aver imparato dai grandi maestri della ristorazione contemporanea, Josean Alija (classe 1978) ha saputo coltivare il proprio stile: aroma, bellezza, consistenza e sapore sono le basi che definiscono la sua cucina essenziale e accessibile.